Appello di Grande Oriente Democratico ai Massoni Francesi (di tutte le Comunioni), affinché nelle imminenti elezioni presidenziali votino e facciano votare contro il reazionario e conservatore Nicolas Sarkozy e a favore di François Hollande
Ovviamente, in Francia (paese civile, laico, libertario, democratico e moderno) non esiste quel gioco a nascondino che diversi massoni italiani appartenenti alle varie classi dirigenti (banchieri, industriali, politici, alti burocrati, diplomatici, giornalisti, vertici militari, delle forze dell’ordine e dei servizi d’intelligence) hanno sempre praticato dal Secondo Dopoguerra ad oggi, in pieno clima piduistico e poi neo-piduistico (leggi l’attuale stagione raffiana del GOI).
Nell’Italietta democristiano-comunista prima, berlusconiano-leghista poi (fintamente progressista e riformista di tanto in tanto), sempre comunque provinciale, clericale e infinitamente ipocrita nella sua vita istituzionale, chi era massone ed occupava alti incarichi di natura e/o rilevanza pubblica, preferiva dissimularlo.
Era il frutto originario e l’onda lunga inerziale di un compromesso statuito a suo tempo con il Vaticano e con gli stessi Fratelli statunitensi giunti a liberare nei primi anni ‘40 la penisola dal regime fascista : alla Chiesa Cattolica la rappresentanza spirituale ufficiale nel nuovo corso filo-occidentale della giovane Repubblica italiana, per far breccia in un elettorato popolare semi-analfabeta (terreno di caccia di consensi da parte di un formidabile PCI) con il tramite politico della DC; alla Massoneria peninsulare il ruolo di quinta colonna elitaria e strategica, severa guardiana (e garante diplomatica presso Washington e Londra) delle nuove intese atlantiche di cui il nostro Paese era entrato a far parte.
In nome di questo compromesso, la Massoneria non pretendeva la stessa ufficialità pubblica che aveva avuto nell’Italia post-risorgimentale e post-unitaria (una vera e propria creazione e implementazione libero-muratoria) e si accontentava di agire sottocoperta, lasciano al clero e alle parrocchie l’indottrinamento pedagogico di un popolo smarrito dopo il ventennio fascista; la Chiesa Cattolica lasciava che la direzione strategica della ricostruzione politica ed economica dell’Italia e dell’Europa passasse per un network massonico che anche in Italia aveva i suoi precisi referenti e proconsoli.
Tutt’altra la questione negli altri Paesi europei (cattolici o protestanti), per prima la Francia. Qui, la Massoneria rivendicava e riaffermava (né esisteva alcuna forza sociale, politica o religiosa in grado di contestarne l’autorità) nel Dopoguerra la stessa influenza – sia in ambito pubblico/istituzionale ufficiale, sia in quello più riservato del back-office del potere – che aveva sempre esercitato, con alterne vicissitudini, sin dalla fine del XVIII secolo, tanto sul versante intellettuale che socio-organizzativo e politico-economico.
Ecco perché, ancor oggi, nell’Italietta post-democristiana, post-comunista, post-leghista e post-berlusconiana, guidata da un Premier Massone Contro-Iniziato (Mario Monti) eterodiretto dai cenacoli latomistici più elitari e reazionari (e ci scusiamo di aver confidato per un attimo che i Fratelli Monti e Draghi potessero convertirsi alle correnti progressiste della Libera Muratoria euro-atlantica), è uso consolidato che alle celebrazioni istituzionali più importanti dello Stato italiano siedano vescovi e cardinali (rappresentanti di quella Chiesa che prima aveva combattuto strenuamente l’Unità italiana e che poi, insieme al Fascismo, di essa aveva fatto scempio in direzione antidemocratica, illiberale e clerical-confessionale) e non già Alti Dignitari delle più rilevanti Comunioni massoniche peninsulari, eredi di coloro che quella Unità nazionale conquistarono e rafforzarono con duri sacrifici.
Paradossi italioti.
