DAATH. Quando Conoscenza e Vita sono unificati nell’Eros
Facendo seguito a quanto presentato in
Via dell’Amore e Via della Conoscenza: interpretazioni esoteriche ed essoteriche del Genesi biblico e altre questioni iniziatiche al Seminario massonico di domenica 29 gennaio, dalle 16:40, a Roma, presso il Teatro Petrolini
Seminario esoterico e massonico a Roma di domenica 29 gennaio 2017 al Teatro Petrolini: per confrontarsi su tradizione e storia della massoneria, astrologia, mitologia, psicologia, alchimia, magia, pneumofilosofia, rapporti tra religiosità essoterica ed esoterismo, tra circuiti iniziatici e potere politico, economico e sociale
“Albero della Conoscenza e Albero della Vita, la Caduta, il Caos, il Timor di Dio, l’Amore e le leggi dell’Essere, Unità e Molteplicità, Vita e Morte, Giustizia e Ingiustizie del Cosmo, della Storia e della Politica”, post pubblicato il 27 gennaio 2017 sul Gruppo facebook “Massoneria Democratica”
Carissimo Carlo Toto, traggo spunto da un post pubblicato da te sul mio Diario facebook, circa 20 ore fa, dunque in data 26 gennaio 2017.
Ebbene, come mi pregerò di spiegarti/spiegare meglio domenica prossima (29 gennaio), testo biblico alla mano, nel corso del Seminario esoterico e massonico che si svolgerà presso il Teatro Petrolini di Via Rubattino 5, zona Testaccio, il libro del Genesi mette chiaramente in connessione i due Alberi (i soli di cui viene detto che sono posti nel mezzo del Giardino dell'Eden): quello della Conoscenza del bene e del male e quello della Vita.
Al secondo si accede solo dopo aver gustato dei frutti del primo, tanto che il presunto "Dio" che compare in quel contesto, arrabbiato perché Adamo ed Eva "hanno aperto gli occhi" (cioè non sono più ciechi e insipienti come asini e porci umani che pascolino inconsapevolmente sotto la stretta sorveglianza 'castrante' dei 'guardiani del Giardino'), dice esplicitamente che, ora che costoro sono divenuti simili a "loro" (cioè agli Elohim), e il caso di impedirgli l'accesso (solo ora divenuto possibile) all'Albero della Vita.
Mai, invece, nel testo biblico, si dice che prima della 'Caduta' Adamo ed Eva mangiassero il frutto dell'Albero della Vita.
Potevano mangiare dei frutti di tutti gli altri alberi, ma non si dice mai, esplicitamente, anche dell'Albero della Vita, significativamente posto nel mezzo del Giardino dove è posto anche l'Albero della Conoscenza del bene e del male.
Il problema, caro Carlo Toto, fraterno amico mio, è che la tua esegesi, invece di essere fondata su una considerazione anche solo 'letterale' (non parliamo poi del livello 'anagogico') del Genesi, si basa –ne sia tu consapevole o meno- su troppe riflessioni postume di teologi che hanno voluto piegare il senso del testo alla loro visione teistico-devozionale della spiritualità: una visione ostile per principio alla Via della Conoscenza e tutta incardinata su una Via della Fede e dell'Obbedienza che, come dice il grande Giordano Bruno (non per caso bruciato vivo come 'eretico impenitente'), finisce per ridurre gli enti umani alla stregua di asini stolti e manipolabili da ogni fanatismo.
La Via dell'Amore non è incompatibile con la Via della Conoscenza, la Via della Fede asinina invece si... E, per meglio ribadire i reali termini di ciò che si vuole raccontare e ‘rivelare’ (cioè manifestare e nello stesso tempo ‘velare/nascondere’) nel Genesi, torno a citare l’inequivocabile passaggio finale dell’episodio del Giardino e della presunta ‘Caduta’: “Il Signore Dio disse allora: ‘Ecco l’uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva sempre’.” (Genesi 3,22).
