Boaz
Home Banner

Il Paradigma giudiziario e mediatico sbagliato: non ci fu Trattativa o Patto tra Stato e Mafia. Ci furono invece trame eseguite da servitori dello Stato e da mafiosi per conto di circuiti massonici sovranazionali e sovrastatuali

 

 

 

Riprendiamo a pubblicare dopo una pausa impostaci dal Gran Maestro Gioele Magaldi a partire dal solstizio d’estate 2022.
E lo facciamo entrando nel vivo di un ragionamento sui rapporti tra Stato e Mafia che corregge il paradigma su cui sono stati impostati tanto il processo sulla cosiddetta “Trattativa”, quanto tutte le indagini mediatiche sul tema sul cosiddetto “Patto sporco” tra pezzi delle istituzioni italiane e Cosa Nostra.

Come introduzione al tema, proponiamo la visione di:

 

 

e la lettura del seguente riassunto/commento a margine di recenti dichiarazioni del Fratello Magaldi:

“TRAMA MASSONICA, NON TRATTATIVA STATO-MAFIA”.
MAGALDI: NON FURONO NÉ COSA NOSTRA NÉ I GOVERNI
A RIDISEGNARE IL FUTURO DELL'ITALIA NEL TRAGICO 1992
«La mafia non la si combatte certo arrestando qualche boss ogni trent'anni: la si debella solo garantendo alla popolazione sicurezza e benessere. Obiettivi che lo Stato italiano non ha mai potuto né voluto raggiungere, in alcune aree del paese, essendo in quelle regioni storicamente assente. Ecco perché non è mai esistita neppure una “trattativa Stato-mafia” nei termini in cui è stata raccontata». Trattativa che la stessa mafia «non avrebbe avuto alcun interesse a condurre», ben sapendo che non è a Roma che nascono le grandi decisioni. Lo afferma Gioele Magaldi, che nel besteller “Massoni” svela il ruolo delle potenti superlogge sovranazionali nel controllo (occulto) del potere reale.
All'epoca delle stragi mafiose, che peraltro coincide con l'inizio della globalizzazione e la fine di una certa sovranità politica italiana - dice Magaldi - a incidere nel futuro del paese «non furono né la mafia né lo Stato», ma precisi poteri massonici internazionali: che infiltrarono ogni organismo decisionale, mafioso e istituzionale. Il ruolo dei mafiosi attuali - aggiunge l'analista, massone a sua volta - non è diverso da quello dei loro antenati, cioè i primi “campieri” dei latifondisti: «Anche i boss di oggi lavorano per conto terzi: sono soltanto i guardiani dei veri padroni, secondo uno schema gerarchico che ancora una volta ricalca l'antico modello feudale».
E chi sarebbero, allora, i dominus invisibili? «Gruppi di potere che, ovunque nel mondo, costituiscono una sorta di “super-Stato”: a differenza di quello precario e temporaneo dei politici, sempre più deboli, il loro potere (finanziario, mediatico, militare) dura nel tempo e utilizza qualsiasi tipo di pedina locale, criminale e non». Gli investigatori italiani risultati coinvolti in contatti con mafiosi? Sicuramente - afferma Magaldi - si tratta di leali uomini dello Stato, che all'epoca erano semplicemente convinti di dover eseguire degli ordini. Partiti da dove? Da molto più alto, rispetto al vertice politico nazionale.
«Mai trattativa “segreta” fu tanto strombazzata come quella di cui si è parlato per anni», ragiona Magaldi: «I veri segreti sono difficili da decifrare e molto più inquietanti della versione, stucchevole e rassicurante, fornita da personaggi come l'ex “gran maestro” del Goi, Giuliano Di Bernardo, che parla solo e sempre del ruolo (irrisorio) di piccole massonerie locali: in questo modo non viene mai inquadrata la vera fonte di quegli eventi cruciali per la nostra storia nazionale». E in Italia, chiosa Magaldi, «c'è tuttora molta gente che è “seduta” su quanto è stato fatto, al nostro paese, proprio nel drammatico 1992, con l'eliminazione fisica di uomini decisivi, a cominciare da Falcone e Borsellino».

(Conversando su YouTube con Fabio Frabetti di Border Nights, Magaldi annuncia che nel suo prossimo libro svelerà quali entità massoniche sovranazionali hanno protetto la latitanza di Riina, Provenzano e Messina Denaro: https://www.youtube.com/watch?v=Tai89wzaK5g).

 

NOTA BENE: I circuiti massonici sovranazionali progressisti cui Grande Oriente Democratico ( www.grandeoriente-democratico.com ) e il Rito Europeo Universale fanno capo non praticano il proselitismo (attività legittima per organizzazioni religiose e/o politiche, ma improprie per Fratellanze di natura liberomuratoria). Tuttavia, chi si ritenesse pronto e appropriato per un percorso di perfezionamento esistenziale (materiale e spirituale) di natura iniziatica e volesse rafforzare le fila dei circuiti latomistici progressisti che combattono la “controiniziazione neoaristocratica”, potrà presentare la propria candidatura scrivendo a    info@grandeoriente-democratico.com.

LE SORELLE E I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO.
( www.grandeoriente-democratico.com )

[ Articolo del 1 febbraio 2023 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com

Jachin