Paradossi, come l’uso di fare fictions sulle tivù pubbliche e private nostrane che celebrano suore, preti, padri della Chiesa, santi, papi e tutto un immaginario collettivo che puzza di sacrestia anche quando tratta le materie più profane e pecorecce (peccato, morbosità e penitenza, secondo la migliore casistica clericale e ipocrita), in luogo di raccontare complessi e affascinanti personaggi che hanno edificato l’età moderna e contemporanea con i mattoni del libero pensiero e della lotta per la dignità laica degli esseri umani contro ogni integralismo pseudo-religioso. L’elenco di questi personaggi è lungo e, soltanto per l’Italia, spazia da Pico della Mirandola a Giordano Bruno a Tommaso Campanella a Galileo Galilei, etc., per arrivare a quelle donne e a quegli uomini che furono eroine ed eroi al servizio di ideali illuministi e risorgimentali, da Eleonora Fonseca Pimentel – con ogni probabilità Sorella Libera-Muratrice- a Giuseppe Garibaldi –con ogni certezza Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia-, passando per tantissime altre figure maschili e femminili le cui vite sono già delle bollenti e appassionate sceneggiature in attesa di produttori e dirigenti televisivi e cinematografici lungimiranti e illuminati. In attesa di registi e operatori mediatici che possano valorizzarle per rigenerare un immaginario pubblico oltraggiato dall’oblio e dalla mistificazione storica sulle origini della società aperta, libera e democratica italiana ed europea, che non fu certo confezionata o promossa da Pio IX, da Escrivà de Balaguer, da Pio XII o da Padre Pio.
Ma tutto ciò riguarda la giovane, asinina e bovina nazione italiana.
Che ancora deve farsi le ossa, crescere culturalmente e civicamente, ed imparare ad essere un po’ più orgogliosa e indipendente, rammentando per di più che gli Assi Roma-Berlino non hanno mai portato bene al di sotto delle Alpi…
Invece, il nostro discorso odierno, a parte questa digressione introduttiva, riguarda la nobile (nel bene e nel male) nazione francese.
In Francia, invece del gioco a nascondino che le classi dirigenti italiane compiono (per ipocrisia e insulsaggine) rispetto alla propria appartenenza libero-muratoria, assistiamo al pellegrinaggio cui tutti i candidati alle elezioni presidenziali si sottopongono di fronte a platee del Grande Oriente di Francia o di altre Comunioni massoniche, per tentare di illustrare i propri programmi politici; oppure balzano all’evidenza inviti ufficiali da parte del Presidente della Repubblica e di altri alti rappresentanti delle Istituzioni, cui non sempre i vertici massonici francesi si degnano di partecipare (specie quando hanno qualcosa da rimproverare in termini di governo della Res Publica), con vivo rammarico di quei governanti che vengono così “bacchettati” dalle principali agenzie transalpine di ethos pubblico e privato, le organizzazioni massoniche, appunto.
Per appurare la veridicità di quanto stiamo raccontando, si digiti sul web, semplicemente “François Hollande Maçonnerie” o “Nicolas Sarkozy Maçonnerie”: si vedranno addirittura video riportati su youtube nei quali vengono riprodotti i recenti discorsi che Hollande è andato a fare presso il GODF (Grand Orient de France), al pari di Jean-Luc Mélenchon, François Bayrou, Eva Joly ed altri, per lasciarsi valutare ed eventualmente ottenere il consenso e il suffragio fondamentale dei Liberi Muratori francesi e dei loro clientes.
Parimenti, si scoprirà come, nonostante la vicinanza di Nicolas Sarkozy ad un alto dignitario massonico come Alan Bauer (già Gran Maestro del Grande Oriente di Francia dal 2000 al 2003 e dirigente di organismi massonici internazionali), di recente il GODF abbia disertato alcuni inviti ufficiali all’Eliseo, volendo così rimarcare l’avversione per alcune politiche presidenziali tutt’altro che laiche e progressiste.
Probabilmente, essendo ormai cambiato lo scenario internazionale ed essendo evoluta negli ultimi anni anche la Massoneria italiana, nonostante i guasti di Gustavo Raffi & Camerati nel governo del GOI e nonostante l’estrema litigiosità delle Comunioni nostrane, sarebbe il caso che anche i politici peninsulari mostrassero maggiore deferenza pubblica (oltre che privata, per questioni poco limpide e personalistiche) verso l’istituzione Libero-Muratoria, certo non a caso architrave morale e ideologico delle maggiori potenze democratiche occidentali (USA, Regno Unito, Unione Europea e persino Giappone).
Ma non è nemmeno questo il punto qualificante del nostro intervento odierno.
