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Su Luigi Di Maio parole sacrosante del Gran Maestro del GOI Stefano Bisi. Ma va aggiunto che Luigi Di Maio è un ipocrita, un frustrato aspirante supermassone oligarchico (come Matteo Renzi) che ha il dente avvelenato con i massoni che non l’hanno accolto a livello sovranazionale, si sfoga con i liberi muratori italici ordinari, ma invia anche segnali ambigui a determinati interlocutori in grembiulino dai quali vorrebbe essere cooptato

 

 

 

Ancora una volta, occorre dirlo, come nel caso recente delle incostituzionali e liberticide pulsioni massonofobiche della Commissione antimafia presieduta da Rosy Bindi e Claudio Fava, ci troviamo in piena sintonia con le dichiarazioni del Fratello Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
Le nostre posizioni di allora furono espresse in

GOD diffida Rosy Bindi e la Commissione antimafia dal proseguire nella caccia alle streghe contro i massoni ‘peones’ delle Comunioni ordinarie e invita piuttosto ad indagare i livelli massonici sovranazionali neoaristocratici, che hanno devastato e devastano l’interesse pubblico e popolare mediante leggi costituzionali nefaste e attività bancarie verminose

Caccia antimassonica alle Streghe di Rosy Bindi e Commissione antimafia: l’intervista di Gioele Magaldi al Corriere della Sera (pubblichiamo qui la versione breve, ma tra poche ore pubblicheremo quella integrale)

Intervista integrale concessa dal Gran Maestro Gioele Magaldi al Corriere della Sera su perquisizioni e demonizzazioni antimassoniche propugnate da Rosy Bindi e dalla Commissione antimafia,

http://www.byoblu.com/post/2017/04/06/magaldi-la-massoneria-progressista-vigila-contro-il-nuovo-maccartismo-non-prevarra.aspx .

Ora, anche sul Blog del metapartitico soggetto politico Movimento Roosevelt (né massonico, né paramassonico), sono state giustamente rilanciate le sdegnate considerazioni del Fratello Bisi a margine delle incredibili (illiberali e incostituzionali) dichiarazioni di Luigi Di Maio:

https://blog.movimentoroosevelt.com/home/1379-il-gran-maestro-del-goi-stefano-bisi-mi-sono-chiesto-innanzitutto-come-un-politico-che-aspira-a-diventare-il-futuro-presidente-del-consiglio-possa-usare-in-maniera-irresponsabile-e-violenta-certe-affermazioni-gratuite-e-discriminare.html

Ma la questione è ancora più complessa di cosi.
Infatti, ad una analisi superficiale il caso delle clamorose e antidemocratiche dichiarazioni massonofobiche di Luigi Di Maio parrebbe potersi ascrivere all’analfabetismo storico-critico e istituzionale del personaggio (forse più idoneo a frequentare i corsi di una scuola di recupero che non a candidarsi a Palazzo Chigi) e anche di quegli ambienti (non tutti, per fortuna) del M5S cui non hanno recato grande profitto l’intervista concessa a suo tempo sul Blog di Beppe Grillo da parte del nostro Gran Maestro Gioele Magaldi:

https://www.youtube.com/watch?v=eUePGRAU-64 (se ne trova traccia sintetica in questo video)

e nemmeno le pregevoli occasioni di incontro politico-culturale con parlamentari pentastellati (alcuni dei quali peraltro vicini proprio a Luigi Di Maio).

Invece, non si può trascurare il fatto che Luigi Di Maio (al pari di Matteo Renzi, che lo ha preceduto in termini quasi identici), da mesi, stia cercando di trovare a Londra e a Washington qualcuno che gli apra le porte di templi massonici prestigiosi.
Che tipo di templi?
E qui l’ipocrisia e la doppiezza di Luigi Di Maio si fanno addirittura iperboliche, perché il giovanotto ha bussato al gotha delle aristocrazie massoniche neoaristocratiche, non di quelle progressiste.
Per poco non è stato preso a pernacchie, ovviamente.
Ma la vicenda ha un carattere tristemente esemplare, perché illustra efficacemente il modus operandi del personaggio in questione e di certa massonofobia militante la quale, privatamente, anela proprio a ciò che in pubblico demonizza e discrimina.
In prossimi interventi, perciò, illustreremo meglio sia i termini in cui Luigi Di Maio ha tentato di essere ammesso a specifiche Ur-Lodges con importanti terminali a Londra e a Washington, sia quale sia il meccanismo che induce determinati soggetti politici a scagliarsi contro i massoni che si presentino ufficialmente come tali, senza paludamenti, e accogliendo invece a braccia aperte chi conservi un profilo massonico accuratamente segretato.
Perché la sortita anti-massonica di Di Maio non è stata effettuata e poi reiterata a caso e senza premeditazione.
In quelle parole del candidato premier pentastellato c’è molta ambiguità e ambivalenza.
C’è un messaggio polivalente, rivolto a diversi interlocutori nazionali e internazionali.
E allora sarà nostra cura decodificare e spiegare semplicemente- con imminenti, ulteriori contributi-, alla pubblica opinione, il senso dell’odioso e ipocrita intervento (apparentemente) massonofobico di Lugi Di Maio.

 

 

LE SORELLE E I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)

[ Articolo del 28-31 gennaio 2018 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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