Boaz Content Banner Jachin

 

La massonofobia illiberale e il risentimento personale verso l’Arma dei Carabinieri dell’ex Generale Nicolò Gebbia, presentato come testimonial della Mossa del Cavallo/Lista del Popolo di Giulietto Chiesa e Antonio Ingroia

 

 

 

Lo scorso giovedì 16 novembre 2017, all’interno della presentazione, a Montecitorio, della “Mossa del Cavallo” e della “Lista del Popolo” di Giulietto Chiesa e Antonio Ingroia, si fa avanti tal (ex) Generale dei carabinieri Nicolò Gebbia (uno che aveva collaborato in alcuni indagini del magistrato Ingroia), il quale interviene in due minuti e 47 secondi per esprimere una serie di proposte di altissimo profilo…ispirate, a quanto si comprende, dalla sua massonofobia illiberale, antidemocratica e anti-laica, dalla sua ignoranza sesquipedale della storia italiana e della storia tout-court, dal suo personale risentimento verso l’Arma dei Carabinieri e verso quei colleghi che, a suo dire, l’hanno sopravanzato nella carriera e negli incarichi non per meriti acquisiti sul campo e per una maggiore intelligenza, abilità e cultura (doti di cui l’ex Generale arruolato da Ingroia e Chiesa, a sentire come si esprime e come lo esprime, non sembra disporre in misura consistente), ma piuttosto in virtù di presunte affiliazioni massoniche.
L’intervento (alquanto spassoso e tale anche da suscitare tenerezza) dell’ex Generale Gebbia è il seguente, registrato e poi postato su you tube sia da Byoblu che da Pandora Tv:

https://www.youtube.com/watch?v=JbnQdagWHxA

https://www.youtube.com/watch?v=aOJIOsBHQY8

Ebbene, a parte l’ambiguo e maldestro tentativo di Ingroia di far credere che Gebbia rappresenti l’Arma dei Carabinieri e che tale Arma sia schierata con i “cavalli o somari in movimento” da lui guidati in duumvirato con Giulietto Chiesa (ma il povero Gebbia non capisce sino in fondo l’uso strumentale della sua persona che si sta tentando e smentisce preliminarmente la suggestione di Ingroia), il quadro che deriva dalle parole di questo ex Generale è davvero desolante.
Costui cita il Fratello Armando Corona (1921-2009, Gran Maestro del GOI dal 1982 al 1990) come il “capo della massoneria italiana”, ignorando candidamente che non esiste un capo della massoneria italiana- la quale è articolata in molte Comunioni massoniche sovrane, indipendenti le une dalle altre e legate a circuiti internazionali differenti: GOI, GLI, GLRI, Grande Oriente Italiano, Camea, Somi, ecc.- e che Corona è stato semplicemente il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani nel corso degli anni ’80.
Poi Gebbia cita le Ur-Lodges, ma lo fa con la stessa superficialità di uno dei suoi danti causa, Giulietto Chiesa, che a suo tempo fu smascherato e confutato punto per punto dal Fratello Gioele Magaldi, a proposito di una lettura sciatta, disattenta e imprecisa del libro “Massoni. Società a responsabilità illimitata”:

https://www.youtube.com/watch?v=7ycUjVh-kXo  ,

https://www.youtube.com/watch?v=OrKlYpzym-Y

In effetti, Gebbia parla di affiliazione alle Ur-Lodges di Silvio Berlusconi, cosa assolutamente falsa, nonostante siano veri alcuni cenni relativi alla sorte di Nasiriya.
Per essere precisi (ma Gebbia non lo è e parla con grande superficialità), il massone neoaristocratico George W. Bush (Bush Junior, per intenderci) tentò di ottenere l’affiliazione alla Ur-Lodge “Hathor Pentalpha” (la sua) per Silvio Berlusconi, ma l’operazione non andò a buon fine.