Come ben sanno tutti coloro che seguono da un paio d’anni (in superficie o in profondità) il raggio d’azione trans-nazionale di Grande Oriente Democratico, Noi stiamo costruendo una rete di intese “neo-carbonare” fra le componenti più progressiste e riformiste della Libera Muratoria planetaria.
Ciò, sia perché occorre trasformare, adeguandola alle aspettative spirituali e civiche degli abitanti del XXI secolo, la struttura interna e la prospezione esterna delle varie Comunioni euro-atlantiche, occidentali ed extra-occidentali, sia perché la stessa società profana necessità di una nuova avanguardia filosofica, ideologica, culturale, all’altezza di quello che furono le migliori logge progressiste del XVIII, XIX e XX secolo; protagoniste tanto della stagione illuminista e delle grandi rivoluzioni sette-ottocentesche, quanto dell’estrema difesa dei valori democratici e liberali contro la barbarie nazi-fascista e comunista.
Protagoniste contro quelle componenti elitarie, gerarchiche ed illiberali della Massoneria contro-iniziatica le quali, proprio con la costruzione in vitro di regimi totalitari, già nella prima metà del Novecento tentarono una involuzione neo-oligarchica dell’Occidente (in Oriente la democrazia liberale non ha ancora mai veramente attecchito).
Nel presente, come spiegherà icasticamente ed esaurientemente Gioele Magaldi nel suo libro di imminente uscita MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore, quello che negli anni ’20, ’30 e ’40 fu un “tentativo spericolato e pericolosissimo” infine impedito dalla strenua resistenza e reazione di tutti quei Massoni Progressisti che si impegnarono al fianco del Fratello Franklin Delano Roosevelt, si ripresenta con maggiore ferocia e scientificità pianificatrice ad opera di elites massoniche e paramassoniche sovra-nazionali, armate di formidabili leve finanziarie, politiche, mediatiche e culturali, costruite con pazienza negli ultimi 40 anni.
Queste elites feroci, ciniche e solidissime, non si illudano gli spiriti più ottimisti, non si fermeranno certo grazie alla eventuale vittoria elettorale di François Hollande alle elezioni presidenziali in Francia.
Eppure, se una sua vittoria (al pari di una successiva vittoria del Fratello Obama alle imminenti presidenziali americane di novembre 2012) potrebbe rappresentare l’inizio (aurorale) di un cammino di riscossa, una sua eventuale sconfitta costituirebbe l’equivalente (mutatis mutandis) del definitivo sfondamento della Linea Maginot che nel 1940 consegnò alle armate naziste il controllo politico-territoriale della Francia.
Certo, talora occorrono proprio le tragedie più catastrofiche per mobilitare le migliori energie progressiste ed illuminate (e gli USA intervennero proprio a seguito dello stato di tremendo scacco in cui si trovavano le due grandi democrazie europee, Francia occupata e Gran Bretagna accerchiata), ma a prezzo di quanti sacrifici, di quante vite spezzate o spazzate via? (quello che accade oggi nel Vecchio Continente, tra suicidi giornalieri e disperazione diffusa, rappresenta un prezzo di sangue e dignità umana molto difficile da sopportare).
Perciò, se non si vuole continuare a bere l’amaro calice che alcuni “Fratelli” Contro-Iniziati, al riparo dei propri sulfurei collari e grembiulini hanno preparato per i popoli europei ed occidentali, sarà bene combattere ogni singola battaglia, sin da ora, con la consapevolezza che essa non è decisiva ma che, vincendone una dietro l’altra, forse un giorno si potrà prevalere in questa strana Terza Guerra Mondiale. Una Guerra paludata, melliflua e implacabile come i tetri protocolli standard del Fondo Monetario Internazionale o come le famigerate Letterine che la Banca Centrale Europea distribuisce a tutte le vittime sue e di altri Moloch come i cosiddetti “Mercati”, sui cui altari si vorrebbe sacrificare ogni conquista moderna di dignità umana, giustizia sociale, libertà e democrazia.
Una di queste battaglie si svolge il 6 maggio 2012.
Molti sono i sondaggisti che attribuiscono una facile vittoria al candidato Hollande.
Gli stessi sondaggisti che pronosticavano un significativo distacco di punti percentuali nei consensi, a favore di Hollande su Sarkozy, già dal primo turno.
