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Leonardo Michelini nuovo Sindaco a Palazzo dei Priori di Viterbo. Appello di Grande Oriente Democratico ad un voto di cambiamento, dopo circa 20 anni dei conservatori viterbesi ininterrottamente al potere

 

 

 

 

In coerenza e a coronamento di quanto sottoscritto e argomentato da Noi e dalle cittadine/cittadini di Democrazia Radical Popolare in

Grande Oriente Democratico e Democrazia Radical Popolare, per una salutare alternanza istituzionale a VITERBO, sostengono LEONARDO MICHELINI come NUOVO SINDACO e MARIO SILVESTRI in particolare come CONSIGLIERE COMUNALE (clicca per leggere)

MARIO SILVESTRI e LEONARDO MICHELINI. GOD e DRP esortano a votare entrambi alle Elezioni Comunali 2013 di Viterbo (clicca per leggere)

Mario Silvestri CONSIGLIERE COMUNALE per la città di Viterbo e per San Martino al Cimino. Appello al voto di preferenza per SILVESTRI (a cura di Democrazia Radical Popolare) (clicca per leggere)

Mario Silvestri sia votato ed eletto al Consiglio Comunale di Viterbo. L’Appello di Grande Oriente Democratico a viterbesi e sanmartinesi (clicca per leggere)

Democrazia Radical Popolare e Grande Oriente Democratico alle Elezioni comunali 2013 per VITERBO sostengono LEONARDO MICHELINI CANDIDATO SINDACO e MARIO SiLVESTRI CANDIDATO CONSIGLIERE COMUNALE cui dare la preferenza (clicca per leggere)

LEONARDO MICHELINI e MARIO SILVESTRI: DRP e GOD invitano i viterbesi a sceglierli nelle prossime Elezioni Comunali del 26 e 27 maggio 2013 (clicca per leggere)

Leonardo Michelini sia votato nuovo sindaco di Viterbo. Ma si liberi dall’ombra di Giuseppe Fioroni, il quale, dal 1995 ad oggi ha sbagliato tutto e ha condotto i progressisti e democratici viterbesi al disastro e ad uno stato di marginalità perenne. Appello di Democrazia Radical Popolare per il voto a LEONARDO MICHELINI SINDACO (clicca per leggere),

rinnoviamo l’APPELLO per votare e dunque eleggere NUOVO SINDACO DI VITERBO il candidato LEONARDO MICHELINI.

D’altra parte, per un verso ricordiamo di non nutrire particolare stima e apprezzamento meta-politico per Giuseppe Fioroni.
Si tratta, infatti, a nostro ragionato parere, di un personaggio mediocre e ipocrita, come emerse chiaramente in occasione delle sue subdole e insincere dichiarazioni in merito ai rapporti tra politica e massoneria, nel giugno 2010.
Di ciò è ampia testimonianza in

Editoriale del 6 giugno 2010 e Commenti (del Fratello "NEW DEAL" e del Prof. Aldo Mola) ai recenti casi di discriminazione politica dei massoni in quanto tali (clicca per leggere)

“DAI, ATTACCA IL GIRADISCHI! AL GRAN BALLO DEL MASSONE DEI DEMOCRATICI COL GREMBIULINO - 2- SARÀ UN CASO CHE IL PD SI SIA DATO UN CODICE DI TRASPARENZA SULLA MASSONERIA DOPO CHE IL SITO ANTI-RAFFIANO DEL GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO SPENDEVA UN EDITORIALE CHE MINACCIAVA, SENZA COMPASSIONE E SENZA TANTI GIRI DI COMPASSO: “NON CI FATE INCAZZARE, PERCHÉ ALTRIMENTI COMINCIAMO A PUBBLICARE GLI ELENCHI DEI FRATELLI PD”? - 3- UN ATTACCO A PALLE INCATENATE CHE MIRA AL CUORE DEI CATTOLICI DEL PD: “LA MASSONERIA VA PIÙ CHE BENE SE SI COMPORTA COME UNA LOBBY DI POTERE OCCULTO. VOGLIAMO PARLARE DELLE VICENDE IN CUI SONO COINVOLTE COMUNIONE E LIBERAZIONE, LA COMPAGNIA DELLE OPERE? PARLIAMONE PURE, MA INIZIEREBBERO A FARSI MALE IN TANTI...”, pezzo per DAGOSPIA dell’8 giugno 2013 (clicca per leggere)

 “IL NEO GRAN BURATTINAIO RAFFI, I MASSONI DI SINISTRA E IL "FINTO POLVERONE DEMOCRAT" - 2- ESISTE UNA CORRENTE ’FALCE & COMPASSO’? ESISTE E SI CHIAMA GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO, OF COURSE. IN BREVE "GOD", DIO IN INGLESE, OSSIA IL GRANDE ARCHITETTO - 3- PER I MASSONI DI SINISTRA, LA POLEMICA SUI COMPAGNI COL GREMBIULINO È UN "FINTO POLVERONE" ALIMENTATO DAL GRAN MAESTRO GUSTAVO RAFFI COL SUPPORTO DI FALCHI BERLUSCONIANI PER RIORENTARE A DESTRA LE SIMPATIE POLITICHE DEI FRATELLI DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA (IL RUOLO DEL BERLUSCONIANO DENIS VERDINI) - 4- MAGALDI: "SÌ, CI SONO MASSONI NELLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD. E L’ONOREVOLE FIORONI, CHE SI AGITA TANTO, HA OTTIMI RAPPORTI CON I MASSONI NELLA SUA VITERBO" - 5- mancava LA PADANIA COL GREMBIULINO? tranquilli! c’è ’FRATELLO LUMBARD FEDERALISTA”, pezzo per DAGOSPIA del 13 giugno 2010 (clicca per leggere)