Quindi, l’ex Generale a riposo (meno male) si cimenta in ragionamenti squinternati che pretenderebbero dai dipendenti pubblici italiani e/o da persone con ruoli pubblico-istituzionali la notifica coram populo della propria cifra massonica e magari anche una specie di “stella gialla” di riconoscimento sul petto, ad imitazione di ciò che avveniva in tempi di nazi-fascismo imperante.
Non viene in mente, a Niccolò Gebbia, che se si chiede a una categoria di cittadini (i massoni) di dichiarare pubblicamente eventuali identità liberomuratorie, non si capisce perché tale dichiarazione non dovrebbe essere richiesta anche rispetto ad appartenenze religiose, sindacali, politiche, spirituali, culturali e associative di altro genere?
Non viene in mente, a Niccolò Gebbia, che in uno stato democratico, liberale e laico, nessuno può essere discriminato e trattato diversamente da altri cittadini, in ragione delle proprie convinzioni spirituali (la Massoneria è anzitutto una scuola di perfezionamento spirituale e di ricerca iniziatico-sapienziale e filosofica), religiose, politiche, sindacali e filosofiche?
No, a Niccolò Gebbia non viene in mente, perché egli pensa che l’appartenenza massonica possa condizionare le scelte politico-amministrative ed istituzionali di chi ricopra incarichi pubblici (cosa che proprio le Costituzioni e il giuramento massonico vietano, dopo di che i singoli possono anche dimostrarsi spergiuri, ma questo vale per ogni categoria di cittadini, non solo per i massoni in quanto tali), nonostante la storia recente del Parlamento italiano dimostri ampiamente come sia stata la cifra cattolico-tradizionalista o l’ossequio clericale da “atei devoti” di alcuni deputati e senatori (non invece la maggioritaria laicità dell’ideologia massonica) ciò che ha condizionato l’approvazione di leggi non laiche o la mancata deliberazione di leggi laiche nel corso degli anni ’90 e ‘2000 su temi di grande rilevanza collettiva come il testamento biologico, il diritto all’eutanasia, la fecondazione assistita, svariati diritti civili negati tuttora o sino a pochi anni orsono.
L’ex Generale Nicolò Gebbia, evidentemente, ignora bellamente anche il fatto che fu proprio il Gran Maestro Armando Corona ad introdurre, nel giuramento massonico in vigore nel GOI, la dichiarazione di assoluta fedeltà alla Costituzione italiana e alle leggi che ad essa si ispirino.
Se proprio nel giuramento di iniziazione sussiste un simile, solenne vincolo, che cosa va cianciando e pretendendo, Gebbia, rispetto ai massoni in quanto tali?
Ogni cittadino può abusare del proprio incarico pubblico (politico o amministrativo) ma non certo in quanto massone, dal momento che la storia italiana è piena zeppa di corrotti e mascalzoni profani (cioè non liberi muratori) che hanno favorito indebitamente i propri interessi e quelli dei propri clientes al di fuori di qualsiasi comune appartenenza massonica.
Dovrebbe semmai ricordare, Nicolò Gebbia- e con lui dovrebbero farlo tutti coloro che si proclamano custodi talebani della Costituzione italiana del 1948- che l’unità d’Italia fu conseguita proprio grazie alle avanguardie massoniche risorgimentali, che Giuseppe Garibaldi fu il primo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, che la peste nazi-fascista fu sconfitta in Europa e in Italia dal massone Franklin Delano Roosevelt, che il Piano Marshall fu voluto per l’Europa dai massoni Marshall e Truman, che il welfare system europeo in voga sino a pochi decenni fa (e ora rimpianto) fu concepito e proposto dai massoni Keynes e Beveridge, e che il massone notorio e conclamato Meuccio Ruini fu il presidente della Commissione dei 75 incaricata di redigere proprio il testo costituzionale italiano di circa 70 anni fa.
Infine, dal discorso dell’ex Generale Niccolò Gebbia si evince anche che egli ritiene che i vertici dell’Arma dei Carabinieri siano sempre stati composti da massoni.
E se cosi fosse, cosa vuole dire Gebbia?
Che egli non apprezza l’operato dei Carabinieri e dei loro comandanti in capo, in quanto massoni?

A noi di GOD l’Arma dei Carabinieri piace ed è sempre piaciuta, sia nei suoi vertici che nei suoi quadri e in tutte le altre sue articolazioni- al netto delle mele marce, che possono allignare in ogni istituzione/organizzazione pubblica civile o militare- e siamo fieri del fatto che l’Unità di questo Paese, la sua costituzione repubblicana e la difesa della democrazia e dell’ordine pubblico (vedi Arma dei Carabinieri) siano stati conseguiti soprattutto grazie al senso civico e patriottico di molti liberi muratori.
Se poi l’ex Generale Gebbia non ha avuto i riconoscimenti cui ambiva, si guardi allo specchio e valuti se per caso le ambizioni corrispondevano al suo effettivo spessore umano e militare.

Comunque, per commentare adeguatamente la sguaiatezza civica e culturale dell’illiberale e antidemocratico Nicolò Gebbia, riportiamo qui di seguito alcune riflessioni postate sul Gruppo facebook “Movimento Roosevelt Italia” (circa 101.000 iscritti, in crescita costante) proprio in relazione al video: https://www.youtube.com/watch?v=JbnQdagWHxA

 

(Golan Trevize) Non so se ci avete fatto caso, ma qualche giorno fa, durante la conferenza stampa della Mossa del Cavallo, si parlava anche di Ur-Lodges.
Al netto della proposta fatta, condivisibile o meno (preciserei 'meno' dal nostro punto di vista rooseveltiano non massonofobico), è interessante osservare come pian piano l'opinione pubblica dovrà avere a che fare con questo tipo di informazioni... come le gestirà? come verranno trattate da, che ne so, un Mentana? O ancora, come si comporterà un Berlusconi di fronte a queste affermazioni? O perchè no, che ci capirà un cittadino medio? Penso che il MR e i Massoni democratici in questa fase saranno mediatori necessari.
- Nel caso specifico, si parla di un'appartenenza di Berlusconi a una ur-lodge, la stessa di Bush Jr... Io al momento non ho a portata di mano il libro di Gioele (l'ho regalato alla mia docente) quindi non posso specificare quale (solo Hathor Pentalpha o anche Three Eyes?), ma non si affermava che a Berlusconi venne chiusa le porta in faccia? L'errore è di Magaldi o del gen. Gebbia?