Gli stessi sondaggisti che non immaginavano la reale misura dell’exploit del candidato Marine Le Pen.
Hollande e Sarkozy, al primo turno, hanno pressoché pareggiato ( 28,63 % ha preso il primo, 27,08 % il secondo), mentre il bacino di voti neo-fascisti della Le Pen ha raggiunto il 18%.
Non ci si fidi troppo dei sondaggi.
Soprattutto, non si sottovaluti l’opera subdola e sotterranea che tutti i vari Proconsoli delle elites sovranazionali neo-oligarchiche di cui sopra (da Angela Merkel a Mario Draghi ad Herman Van Rompuy, ad un elenco sterminato di personaggi meno noti al grosso pubblico, ma ben conosciuti dagli “addetti ai lavori”) cercheranno di porre in essere per mobilitare a favore di Sarkozy quanti più voti possibili.
I mezzi economici per condizionare/acquistare pacchetti di suffragi in vendita e le prebende da elargire a pioggia su chi si improvvisi “mercenario raccoglitore di voti in libera offerta” non mancano, né dalle parti di Bruxelles, Francoforte e Berlino, né presso altri luoghi più ufficiosi e/o occulti.
Ecco perché Grande Oriente Democratico (www.grandeoriente-democratico.com), con questo Appello (ed altri eventuali, da qui al 6 maggio), che saranno anche tradotti in francese e fatti circolare in forma cartacea, “porta a porta” (benché sappiamo di avere lettori di madre lingua non solo francese, ma anche inglese, spagnola, portoghese, tedesca, rumena, greca, etc. cui piace leggerci in italiano, così come direttamente in italiano al Fratello statunitense Thomas Jefferson piacque gustarsi il capolavoro del Fratello lombardo Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene, del 1764), si rivolge a Tutte le Sorelle e i Fratelli sinceramente Democratici e Liberali di Francia.
Care Sorelle e Fratelli del/della:
Grande Oriente di Francia (Grand Orient de France, www.godf.org)
Gran Loggia di Francia (Grande Loge de France, www.gldf.org)
Ordine Massonico Misto e Internazionale del Diritto Umano (Ordre Maçonnique Mixte et international “Le Droit humaine”, www.droit-humaine.org)
Gran Loggia Femminile di Francia (Grande Loge Féminine de France, www.glff.org)
e persino (vista la sua natura conservatrice e molto infeudata alla United Grand Lodge of England/UGLE, in virtù della quale è lecito sospettare una complessiva vicinanza al candidato Sarkozy) della Gran Loggia Nazionale Francese (Grand Loge Nationale Française, www.glnf.asso.fr),
al di là della questione (da Voi Francesi peraltro abbondantemente “modernizzata e aggiornata”) sull’opportunità che dei Massoni si esprimano con nettezza a favore o a sfavore di questo o quel candidato ad una elezione politica (in proposito la posizione di GOD è stata illustrata in tante circostanze, ma continua a fra scuola l’Editoriale del 23 settembre 2010 "Massoneria, Politica e il Grande Oriente Democratico"), considerate che attualmente è in ballo il futuro dei popoli europei tutti, non solo di quello francese.
Poco importa se Voi siate storicamente simpatizzanti del PS o dell’UMP, astrattamente liberali o socialdemocratici o socialisti liberali, cattolici o protestanti o islamici, etc., deisti o atei.
Rammentate che, se anche avete in passato votato per partiti del “centro-destra” francese (ben altra cosa dalla marmaglia berlusconian-leghista), Nicolas Sarkozy non ha né la statura morale, né l’indipendenza, né lo spessore politico o l’autonomia decisionale che avevano leaders del calibro di Valéry Giscard d'Estaing o Jacques Chirac.
Da Massoni a Massoni, Noi di GOD non ci permettiamo di fare un Appello in prospettiva partitico-faziosa (la Libera Muratoria deve partecipare alla vita della Polis in termini meta-politici e meta-partitici).
Quello che vogliamo significare, invece, è che, scegliendo Sarkozy ancora una volta quale Presidente della Repubblica francese, si rafforzerebbe la deriva tecnocratica, anti-democratica e illiberale che sta devastando il presente e il futuro del popolo francese e di quello europeo.
