Lettera Aperta a Lucia Annunziata del 14 giugno 2010
“Se questa è un'Intervista…”
di Gioele Magaldi
Gentile Dott.ssa Annunziata,
mi perdonerà se titolo questa Lettera Aperta rievocando un famoso romanzo di Primo Levi: in effetti la comparazione è irriverente (non per Lei, bensì per il grande scrittore torinese), ma finemente esplicativa rispetto a ciò a cui-insieme a diversi miei concittadini- ho dovuto mio malgrado assistere ieri, domenica 13 giugno 2010, guardando come di consueto la sua trasmissione “in ½ ora”.
Eh, già, perché si dà il caso che il sottoscritto (così come non pochi altri aderenti al Gruppo di Grande Oriente Democratico) ha sempre considerato il suo metodo professionale -coraggioso, incalzante, documentato e brillante- come uno dei rari esempi riusciti di giornalismo in Italia.
E quindi non c’è domenica che non la segua nelle sue interessanti interviste ai protagonisti della società e della politica italiana.
Anche questa domenica, quindi; soprattutto questa domenica, anzi, visto che Lei doveva intervistare il Gran Maestro (illegittimo) del Grande Oriente d’Italia, Comunione massonica cui mi onoro di appartenere sin dal febbraio 1998 (ma ne conoscevo diversi esponenti di primo piano da molto prima), quando vi fui “iniziato” all’età di appena 26 anni e ½ .
Comunione Massonica cui appartiene la prestigiosa Loggia Monte Sion di Roma, di cui divenni Maestro Venerabile nel 2005, ad appena trentatre anni e ½ .
Comunione Massonica dalla quale il Gran Maestro “Inquisitore” (illegittimo, “golpista” e traditore/eversore della Costituzione del G.O.I.) amerebbe tanto espellermi (ma sinora la Magistratura repubblicana glielo ha impedito), in ragione dei miei “peccati e della mia eresia” che consistono nel fatto di esprimere liberamente, apertamente e coraggiosamente il mio dissenso e le mie critiche al suo pluriennale “regime” liberticida e dispotico.
Ieri alle 14.30 mi ero apprestato a seguire la sua trasmissione con grande curiosità e interesse, insieme a persone estranee alla Massoneria, ma attente rispetto all’attualità politica e sociale del nostro Paese.
Tra di noi (un massone e dei profani/e), mano a mano che passavano i minuti, la perplessità e lo sconcerto hanno poi lasciato il passo alla rabbia, all’indignazione…e infine ad una noia soporifera…
Ma come?
Passi pure che ogni volta che Lei faceva una domanda più interessante e adeguata a Raffi, costui non rispondeva, “cincischiando”, arrampicandosi sugli specchi o partendo per “tangenti” noiosissime che nulla avevano a che vedere con quanto era stato richiesto.
Passino pure i passaggi più esilaranti (se foste stati al Circo a non in una trasmissione di prestigio come la sua) sulla composizione sociale degli aderenti al G.O.I.: operai e artigiani specializzati… qualche autodidatta di “sartriana memoria” e di classe medio-bassa, qualche impiegatuccio, sosteneva il Gran Prestigiatore…
O Grande Ipnotizzatore?
In effetti, dopo qualche flebile resistenza, Dott.ssa Annunziata, Lei non sembrava essere più la stessa giornalista penetrante e intelligentemente provocatoria che il pubblico italiano è abituato a conoscere.
Quasi vittima della stessa “ipnosi soporifera” che avrà condotto non pochi suoi spettatori abituali a cambiare canale prima del tempo, Lei sembrava insieme rassegnata, compiaciuta e accondiscendente rispetto agli insignificanti sproloqui elusivi e reticenti del suo Grande Intervistato.
Che non ha risposto su nulla, spostando il discorso-come al solito- su Giuseppe Garibaldi, Ernesto Nathan, Meuccio Ruini.
Non ha risposto sulla “demolizione/indebolimento” della Rai, come pure timidamente Lei l’aveva invitato a fare.
Non ha risposto sui rapporti tra Palazzo Giustiniani e PD.