Appare chiarissimo che l’ “uomo” il quale non aveva mangiato del frutto dell’albero della conoscenza non era “come uno di noi” (cioè equiparato allo status del ‘Dio plurale-gli Elohim’, che sta facendo questa affermazione) e che, prendere del frutto dell’albero della vita dopo aver mangiato dell’albero della conoscenza è la condizione per “vivere sempre”. Insomma, qualunque cosa ‘mangiasse’ l’ ‘uomo’ prima di prendere il frutto dell’albero della conoscenza, dal discorso (anche solo letterale) di Elohim, risulta indiscutibile che solo dopo aver mangiato questo frutto ‘proibito’ l’ ‘uomo’ raggiunge una dignità ontologica come questi ‘dei-guardiani’ del Giardino e ha la possibilità di stendere la mano verso il frutto dell’albero della vita. Frutto che però gli viene negato dallo stesso Elohim (ora che l’ “uomo” è “come lui-loro”), tanto che viene detto: “Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto. Scacciò l’uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la vi all’albero della vita” (Genesi, 3,23-24).
Quando poi tu, Carlo Toto, scrivi:
“La caduta c'è stata e come e lo dimostra chiaramente il fatto che questo Mondo è un continuo di caos, guerre, ingiustizie ecc...
La scelta di non mangiare dall'Albero della Conoscenza rappresentava la prova della libertà!”, Sei libero di continuare a mangiare dall'Albero della Conoscenza, ma Dio dice:
Genesi 2,17
ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti» O Vita Eterna o morte....
mi costringi a farti notare che se il Dio ebraico-cristiano-islamico fosse onnipotente, infinito ed eterno nel senso incongruo e puerile (umano, troppo umano) secondo cui lo dipinge la devozione religiosa, raffigurandolo come una sorta di Personalità Divina Antropomorfa Cosciente e dotata d superpoteri senza limiti, poteva fare anche un Mondo/Cosmo/Natura perfetta e incorruttibile, senza bisogno di peccati originali, cadute, entità maligne, orrori, dolore, ferocia e cosi via.
In realtà, questo Dio- di cui tu e tutti gli alfieri del pensiero religioso vi fate i soli interpreti autorizzati (da chi?) e un tantino ‘esaltati’- sembra non essere una sostanza e tre persone, ma semmai una sostanza e infinite ‘personae’ (che in latino significa ‘maschere’) e magari sussiste ed opera in modo un po’ diverso rispetto a quanto si racconta comunemente nelle parrocchie e nei seminari teologici cattolico-cristiani o presso altre ‘agenzie’ del pensiero essoterico-devozionale (poco importa se di matrice cristiana, ebraica, islamica, induista, buddhista, ecc.).
Per parte mia, preferisco esercitare sempre un certo ‘timor di Dio’ e dichiarare che delle Leggi di Dio o dell’Essere ne sappiamo molto di meno di quello che spesso pretendiamo di sapere, cianciandone a vanvera. Di Dio, per molte cose, è meglio tacere e negare che parlare e affermare (come insegnava già la grande tradizione della Teologia negativa inaugurata dallo Pseudo Dionigi Areopagita e ripresa dal grande filosofo e Cardinale di Santa Romana Chiesa Niccolò Cusano).
Cosi, armato di questo timor di Dio, di questa umiltà metodologica, di questo dubbio aperto alla scoperta della verità (che è un atteggiamento antitetico alla sicumera dogmatica di chi si aggrappa alle presunte verità- umane, troppo umane, avrebbe detto Nietzsche- impartitegli dai catechismi parrocchiali e seminariali), preferisco conoscere Dio e la sua Forza/Legge trascendente attraverso le tracce immanenti di essa che rifulgono nella Natura (la Natura è certamente la Grande Opera di Dio, mentre le interpretazioni a vanvera delle Sacre Scritture e alcuni passaggi delle Sacre Scritture stesse appaiono con tutta evidenza solo la piccola opera di intelletti umani volti a manipolare, ingannare e soggiogare i propri simili…), ti faccio sempre umilmente notare che se dallo Zero e dall’Uno si passa al Molteplice (mondo della Natura) la ‘Caduta’ è inevitabile, necessaria, non frutto di una ‘colpa’, men che mai ‘originale’.
Se l’Essere o Dio (che, se è eterno e infinito e se l’Universo né è il volto visibile, non ha mai ‘creato’ qualcosa in un tempo remoto, dunque la ‘Creazione’ è un mito, che significa qualcos’altro…cosi come il ‘Big Bang’ insegnato dagli scienziati minchioni non è altro che la versione secolarizzata del mito della Creazione…ma sia i creazionisti religiosi che quelli scientisti dovrebbero spiegarci cosa c’era prima della Creazione o del Big Bang; e dovrebbero spiegarci dove si ‘espande’ l’Universo originato dal Big Bang e cosa ‘faceva’ Dio prima di ‘creare’ l’Universo…) vuole articolarsi e declinarsi eternamente e infinitamente, allora vita e morte, luce e tenebre, salute e malattia, bene e male ed ogni coppia di opposti sono evidentemente connaturati alla struttura stessa del Cosmo governato dalle Leggi dell’Essere.