Ma un Massone (uomo o donna), il quale presta giuramenti vari dinanzi ad un altare dove sono incisi a chiare lettere gli altissimi ideali di LIBERTA’-FRATELLANZA-UGUAGLIANZA, a meno di non essersi trasformato in un CONTRO-INIZIATO (e purtroppo sappiamo quanti Fratelli hanno compito questa scelta, con atto di palese e satanica arroganza spirituale, andando ad ingrossare le fila di quelle elites e di quei cenacoli che stanno strangolando le società e le nazioni del Vecchio Continente), anche se non avesse particolare simpatia per il Partito Socialista o per Hollande, andrebbe a votare questo candidato come scelta etica necessaria ad arginare lo strapotere di politiche economiche austere, recessive e depressive il cui unico scopo risiede nella cinesizzazione/proletarizzazione delle classi medie e nella neo-schiavizzazione delle classi proletarie. Per fare dell’Europa un continente di nuova e facile manodopera a basso costo, la cui governance sia definitivamente neo-aristocratica, gerarchica e tecnocratica, in barba a qualsivoglia residuo nominalistico di sovranità popolare.
In conclusione, Care Sorelle e Fratelli Francesi, il consiglio che vi diamo Noi di Grande Oriente Democratico è: il 6 maggio 2012 andate compatti a votare François Hollande!
Non perché ciò significherà la “salvezza” e la fine della “guerra” in corso, ma almeno per dare un po’di fiato e modo di riorganizzarsi alla “Resistenza”.
Che non è comunque poco.
W la France et W l’Europe!
1. Allons enfants de la Patrie
Le jour de gloire est arrivé
Contre nous de la tyrannie
|: L'étendard sanglant est levé :|
Entendez vous dans les campagnes
Mugir ces féroces soldats
Ils viennent jusque dans vos bras,
égorger vos fils, vos compagnes
Aux armes citoyens! Formez vos bataillons!
Marchons, marchons,
Qu'un sang impur abreuve nos sillons.
2. Que veut cette horde d'esclaves
De traîtres, de Rois conjurés?
Pour qui ces ignobles entraves,
|: Ces fers dès longtemps préparés? :|
Français! pour nous, ah! quel outrage!
Quels transports il doit exciter!
C'est nous qu'on ose méditer
De rendre à I 'antique esclavage!
3. Quoi! des cohortes étrangères
Feraient la loi dans nos foyers!
Quoi! ces phalanges mercenaires
|: Terrasseraient nos fiers guerriers :|
Grand Dieu! par des mains enchaînées
Nos fronts sous le joug se ploieraient!
De viIs despotes deviendraient
Les maîtres de nos destinées!
4. Tremblez, tyrans! et vous, perfides,
L'opprobe de tous les partis,
Tremblez! vos projets parricides
|: Vont enfin recevoir leur prix.:|
Tout est soldat pour vous combattre,
S'ils tombent, nos jeunes héros,
La terre en produit de nouveaux
Contre vous tout prêts à se battre.
5. Français! en guerriers magnanimes
Portez ou retenez vos coups.
Epargnez ces tristes victimes
|: A regret s'armant contre nous. :|
Mais le despote sanguinaire,
Mais les complices de Bouillé,
Tous ces tigres qui sans pitié
Déchirent le sein de leur mère.
6. Nous entrerons dans la carrière,
Quand nos aînés n'y seront plus
Nous y trouverons leur poussière
|: Et les traces de leurs vertus. :|
Bien moins jaloux de leur survivre
Que de partager leur cercueil,
Nous aurons le sublime orgueil
De les venger ou de les suivre.
7. Amour sacré de la Patrie
Conduis, soutiens nos bras vengeurs!
Liberté, Liberté chérie!
|: Combats avec tes défenseurs. :|
Sous nos drapeaux, que la victoire
Accoure à tes mâles accents,
Que tes ennemis expirant
Voient ton triomphe et notre gloire!
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)
P.S. Per la sua lungimiranza e preveggenza, e anche per non cadere nell’equivoco di demonizzare la finanza e il mondo bancario in quanto tali, né tantomeno il capitalismo e la libera economia di mercato, rinviamo alla ri-lettura dell’articolo:
Commento di Grande Oriente Democratico a "La Destra europea si organizza in Italia e lancia una grande manifestazione contro le banche, i massoni e gli ebrei", articolo del 17 gennaio 2012 by Sergio Di Cori Modigliani (clicca sopra per leggere)
[ Articolo del 1-2 maggio 2012 ]