Né sui rapporti tra Palazzo Giustiniani e PDL.
E nemmeno, più in generale, sugli attuali rapporti tra Politica e Massoneria.
Ha scartato, minimizzando, sugli affari della “Cricca”.
Ha mentito, sapendo di mentire, sulla natura “incidentale” e “straordinaria” del sistema piduista: gli rifaccia la domanda in mia presenza o di qualunque altra persona “informata dei fatti” e poi vedrà quanto è falso, anti-storico e IPOCRITA sia il Leit-Motiv secondo cui la “Loggia P2 starebbe al G.O.I. come le Brigate Rosse al PCI”, sia qualunque tentativo di liquidare quella “vicenda” come conclusasi con l’allontanamento formale di Licio Gelli.
Ha lanciato il suo solito “messaggio in codice”, alludendo alla Weltanschauung del Presidente della Repubblica Napolitano, ma, nel complesso, ha lanciato un segnale tranquillizzante a tutti e a ciascuno, diversamente leggibile a secondo della consapevolezza del destinatario.
Agli ignari “cittadini medi” ha mostrato il profilo bonario, soporifero,noioso e soprattutto “innocuo” di un provinciale mazziniano un po’ retrò…
Ai tanti affaristi inquieti (medi, grandi e grandissimi) e in odore/sapore di avvisi di garanzia ha garantito la “pillola sonnifera” dei suoi discorsi surreali e la “coperta” della tolleranza massonica…
Ai politici massoni di tutte le latitudini ha fatto intravedere quanto Egli sia sempre più adatto, con il suo studiato e attento low profile, tale da sviare i “curiosi”, a presiedere la Gran Camera di Compensazione Nazionale.
Alla sinistra ha strizzato l’occhio, con empito poetico e melanconico, ricordando che lui stesso era stato accusato (ma da chi?) di essere “un estremista di sinistra” in attesa di un seggio senatoriale (come se uno scranno da “senatoruccio” fosse l’orizzonte prospettico di uno che governa migliaia di aderenti al principale partito di opposizione e altre migliaia a quello principale di governo).
Al centro-destra ha riservato ovviamente le maggiori rassicurazioni: minimizzando qualunque riferimento al problema Rai/Controllo Monopolistico dei Media in Italia; reagendo un po’ nervosamente sulla questione dell’imminente riforma giudiziaria annunciata dalla Ditta Berlusconi-Alfano, in modo da eludere anche la trattazione di questo argomento; e soprattutto- fatto clamoroso e scandaloso- non spendendo una sola parola sul vergognoso e liberticida DDL cosiddetto sulle “Intercettazioni” che sta per diventare legge dello Stato.
Ma su quest’ultima questione tornerò fra breve.
Tutto ciò che le ho appena rappresentato, Gentile Dott.ssa Annunziata, riguarda lo stile comunicativo del Gran Maestro Raffi.
Uno stile che la maggioranza dei massoni di Palazzo Giustiniani conosce a memoria.
Reticente, elusivo, “mistificatorio” (sulla P2), ambiguo e completamente “costruito” nella sua volontà di basso profilo e bonaria e rassicurante incomprensione tra sé e gli altri.
Per “gli altri”, intendendo quegli spettatori italiani che, dopo una simile performance (analoga a tante altre identiche) non solo continuano a non capire che caspita sia la Massoneria, ma si saranno chiesti, meditabondi: “deve essere una forma molto potente di sonnifero per insonni, ecco perché sempre più persone bussano alle logge per essere ammesse…”.
Tutto ciò, però, lo ripeto, ha a che fare con la consueta “messa in scena” del Fratello Gustavo da Ravenna.
Che non Le ha raccontato nemmeno (chissà perché?), Dott.ssa Annunziata, che il primo e più importante sponsor nella sua brillante carriera massonica fu quel Gran Maestro Giordano Gamberini che celebrava insieme a Licio Gelli le iniziazioni della P2 all’Hotel Excelsior o in Via Condotti, a Roma.
N’est-ce pas, mon cher Grand Maitre Raffi?