Dio, cioè, appare insieme Uno e Molteplice, visto nel suo dispiegarsi. E lo Zero, il sacro Ouroboros (la Serpe che si mangia la coda della tradizione ermetico-alchemica) ben simboleggia questa condizione onnicomprensiva di ogni polarità.
Nella storia naturale e sociale, caro Carlo Toto, si individuano le ingiustizie, perché si ha una vocazione e talora la capacità di realizzare la giustizia; ci sono le guerre interrotte dalle paci, e viceversa; ci si turba per il caos, perché si aspira all’ordine, ma troppo ‘ordine apollineo’ genera anche il bisogno di un po’ di sano ‘caos dionisiaco’...
Temo che valga per te quello che vale per molte persone di grande spessore e sincera vocazione spirituale: siete stati influenzati male da cattivi maestri e da ancor peggiori suggestioni religiose. E, come direbbe qualche filosofo del linguaggio, vi trovate ingabbiati da alcuni corto-circuiti concettuali e linguistici (di matrice dogmatica, cioè fondati sull’ ‘opinione-doxa’ di alcuni sacerdoti-teologi ammuffiti del passato, che della Vita e di Dio nulla capivano, ma tutto pretendevano di sapere, magari demonizzando quella stessa voce naturale di Dio che viene dalla Materia e dalla Carne, compagna inseparabile dello Spirito…) che vi fanno pensare di “aver capito tutto” dell’Amore e della Via che porta alla Vita Eterna, mentre vi dibattete essenzialmente con questioni che nulla hanno a che fare con ciò che realmente ‘Dio’ o l’ ‘Essere’ ci stimola a sapere, potere e amare (tanto per citare le tre primalità dell’Essere secondo Tommaso Campanella; Sapienza, Potenza e Amore) e rischiate cosi di sprecare la vostra vita dietro a fole e chimere invece che in cerca delle autentiche Leggi della Vita infinita ed eterna, il cui spirito ‘soffia dove vuole’ (copyright San Paolo di Tarso, per una volta bene ispirato), specie al di fuori degli insegnamenti di farisei e sepolcri imbiancati di ogni tempo, luogo e civiltà umana.
Non mangiare del frutto dell’Albero della Conoscenza non era una ‘scelta’ o una ‘prova di libertà’: era una costrizione e un invito all’obbedienza cieca e asinina.
Stare nel Giardino dell’Eden, timorosi e ubbidienti come dei bambini spauriti, con la presunta ‘purezza incontaminata’ dell’ignoranza e dell’insipienza non era una condizione ‘paradisiaca’, ‘divina e immortale’, quanto piuttosto il triste stato di chi non è messo nella condizione di assumersi il rischio di una Vita adulta, consapevole, rischiosa, matura, piena di cadute e risalite, coraggiosamente volta non solo a ‘forgiare’ con l’Arte la Natura e infiniti svolgimenti storici, ma anche a ‘ritornare’ un giorno ad Oriente, presso l’Eden, a schiena dritta, per affrontare i ‘Cherubini dalla spada sfolgorante’ e strappare loro il frutto dell’Albero della Vita...
Ma di questo e di molto altro, caro Carlo Toto e cari amici tutti che con me, Carlo e altri esperti vi troverete al secondo Seminario esoterico e massonico del 2017 a Roma, parleremo appunto domenica 29 gennaio, dalle ore 16:40, presso il Teatro Petrolini di Via Rubattino 5, zona Testaccio.
Per chiedere l’iscrizione a tale Seminario, scrivere a:
seminariesotericigod@grandeoriente-democratico.com
integriamo i nostri ragionamenti con queste altre interessanti suggestioni:
DAATH, la Sephirah occulta, quella che lega insieme HOKHMAH (Sapienza/Saggezza, con le sue 32 Vie) e BINAH (l’Intelligenza, con le sue 50 Porte) e che però corre lungo il fusto centrale dell’Albero delle Sephiroth o Albero della Vita, collegando direttamente -come un SERPENTE LUMINOSO che si innalzi dalle radici della Terra al Cielo- MALKUTH a YESOD, YESOD a TIPHERETH e TIPHERETH a KETHER, rappresenta perfettamente quell’EROS che è anche il nome segreto di Zeus/Giove, sposo di ERA.
