Commento (breve) alla Newsletter “Cavaliere Nero” n.3 del 26 ottobre 2010
Riportiamo, per la comune discussione di tutti i Fratelli “liberi e di buoni costumi” del G.O.I. (e per l’altrettanto libera considerazione di tutti i visitatori del Sito) il testo della Newsletter Il Cavaliere Nero n.3 del 26 ottobre 2010 (clicca sopra per leggerlo).
A prescindere da ogni considerazione di dettaglio, ci sembra che questo “Cavaliere Nero” ci aiuti ad affrontare questioni che, all’interno dell’Istituzione Libero-Muratoria di Palazzo Giustiniani, rimangono troppo spesso non soltanto irrisolte, ma anche lungi dall’essere affrontate.
Esemplare, in questo senso, la vicenda dei “Protocolli d’intesa” tra Rito Scozzese Antico ed Accettato e Massoneria azzurra dei tre gradi, all’interno della medesima Comunione del Grande Oriente d’Italia.
Tale questione, ormai, ci sembra davvero imporsi come ineludibile.
E a tal proposito, sarebbe doveroso che sia i massimi vertici di Villa Medici del Vascello ( la Giunta e il Gran Maestro) sia quelli di Piazza del Gesù (Giunta, Sovrano Gran Commendatore e Supremo Consiglio) rendessero noto a tutti i Fratelli che frequentano il R.S.A.A. e gli altri Riti di perfezionamento il testo attualmente vigente di questi benedetti (o maledetti) Protocolli.
Parimenti, non ci sembra più rinviabile una riforma degli Statuti e dei Regolamenti attuali del Rito, nella prospettiva di una maggiore liberalità, democratizzazione e partecipazione della “base scozzese” alle decisioni che coinvolgano il presente e il futuro di questo gloriosissimo Corpo Rituale.
Il rischio, infatti, è che gli attuali Statuti e Regolamenti (come ci sembra voglia sottolineare il Cavaliere Nero) siano incompatibili con le stesse leggi dello Stato democratico italiano che sovraintendono alla vita di qualsivoglia Associazione di cittadini lecita e trasparente.
Ci pare assai preferibile che provveda lo stesso Supremo Consiglio (con il conforto di tutti gli scozzesi di ogni grado e dignità “iniziatico-gerarchica”) ad auto-riformarsi per tempo, piuttosto che doversi trovare, dall’oggi al domani, con qualche ricorso presso la Magistratura repubblicana.
In assenza di opportune e rapide riforme nel segno della completa “legalità” (così come della massima trasparenza sui famigerati “Protocolli d’intesa) sarà difficile che “non scappi fuori” qualche onesto e coraggioso scozzese che voglia tutelare il buon nome del Rito cui ha prestato giuramento, ricorrendo alle autorità competenti dello Stato.
Noi di Grande Oriente Democratico, tuttavia, confidiamo nella saggezza e nella lungimiranza del Sovrano Gran Commendatore Fratello David Cerniglia, nella sua Giunta di governo e nel Supremo Consiglio tutto.
Siamo certi che i vertici scozzesi sapranno presto promuovere un processo di auto-riforma significativo ed epocale, differenziandosi platealmente dal “conservatorismo reazionario” che attualmente caratterizza l’ illegittima Giunta di governo del G.O.I., presieduta dall’illegittimo Gran Maestro Gustavo Raffi.
Se così non fosse e se davvero (come afferma Il Cavaliere Nero), tra R.S.A.A. e attuali vertici del G.O.I. ci fosse “aria d’INCIUCIO”, possiamo tranquillamente annunciare che Grande Oriente Democratico farà tutto ciò che è in suo potere per denunciare e destrutturare un tale infausto connubio, celebrato nel nome di Protocolli d’intesa anti-democratici, illiberali, fascistoidi, illegali e anti-costituzionali.
Del resto, questa era la posizione che Noi, per tempo, avevamo chiaramente espresso all’interno di: In Difesa del Rito Scozzese Antico ed Accettato.
I Fratelli di “Grande Oriente Democratico”.