Tutto ciò ha a che fare con il suo Grande Intervistato, perciò passi pure, non staremo a farne un dramma: conosciamo sin troppo bene il personaggio e le sue abilissime e sottili strategie comunicative, il suo grande talento dissimulatorio e istrionico.
Ma Lei, Gentile Dott.ssa Annunziata?
Lei dov’era finita mentre Gustavo Raffi recitava il suo copione classico (basato sulla reticenza, la minimizzazione e l’ostentato low profile )?
Dov’erano finite la sua grinta, la sua insaziabile sete di verità, il gusto di incalzare l’intervistato sui suoi punti più deboli, sulle cose taciute o dissimulate, sulle questioni più “scottanti” e meno oleografiche?
Si era documentata un pochino sul Grande Oriente d’Italia, in queste settimane e giorni?
Oppure ha soltanto atteso di essere “illuminata” dallo Sfolgorante Collare massonico indossato dal nostro Grande Timoniere?
Posso anche capire, sebbene con qualche sconcerto (e con me i concittadini italiani e i suoi colleghi giornalisti) che Lei, a parte Alberto Statera di Repubblica, abbia letto poco o nulla della copiosa rassegna stampa delle ultime settimane.
A partire da “Panorama” del 14 maggio 2010 [vedi, sul sito www.grandeoriente-democratico.com nella Sezione DOCUMENTI : Servizio di “Panorama”by Laura Maragnani (14-5-2010)] o dal Corriere della Sera del 15 maggio 2010 [ Servizio del “Corriere della Sera”by Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella (15-5-2010) nello stesso Sito, stessa Sezione DOCUMENTI] fino ad altri numerosi e utili contributi più recenti.
Posso anche capire- sebbene con sorpresa- che Lei sia l’unica giornalista che non si “sporca le mani” con Dagospia e il suo ruolo vicario (e prezioso) nel dare informazioni che altrove sono censurate, ammorbidite o manipolate (in caso contrario avrebbe visto l’ampio servizio dell’8 giugno 2010 su “Grande Oriente Democratico” e questioni annesse su politica e massoneria, come ha fatto la quasi totalità dei suoi colleghi).
Posso perfino capire che volesse compiacere oltre il “lecito” e il buon gusto il Suo Grande Ospite, per motivi che non sta a me discutere o comprendere sino in fondo.
Ma è possibile che, dopo che sabato 12 giugno (Articolo in Prima e settima pagina di Fabrizio D’Esposito su “Il Riformista”) e soprattutto dopo che nella stessa mattina di domenica 13 giugno il Corriere della Sera parlava platealmente della dissidenza interna al pluriennale “regime raffiano” (dissidenza animata dal Gruppo di “Grande Oriente Democratico”: tutti massoni del G.O.I, in grande crescita e in ferma opposizione alla deriva dispotica ed “eversiva” dell’attuale Gran Maestro Raffi), Lei non riteneva di dover turbare il suo Grande Interlocutore con qualche (anche timida) domandina in merito?
Ha letto il servizio di Laura Maragnani su “Panorama”del 14 maggio 2010?
Ha letto il pezzo di Fabrizio d’Esposito su Il Riformista di sabato 12 giugno?
Ha letto il pezzo del suo amico Goffredo Buccini su il “Corriere della Sera” di domenica 13 giugno 2010 ( sul Sito www.grandeoriente-democratico.com clicca su Corriere della Sera 13 giugno 2010 “Massoni democratici” e il mistero della direzione di Goffredo Buccini?
Ha visto, già dal pomeriggio-sera di domenica 13 giugno la nuova prima pagina ancora di Dagospia (www.dagospia.com ) : “Falce e Compasso”?
Per carità, alcune delle cose dette sul sottoscritto e su Grande Oriente Democratico sono imprecise o mal spiegate. Ad esempio il fatto che il nostro Gruppo sarebbe “post-comunista” è inesatto. Ci saranno anche, dentro al Gruppo, post-comunisti (come post-qualcos’altro…) ma il sottoscritto è sempre stato un democratico e un socialista libertario, sin dall’adolescenza un “uomo di una sinistra italiana che non c’è mai stata”, piuttosto allergico e diffidente rispetto ai partiti storici della sinistra italiana (PCI, PSI, PR, PRI e quant’altro), che talora ha contingentemente votato, senza tuttavia mai aderirvi.
