Commento di GOD a “Massoneria, Carlo Malinconico faccia i nomi”, articolo dell’8 ottobre 2012 by Alessio Liberati per IL FATTO QUOTIDIANO
Preliminarmente, rinviamo alla lettura di
GOD: REPORT, Milena Gabanelli e Michele Buono possono fare molto di più e di meglio (clicca per leggere),
che consente di inquadrare adeguatamente alcune questioni e modalità comunicative relative alla puntata di
REPORT del 7 ottobre 2012: "I GARANTI". Servizio su "L'autorità dei trasporti", by Michele Buono (clicca per visionare).
Poi, ovviamente, l’oggetto specifico di questo breve commento, è
“Massoneria, Carlo Malinconico faccia i nomi”, articolo dell’8 ottobre 2012 by Alessio Liberati per IL FATTO QUOTIDIANO (clicca per leggere).
In margine a tale lucido articolo –come sempre ben scritto e ben argomentato dall’ottimo magistrato, giornalista e cittadino Alessio Liberati -, ci premeva evidenziare quanto segue.
E’ vero quanto riporta Liberati sulle affermazioni di Magaldi relativamente a certe “seconde file del potere” occupate in gran parte da Massoni.
Ma queste affermazioni vanno integrate in questo senso, a voler rendere conto fedelmente del pensiero magaldiano: a) certi Liberi Muratori occupano queste posizioni perché esse consentono un potere continuativo nel corso degli anni, a differenza delle “comparsate” alla apparente (più che reale) guida dei ministeri, per qualche mese o pochi anni, da parte del politicante non massone di turno; b) i Massoni di un certo livello, sempre più incuranti del potere inconsistente dei partiti e dei parlamenti (composti purtroppo in gran parte da individui mediocri e servitori sciocchi di chi li ha nominati, adusi soprattutto ad obbedir tacendo e mangiando, più che a rappresentare degnamente il popolo sovrano), oltre che delle “seconde file” del potere alto-burocratico si occupano delle primissime file del potere tecnocratico sovra-nazionale.
Ecco perché l’esecutivo di “ tecnici-commissari” che stanno destrutturando e impoverendo l’economia e la società italiana è ad alta densità massonica (conservatrice e reazionaria, anche quando i singoli personaggi vantano posizioni centriste) ed è guidato dal Massone Mario Monti.
Ecco perché il Massone Mario Draghi, dopo aver guidato la Banca d’Italia (a tradizionale guida libero-muratoria) è stato chiamato a guidare la Banca Centrale Europea.
Ecco perché molti altri Fratelli occupano posizioni di primo piano nell’establishment tecnocratico europeo e nelle Istituzioni economico-finanziarie internazionali.
Dunque, comprensibilmente, i Massoni di un certo livello si occupano soltanto di quei segmenti del potere che veramente pesano e incidono: seconde file non elettive e primissime file anch’esse non elettive, disdegnando di partecipare al pollaio dei politicanti in formale ma fasulla prima fila, i quali ormai contano sempre di meno.
Che valore ha, oggi, fare il parlamentare in Italia, visto che tanto non c’è più nemmeno alcun pudore nell’affermare che bisogna soltanto limitarsi ad eseguire pedissequamente gli ordini che vengono da Bruxelles o da Francoforte?
Il parlamentare è divenuto pressappoco un impiegato di concetto, il quale deve limitarsi a fare qualche ciancia retorica ogni tanto, e per il resto pigiare un pulsante quando glielo ordina il capogruppo. Costui, a sua volta, ha ricevuto ordini dal segretario di partito che ha accettato di farsi commissariare dal Monti di turno per conto dei veri padroni del vapore europeo attuale.
Dice poi Liberati:
“il “CSM” dei giudici amministrativi ha “bocciato” la proposta di obbligare i Consiglieri di Stato e magistrati Tar a dichiarare in un atto pubblico se appartengano o meno alla massoneria o ad associazione segrete con vincolo di obbedienza.”
Bene, ci sembra che il CSM dei giudici amministrativi, almeno su questo punto, abbia ben operato.