Il Riformista del 12 giugno 2010 by Fabrizio D’Esposito: “Il Grande Oriente Democratico” (clicca per leggere)

Corriere della Sera del 13 giugno 2010 by Goffredo Buccini: "I massoni 'democratici' e il mistero della direzione" (clicca per leggere)

Ciò detto, non ci sfugge che, per altro verso, la candidatura di LEONARDO MICHELINI deve molto, specie in origine, proprio alla regia che Fioroni ha imbastito di concerto con il suo antico padrino politico Nando Gigli.
Viterbo è una città rimasta sempre alquanto “democristiana” nella sua “pancia più profonda”.
E il sostegno di Rodolfo (detto Nando) Gigli (classe 1935: il più potente notabile ex democristiano viterbese, già sindaco di Viterbo negli anni ’70, poi consigliere e assessore regionale, quindi presidente della Regione Lazio, del Consiglio regionale e di seguito deputato in Forza Italia dal 2001 al 2005, per trasmigrare infine nell’UDC, ancora come consigliere regionale, salvo uscire dal partito pochi mesi fa), sommato al supporto di Sandro Zucchi (classe 1952, altro transfuga del centro-destra ed altro notabile ex democristiano confluito prima nel CCD e poi in Forza Italia -dal 1998- divenendo nel tempo consigliere e assessore comunale, vice-sindaco e presidente dell’ACI di Viterbo) può certamente drenare a MICHELINI molti suffragi di area cosiddetta “moderata-post democristiana”.
L’importante è che il supporto di questi recenti transfughi del centro-destra non sia causa di disaffezione nell’elettorato naturalmente progressista, nonché di emorragia di voti in varie direzioni, magari a vantaggio del locale candidato del Movimento 5 Stelle.
Ecco perché sarebbe stata importante una diversa condotta politica da parte di Fioroni in più circostanze recenti, onde non esacerbare il rapporto già teso e complicato con la base locale del PD, qui come altrove schierato su posizioni assai meno consociative e conservatrici di quanto non siamo quelle dell’establishment romano e viterbese.
Notiamo però che – al contrario di Fioroni e di altri, sempre più arroganti e invisi alla base – tanto Zucchi che Gigli hanno tenuto in questa circostanza elettorale un profilo molto basso, sobrio e prudente, forse persino “sapiente” e proiettato verso un orizzonte di generosa lungimiranza politico-progettuale per Viterbo, più che di calcolo egoistico e personalistico.
E MICHELINI, per parte sua, sin da prima delle primarie viterbesi che lo hanno visto prevalere, ha dichiarato di voler essere un candidato privo di tutele politiche, senza alcun “infeudamento” a Fioroni o ad altri.
Così appariva, persino in un articolo poco simpatetico e compiacente con lui di diverso tempo fa, come

“Gigli e Zucchi mi appoggeranno con liste civiche”, articolo del 22 febbraio 2013 per TUSCIAWEB (clicca per leggere).

Oggi, a distanza di qualche mese da allora e nell’imminenza del voto, l’apparente “solitudine” verso la meta di Leonardo Michelini (solitudine rispetto agli apparati), raccontata in

“Leonardo Michelini solo alla meta”, articolo del 23 maggio 2013 by Andrea Arena per VITERBO POST (clicca per leggere),

fa pensare al fatto che il candidato sindaco del centrosinistra sia stato di parola.
Magari con grande inquietudine e disappunto di Giuseppe Fioroni, MICHELINI intende davvero essere un sindaco senza tutele, di tutti e al servizio di tutti, ma con un’impostazione riformatrice e progressista.
Speriamo.
Ma gli indizi sembrano sufficienti per dargli fiducia.
Basta che Fioroni, alla fine, non faccia come fece in occasione delle elezioni regionali del Lazio 2010, in cui riuscì scientemente a “far perdere” la Bonino contro il suo stesso partito, il PD, che l’aveva appoggiata.
In quella occasione, le malelingue sostengono che Fioroni indusse molti dei suoi clientes e seguaci a non votare la candidata comune del centrosinistra, in quanto ritenuta troppo “laica” per un clericale bigotto e illiberale come lui.
Auguriamoci che, vista l’eccessiva indipendenza di MICHELINI, pronto ad essere un sindaco “con la schiena dritta” e senza padrini di sorta, Fioroni non faccia ancora altri danni, come negli ultimi 18 anni, magari preferendo azzoppare in extremis un “candidato amico”, che vederlo approdare a Palazzo dei Priori in condizione di dignitosa autonomia e libertà di movimento.
Sia chiaro a tutti, però, che se anche stavolta il centrosinistra perderà a Viterbo, il massimo responsabile di questa sconfitta sarà stato Giuseppe Fioroni, perdente incallito da quasi 20 anni.
Se invece MICHELINI vincerà, il merito sarà stato di tutti quei cittadini del territorio viterbese – di qualunque colore politico- i quali avranno deciso di voltare pagina dopo 18 anni ininterrotti di egemonia conservatrice.

In nome di tutto quanto abbiamo esposto, Grande Oriente Democratico esorta gli abitanti della splendida “capitale” della Tuscia a votare con convinzione ed entusiasmo LEONARDO MICHELINI come NUOVO SINDACO di VITERBO.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 25 maggio 2013 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com