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G.O.D., Massoneria Democratica e Libertaria, Massoneria Elitaria e Reazionaria e Commento a “Padellaro: la P2 non vincerà. Convegno tra storia e attualità” per REPUBBLICA (Parma) del 12 maggio 2011 by Marco Severo e a “La guerra tra Stato e antistato è cambiata, non finita”  per IL FATTO QUOTIDIANO del 12 maggio 2011 by Caterina Zanirato

 

 

 

 

Consigliamo vivamente la lettura di due articoli che trattano dello stesso evento, l’ Incontro dal titolo “P2 30 anni dopo, maggio 1981-maggio 2011”, organizzato al Teatro Due di Parma dal circolo Il Borgo e dall’associazione Remo Gaibazzi.
Gli articoli sono:

 “Padellaro: la P2 non vincerà. Convegno tra storia e attualità” per REPUBBLICA (Parma) del 12 maggio 2011 by Marco Severo

 E:  “La guerra tra Stato e antistato è cambiata, non finita” per IL FATTO QUOTIDIANO del 12 maggio 2011 by  Caterina Zanirato

Ospiti dell’Incontro sono stati Antonio Padellaro, attuale Direttore de IL FATTO QUOTIDIANO, Sandra Bonsanti, Presidente nazionale di Libertà e Giustizia (www.libertaegiustizia.it ), Sergio Flamigni, già membro della Commissione Parlamentare sulla P2 e studioso della famigerata Loggia, Giampaolo Mora, già segretario della stessa Commissione Parlamentare e poi il Magistrato Giuliano Turone (che indagando su Michele Sindona, scoprì e fece sequestrare insieme a Gherardo Colombo gli elenchi piduisti), il giornalista Raffaele Fiengo e il Magistrato Claudio Nunziata (già PM presso la Procura di Bologna e che si occupò delle stragi avvenute nella città felsinea tra 1974 e 1984).
Moderatore: Maurizio Chierici de IL FATTO QUOTIDIANO.
Chi mancava?
Diverse tipologie di persone e diverse informazioni, purtroppo.
Intendiamoci, quelle che vengono riportate nei summenzionati articoli come le riflessioni di Antonio Padellaro ci sembrano analisi lucide e impeccabili.
Lucide e impeccabili soprattutto nel rammentare i legami del Massone fascista Gelli con i fascisti (e massoni reazionari) sudamericani che, negli anni ’70, diedero vita a regimi dispotici e sanguinari sia in Cile che in Argentina.
Già, come è stato possibile che fascisti e reazionari trovassero riparo e anche occasione di fare carriera all’interno della Libera Muratoria?
Purtroppo, dall’Istituzione (quella latomistica) che ha creato la modernità liberale e democratica sono state consegnate alla società anche altre idee, nel corso del XX° secolo, di evidente segno anti-democratico e illiberale.
I futuri lettori di MASSONI. Società a responsabilità illimitata, Chiarelettere Editore (co-autore Gioele Magaldi) avranno modo di scoprire anche quali e quanti nessi vi furono, a monte del fenomeno fascista italiano (il primo e originario FASCISMO, esportato poi nel resto d’Europa e nel Mondo) fra mondo delle logge e l’ambiente di coloro che poi stuprarono l’Italia per un ventennio (squadristi di provincia e fascisti  metropolitani), mettendo nel contempo fuori legge i massoni democratici, liberali e socialisti.
Certo, sembra uno strano paradosso, eppure, sin dal XVIII° secolo (ed evidentemente, in forme diverse, anche prima), all’interno della Massoneria è sempre esistita una dialettica durissima tra una corrente “democratica, egalitaria, libertaria, riformista e progressista” ed una “elitaria, conservatrice, gerarchica, reazionaria”.
La corrente di “sinistra” vinse e si affermò su quella di “destra”, così come su tutte le forze reazionarie e conservatrici della società occidentale.
Le grandi rivoluzioni sette-ottocentesche, la vittoria sul nazi-fascismo e poi sul comunismo sovietico, la creazione, lo sviluppo e la difesa dello stato di diritto liberal-democratico sono stati altrettanti momenti di una feroce battaglia interna ad un un network, quello massonico, globale e ovunque capillarmente insediato nei maggiori gangli del potere politico, economico e culturale.