Mirko Bonini La Loggia di Bush è la Hathor Pentalpha e da Magaldi è sempre stato detto che Berlusconi non vi fu affiliato. Non ricordo se in 'Massoni SRI' o altrove invece si disse che aveva cercato di creare una ur-lodge a sè -chiamata 'Loggia del Drago' se non erro- anche se non ne sono chiare le fortune o influenze, in ogni caso certamente minori rispetto alle altre ur-lodges nominate nel libro.
Roberto Randazzo Probabilmente non si rende neppure conto della gravitá e dell'estremismo anti-liberale e anti-democratico delle posizioni che esprime. Ma difatti nella prima repubblica un numero preminente di suoi eguali che faceva oltre a tentare di emulare Pinochet? Tra l'altro una soluzione simile sulla massoneria pare essere stata partorita dai meandri piú tetri della mente di qualche protagonista del Congresso di Vienna, della Santa Alleanza, e della Restaurazione. Oppure ricorda il principio delle devastazioni fasciste...
Roberto Randazzo Ricordandosi sempre che dalla persecuzione antimassonica all’eclissi delle Libertà Civili il passo è sempre stato molto breve...

Rosario Picolla Amministratore del gruppo Il fatto di dover dichiarare di essere massone e di che loggia è una minchiata pazzesca. Questo perché gli iscritti risultano nelle prefetture e poi la privacy va difesa. A furia di continuare con questa massonofobia tutta italiota, faremo una brutta fine. Dalle altre parti non c'é tutto questo pregiudizio e mi pare di capire che quasi nessuno sa cosa sia. La persona che parla nel video, dice cose riguardanti anche Armando Corona e si vede che é stato chiaramente influenzato dalla stagione piduista. Tuttavia una cosa interessante l'ha detta...parla di Ur Lodge. Lo fa perché ha letto il libro di Gioele Magaldi o perché ne è a conoscenza per altri motivi? Questo sarebbe un colpo forte nei confronti di coloro che non danno credibilità a Magaldi per la questione delle "prove". Confermo inoltre che Berlusconi non è entrato nella Ur Lodge di Bush, la sanguinaria Hathor Pentalpha, perché altri dentro non ce l'hanno voluto...nonostante lo sponsor proprio di Bush.

Loretta Rasetto Perché in Italia si fa un calderone unico, non esiste una diversificazione tra massoneria democratica e Ur Lodges reazionarie. Ho tentato in alcuni confronti di indicarne la diversificazione, ma c’è una precisa volontà a voler far di tutta erba un fascio.

Rosario Picolla   Perché in Italia c'è tanta ignoranza sull'argomento. Abbiamo un bigottismo culturale, sessuale, massonico, di qualsiasi tipo. Dalle altre parti, in USA, Uk e Francia ad esempio, la massoneria è percepita diversamente.

Ottavio Plini Credo urga un intervento di Gioele Magaldi. credo vada spiegato una volta per tutte, o reazioni di questo genere non mancheranno, che la questione non è parlare di massonerie cattive o buone, il punto è capirne le dinamiche, e che se anche a una parte della massoneria possono essere imputate certe cose, come in qualsiasi altro gruppo di persone, ve n'è un'altra parte che nulla ha che vederci o che anzi ha compiuto molto di meritorio. se non si chiarirà bene questo sarà pieno di complottisti e massonofobi che non vedevano l'ora di leggere altre rivelazioni sulla massoneria cattiva, e ignoreranno con completa nonchalance il quadro complessivo.

Vittorio Meroni Proporrei di menzionare sulla carta d'identità anche il Culto, l'indirizzo del luogo di culto dove è solito recarsi il soggetto e il nome dell'ente religioso che possa certificare l'appartenenza del soggetto al Credo. In alternativa menzionare se il soggetto è Ateo e quindi procedere con la segnalazione all'Autorità Giudiziaria.

Rosario Picolla Amministratore del gruppo Poi magari anche orientamento sessuale, gusti musicali, gusti culinari e anche quelli letterari? Che vogliamo segnalare piu'? Il colore delle mutande va bene, segnaliamo anche quello?

Roberto Randazzo Il sonno della laicità produce mostri pragmatico/ideologici d'ancien regime...

 

LE SORELLE E I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 18-22 novembre 2017 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com