Quell’EROS che è insieme Sapienza, Potenza e Amore, Conoscenza e Vita.
Questo EROS è una FIAMMA e…:
“…la fiamma non si spegne: essa si trasmette e si purifica nella tradizione segreta dell’Arte Regale, che in certi testi ermetici s’identifica esplicitamente con la Magia e tende alla costruzione di un secondo ‘Legno di Vita’ in sostituzione di quello perduto: mira a quell’accesso ‘al centro dell’Albero che è nel mezzo del Paradiso terrestre’, il quale implica un ‘combattimento atroce’; è insomma una ripresa dell’antica audacia, secondo lo spirito di Eracle olimpico vincitore antititanico e liberatore di Prometeo, di Mithra soggiogatore del Sole e, in genere, di quello stesso tipo che nell’Oriente buddhistico ebbe il nome di ‘Signore degli uomini e degli dei’” (Julius Evola, “La Tradizione Ermetica”, Edizioni Mediterranee, Roma 2002 [1971], pp.37-38 ).
PS:
Domenica prossima (29 gennaio) si svolgerà il secondo Seminario esoterico e massonico a Roma del 2017 (dopo quelli tenuti dalla Primavera 2016 sia nella Capitale che a Milano e dopo quello romano dello scorso 8 gennaio, cosi come dopo quelli milanesi del 15 e del 22 gennaio), relativo ai Seminari esoterici e massonici, con la presenza diretta (finché sarà possibile) del Gran Maestro del Grande Oriente Democratico e S.G.C.P. (Sovrano Gran Commendatore e Patriarca) del Rito Europeo Universale Gioele Magaldi e di altri esperti.
Ai partecipanti è richiesto di recare con sé un block-notes per appunti e la somma di euro 70,00 (settanta), in contanti, da versare agli addetti all’ammissione ai Seminari come quota di partecipazione da destinare ad atti di specifica e classica beneficenza/filantropia iniziatica verso gli indigenti.
Questi SEMINARI sono rivolti a lumeggiare teorie e pratiche iniziatiche, esoteriche e massoniche tanto presso i cittadini profani (ecco perché si tratta di lezioni che hanno anche un valore storico-critico, civico e metapolitico, oltre che esoterologico e filosofico-sapienziale) che presso sorelle e fratelli liberi muratori e/o membri di società iniziatiche non specificamente massoniche, i quali siano in cerca di doverosi approfondimenti sulla Via di perfezionamento spirituale intrapresa.
Per chiedere l’iscrizione, scrivere appunto a:
seminariesotericigod@grandeoriente-democratico.com
ORARI dell'incontro e delle LEZIONI DI DOMENICA 29 GENNAIO 2017 a ROMA, che si terranno presso il TEATRO PETROLINI, in Via Rubattino 5, zona Testaccio:
16:40= Iscrizione formale al Seminario, con versamento contestuale della quota di partecipazione di 70 euro (settanta euro), che saranno interamente devoluti in atti di classica beneficenza/filantropia iniziatico-massonica.
16:55-17.30 = 1) Metodologia e obiettivi dei Seminari/Storia, Ideologia e Tradizione della Massoneria.
17:30-18:05= 2) Astrologia, Mitologia, Psicologia, Iniziazione, Magia, Pneumofilosofia.
18:05-18:40= 3) Lectio Magistralis di un Maestro Esperto.
18:40—19:15 = 3) Lectio Magistralis di un Maestro Esperto
19:15-19:25 = Pausa di relax.
19:25-19:45 circa = 5) Confronto tra Maestri Esperti e partecipanti ai Seminari.
In generale, i contenuti di questo Seminario saranno la diretta prosecuzione di quelli precedenti, svoltisi a Roma. Tuttavia, anche chi dovesse partecipare per la prima volta sarà messo nelle condizioni di poter seguire agevolmente il senso di queste ulteriori lezioni seminariali, il cui svolgimento potrà anche prescindere dalla formale suddivisione temporale dei moduli soprastanti.
Per chiedere l’iscrizione, scrivere a:
seminariesotericigod@grandeoriente-democratico.com
LE SORELLE E I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)
[ Articolo del 27-28 gennaio 2017 ]