Infatti, un conto è auspicare, come fa il Fratello Magaldi, che tutti gli uomini delle Istituzioni (politici, magistrati, burocrati, militari, forze dell’ordine, etc.) abbiano la sensibilità civica, per un atto di libera scelta, di informare la pubblica opinione delle proprie adesioni associative, delle proprie simpatie politiche e delle proprie propensioni religiose, sapienziali e filosofiche, compresa l’adesione eventuale alla Massoneria. Un altro conto è obbligare chicchessia, con provvedimento illiberale e anti-costituzionale, a dichiarare tale o tal’altra cosa che attenga alla sue scelte esistenziali e spirituali.
Bisogna fare molta chiarezza su questo punto, come anche sul mal compreso “vincolo di obbedienza massonico”.
Intanto occorre ricordarsi che l’articolo 18 della Costituzione e la cosiddetta Legge Anselmi del 25 gennaio 1982 vietano le associazioni segrete. Quindi, non si capisce come un magistrato possa aderire ad esse senza violare la legge e, dopo averla violata, andare motu proprio a dichiararlo con un atto pubblico obbligatorio: persino se qualcuno facesse parte di società segrete, obbligo o non obbligo, manterrebbe tale segretezza, anche soltanto per non auto-accusarsi di un reato penale.
Ma le Comunioni massoniche italiane non sono “associazioni segrete” e sono assolutamente consentite dalla legge.
Non solo.
Le Comunioni massoniche italiane prevedono, inserito nelle loro Costituzioni o Statuti, l’obbligo di rispettare scrupolosamente la Carta Costituzionale della Repubblica italiana e le leggi dello Stato democratico. Il giuramento massonico, sia per i neofiti che per i fratelli di grado elevato, implica sempre, prima di ogni altra cosa, il “vincolo di obbedienza” alle leggi della Repubblica italiana. Cioè, il Massone non può mai, se intende conformarsi ai principi libero-muratori su cui ha giurato, violare la Costituzione o le leggi dello Stato.
Dunque, se qualcuno viola le leggi o obbedisce a qualche fratello di grado più alto che lo invita a commettere qualche reato, non soltanto è un delinquente e un contro-iniziato, ma compie tutto ciò non già in osservanza dei vincoli di “obbedienza” ai landmarks massonici, bensì proprio disattendendoli.
Ecco allora che tornano più che mai attuali le riflessioni espresse nelle mails inviate da Gioele Magaldi al giornalista di REPORT Michele Buono, messe in evidenza in
GOD: REPORT, Milena Gabanelli e Michele Buono possono fare molto di più e di meglio (clicca per leggere).
E cioè: se in un Paese culturalmente massonofobo e privo di corretta informazione storica e mediatica sulla Libera Muratoria si mettono in vigore –arbitrariamente e incostituzionalmente – delle norme che vietano l’esercizio di determinati incarichi pubblici ai Massoni, è evidente che i Fratelli manterranno riservata la propria affiliazione.
D’altronde, anche nei casi in cui quelle norme arbitrarie, illiberali e incostituzionali non siano più vigenti, se non si dissipa un clima culturale antimassonico di matrice clerico-fascio-comunista, egualmente i Liberi Muratori saranno restii ad esporsi al pubblico ludibrio, al linciaggio mediatico e a truculente cacce al massone.
La soluzione più giusta, allora, dove vigano Istituzioni liberali e democratiche, stato di diritto, libera facoltà di associazione e rispetto per la privacy, consiste anzitutto nello sforzo di fornire alla pubblica opinione i giusti strumenti critici e culturali per comprendere adeguatamente l’universo latomistico, la sua storia, i suoi principi, le sue ombre inquietanti ma anche le sue straordinarie luci.
Solo dopo che un simile processo di pedagogia civile sia stato compiuto, sarà possibile invitare ed esortare (non obbligare, il che violerebbe le garanzie costituzionali di determinati cittadini) gli individui che ricoprono incarichi istituzionali a dichiarare dinanzi all’opinione pubblica le proprie adesioni associative, le proprie propensioni religiose e filosofiche, etc.
Fatte queste precisazioni, dobbiamo invece osservare che concordiamo pienamente con il Magistrato Alessio Liberati e con la parte più importante dei suoi ragionamenti, allorché invita l’ex Sottosegretario e Alto Burocrate Carlo Malinconico a rendere conto in modo leale e dettagliato delle sue gravissime affermazioni (ammiccanti, ambigue a alquanto reticenti) rese qualche tempo fa al FATTO QUOTIDIANO in merito a determinate trame massoniche di cui lui stesso sarebbe stato a conoscenza.
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO
[ Articolo del 10-14 ottobre 2012 ]