Così, da secoli, liberi muratori che portano nel cuore i valori di Fratellanza, Uguaglianza e Libertà combattono strenuamente contro Fratelli che si ritengono “Illuminati” e in diritto-dovere di manipolare popoli e stati a proprio piacere, nel disprezzo elitario e tradizionalista di qualsivoglia idea democratica e pluralista.
Da questo punto di vista, la comprensione e la narrazione del fenomeno P2 - eccezion fatta per alcune acute analisi parziali come quelle di Padellaro citate sopra - appare quasi sempre lacunosa, confusa e fuorviante.
Lascia poi molto perplessi il fatto che, ad un Incontro come quello di Parma del 12 maggio scorso, non sia stato invitato ad interloquire né qualche politico in voga nell’epoca di maggior sviluppo del fenomeno piduistico, né, soprattutto, qualche Massone.
Come si può continuare a parlare di P2 senza confrontarsi seriamente con la cultura e la sociabilità massonica, italiana ed estera?
Privandosi di voci e punti di osservazione interni, al massimo si fa mediocre, noiosa e auto-referenziale retorica militanza, di scarso effetto informativo ed ermeneutico su una questione che-come ha ben sottolineato Padellaro - è tuttora pane quotidiano nella vita politica italiana.
Ci auguriamo quindi che, in luogo di generici e superficiali simposi all’insegna della reiterazione di contenuti noti ormai da trent’anni, si tenga conto del fatto che la Commissione Anselmi non seppe o non volle o non poté scavare a fondo nel mare magnum della rete massonica più impermeabile e solida, che fu quella in grado di evitare indagini e incursioni troppo ravvicinate.
Soprattutto, la scarsa conoscenza del mondo, degli ambienti e della cultura massonica da parte degli stessi membri della Commissione P2, impedì di affrontare il problema nei suoi giusti termini.
Ciò che ne è scaturito è il presente stato di ignoranza diffusa degli italiani a proposito della Libera Muratoria.
Cosi, essa viene ora demonizzata tutta come piduistica, ora considerata come innocua consorteria di filantropi appassionati di astruse materie antiquarie (è il travestimento, ormai non più credibile, del G.O.I. targato Gustavo Raffi), ora percepita come tentacolare piovra che tutto avvolge, in combutta con mafie di vario tipo, ora vista come unitaria e granitica nello sfruttamento globalizzato del mondo, coesa e coerente al suo interno per creare un Nuovo Ordine Mondiale.
Mai, però, né sui libri, né attraverso i principali media, questa Istituzione viene studiata con l’attenzione e la perspicacia che meriterebbe, vista la sua centralità assoluta nella creazione della politica, dell’economia e della società moderna e contemporanea.
In effetti, a guardare la Massoneria con i giusti occhiali, non solo la storia della P2 italiana, ma anche tutta la storia del “secolo breve” (il Novecento) e persino questo primo decennio del XXI° secolo si rivelerebbero all’interno di un più plausibile orizzonte di senso.
Dal suo punto di vista, Grande Oriente Democratico, tassello dopo tassello e mattone dopo mattone, fra le altre cose, sta cercando di spiegare perché sono esistiti ed esistono Massoni molto diversi fra loro, nonostante una comune matrice spirituale esoterica.
Massoni molto diversi, che si combattevano secoli fa e che continuano a combattersi oggi, gli uni avendo a mente il bene e il progresso dell’umanità, gli altri solo il proprio potere, la propria ricchezza e l’altrui manipolazione fraudolenta.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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