Ma al di là dei “distinguo” e dell’ imprecisione di certe attribuzioni/interpretazioni giornalistiche, Dott.ssa Annunziata, Le sembra normale che Lei non abbia chiesto nulla al Gran Maestro in merito a “Grande Oriente Democratico”?
In merito alla “dissidenza interna” al G.O.I.?
In merito alle cause legali in corso presso la Terza Sezione del Tribunale Civile di Roma, con le quali questa “dissidenza”, nelle sue diverse “anime” (circa il 58% dei maestri votanti nel G.O.I.), chiede di dichiarare l’avvenuta eversione della Costituzione del Grande Oriente d’Italia da parte di Gustavo Raffi?
In merito al senso e alle ragioni di questa accusa di Alto Tradimento e Attentato alla Costituzione del G.O.I.?
In merito al fatto che i dissidenti del G.O.I vengono minacciati, intimiditi, espulsi e talora (vedi il sottoscritto) anche danneggiati nella vita professionale?
In merito al fatto che un Grande Giocoliere viene da Lei in trasmissione a dichiararsi fautore del Dialogo, della Trasparenza, della Multiculturalità, della Tolleranza e nemico del Pensiero Unico e invece all’interno di Palazzo Giustiniani viene consentito solo il Pensiero Unico e Sovrano di quello che la Newsletter “Fratel Pasquino” definiva “Papa Raffinger”?
Ha mai letto la “pravda” del G.O.I: “Erasmo News”?
Qualcuno l’ha definito “un’osceno incensamento continuato e aggravato del Padre-Padrone”, uno “scandaloso strumento di disinformazione e auto-celebrazione”…
Lo ha mai letto?
Se vi troverà lo spazio per qualche anche moderatissimo e paludato “spunto critico” nei confronti del Gran Ierofante Raffi, le pago le vacanze in qualche paradiso esotico…
Sa come funzione la nuova “OVRA” e la nuova “INQUISIZIONE” targata Gustavo Raffi, all’interno del Grande Oriente d’Italia?
Si faccia un giro sul Sito di Grande Oriente Democratico (www.grandeoriente-democratico.com ), prenda informazioni anche altrove e poi ne riparliamo.
Ma una cosa mi è parsa davvero grottesca e inquietante della sua Non-Intervista a Raffi di ieri, domenica 13 giugno 2010.
In bella mostra, sullo sfondo del suo studio televisivo, si intravedeva la HOME PAGE del Sito ufficiale del Grande Oriente d’Italia (www.grandeoriente.it ).
Si è accorta Lei, Dott.ssa Annunziata, che la parte Rassegna Stampa di quella HOME PAGE, aggiornata con miriadi di articoli e servizi fino all’11 giugno, a partire dal 12 giugno 2010 non è stata più toccata?
Perché?
Perché, per aggiornarla, il Grande Fratello Raffi avrebbe dovuto farvi collocare i citati articoli di Fabrizio D’Esposito de “Il Riformista” (12 giugno 2010) e di Goffredo Buccini de il “Corriere della Sera”.
E in questi articoli si parla del sottoscritto e del Gruppo di “Grande Oriente Democratico”…
E il Gran Dissimulatore Raffi non vuole nemmeno che si accenni, in sua presenza, a coloro che lo criticano e contestano apertamente, lealmente e alla luce del sole; figuriamoci consentirne l’inserimento (peraltro doveroso, visto che il sito è pagato con i soldi di tutti, anche dei tanti contestatori) nel sito ufficiale del G.O.I.
E questo Gran Furbone sarebbe lo stesso Signore cui Lei ha consentito, senza nessun contraddittorio e/o citazione di qualsivoglia elemento critico, di dichiararsi agli italiani che seguono il suo pregiato programma RAI “in ½ ora” , un “Nemico del Pensiero Unico” e un Fautore della Trasparenza…?
Lui?
“Ma mi faccia il piacere…” avrebbe detto il Fratello Massone Antonio de Curtiis, in arte “Totò”…
Perciò ho trovato davvero inquietante che anche Lei- sicuramente in buona fede e per qualche occulta ragione che sfugge alla mia intelligenza- abbia di fatto “censurato” qualsiasi riferimento a Grande Oriente Democratico e/o alla dissidenza giudiziaria e “politica” al Gran Maestro Raffi.
Di certo non credo alle “solite voci di corridoio”, secondo le quali Lei (con la sua statura professionale) si sarebbe piegata alla richiesta perentoria dello stesso Raffi di non fare assolutamente alcun accenno al sottoscritto, a Grande Oriente Democratico e/o alle vicende giudiziarie e “politiche” interne a Palazzo Giustiniani.
Infine, Le rivolgo una domanda che sarà oggetto di analisi (molto approfondita) nel mio prossimo editoriale:
Le sembra normale che il Gran Maestro di una Istituzione che dovrebbe costituire il principale baluardo di laicità, democrazia e libertà nel nostro Paese, vada da Lei in televisione e non senta il bisogno di parlare dell’imminente approvazione dell’osceno, anti-democratico e liberticida DDL sulle Intercettazioni?
Se il sottoscritto o qualcun altro del Gruppo “Grande Oriente Democratico” fosse il Gran Maestro della più importante Comunione (non Loggia, come erroneamente si dice: la Loggia è un’articolazione interna dell’Istituzione) massonica italiana, avrebbe chiesto- pubblicamente e alla luce del sole- a tutti i massoni parlamentari (di destra e di sinistra) e anche ai parlamentari non massoni, di votare contro questa legge infame e incoerente, che riprende alla lettera uno dei più odiosi proponimenti della Loggia P2 di Licio Gelli.
E se non fosse bastato, qualora il sottoscritto (o altri di G.O.D) fosse stato il Gran Maestro del G.O.I, avrebbe convocato da tutta Italia i liberi muratori con tanto di grembiuli, labari, collari e insegne e li avrebbe fatti sfilare davanti al Parlamento e a Palazzo Chigi in segno di protesta e a difesa della libertà dell’informazione e della (fragile) democrazia italiana…
Noi, come Grande Oriente Democratico, faremo comunque presto un appello ufficiale ai parlamentari ( di destra e di sinistra, massoni e non) affinché questa Legge vergognosa venga bocciata e ritirata, ma il silenzio compiacente e “complice” di Gustavo Raffi in relazione a questa vicenda, dovrebbe aprire gli occhi definitivamente su quale sia “il gioco delle parti” e il “mascheramento astuto” del Gran Maestro il cui “cuore” (ma non il portafoglio e le convenienze, evidentemente…) un tempo batteva “a sinistra”.
E sia chiara un’ultima cosa: la Massoneria come “corpo collettivo” non deve occuparsi di politica in senso “partitico e fazioso”. Cioè, se un “uomo di sinistra” come il sottoscritto guidasse Palazzo Giustiniani non sponsorizzerebbe posizioni partitiche (pur avendo simpatia personale/privata per questa o quella formazione politica); tuttavia interverrebbe in modo netto a difesa di tutti quei landmarks di libertà, democrazia e soprattutto laicità, di cui questo Paese (travolto da influenze reazionarie, conservatrici e clericali) ha un disperato bisogno.
La saluto, esprimendo -a nome mio e di “Grande Oriente Democratico”- solidarietà a Lei e a tutti i suoi colleghi giornalisti per il BAVAGLIO che qualcuno vorrebbe mettervi, danneggiando così anche il diritto dei cittadini ad essere informati.
E, come massone, chiedo scusa per la gravissima latitanza della mia Istituzione e di coloro che (illegittimamente) la rappresentano, in merito a questa doverosa BATTAGLIA CIVILE e meta-politica.
Con simpatia e stima.
Gioele Magaldi.