GOD presenta “La vigilia elettorale tra lazzi sbadigli e paure dei grilli”, articolo del 22 febbraio 2013 by Sergio Magaldi per LO ZIBALDONE DI SERGIO MAGALDI
Presentiamo con piacere alla pubblica opinione
“La vigilia elettorale tra lazzi sbadigli e paure dei grilli”, articolo del 22 febbraio 2013 by Sergio Magaldi per LO ZIBALDONE DI SERGIO MAGALDI (clicca per leggere),
sia perché lo riteniamo un intervento particolarmente arguto, scanzonato e interessante per la meditazione di tutti e di ciascuno, sia perché ne condividiamo (quasi) tutto.
Tralasciando dunque gli elementi di maggioritaria condivisione, vorremmo semmai soffermarci brevissimamente su un passaggio che non abbiamo apprezzato e su un altro degno di essere sottolineato per altre ragioni.
Il passaggio che il Fratello Sergio Magaldi poteva risparmiarsi è il seguente:
“un altro Festival che, tra canzone vincitrice e cartelli parlanti, ha avuto il merito di portare all’attenzione del pubblico il problema dei gay che si vogliono maritare…”
Conoscendo, come ben conosciamo, tutte le movenze ironiche e sardoniche di Magaldi Senior, appare evidente che egli abbia voluto irridere al fatto che sia stato portato all’attenzione del pubblico, tramite il Festival di San Remo, “il problema dei gay che si vogliono maritare”.
Bè, caro Fratello Sergio Magaldi, come insegnava il Fratello Voltaire secoli fa e come spesso rammenta tuo figlio, il Fratello Gioele Magaldi, l’unico, autentico e non sospetto amore per la libertà è l’amore per la libertà altrui, la facoltà degli altri di fare anche cose che noi non faremmo o non apprezziamo particolarmente o non ci toccano o non ci interessano.
Che tu, caro Fratello Sergio, ritenga poco importante “il problema dei gay che si vogliono maritare” e molto più rilevante, invece, la classifica del campionato italiano di calcio (al quale, sul tuo interessantissimo Blog http://zibaldone-sergio.blogspot.com , sono dedicate pagine e pagine di raffinati sproloqui) è cosa che riguarda il tuo gusto personale.
Ma se, kantianamente, ti ponessi dal punto di vista di un imperativo categorico universale e se, ispirato da sentimenti buddhisti di empatia e simpatia verso gli altri esseri, comprendessi che quello che non è importante per te può costituire fonte di amarezza, disperazione e frustrazione per altre creature, allora ti saresti risparmiato l’infelice battuta ironica sui “gay che si vogliono maritare” (è il verbo “maritare” a gettare luce sul tuo scherno…).
E magari, sul tema dei diritti civili per chi ancora ne sia privo in questa Italia clerical-fascista e post-togliattiana, avresti scritto qualche buon contributo, sottraendo semmai un po’ di spazio al commento di qualche partita della Roma, della Juventus o dell’Atalanta.
Anche perché, come certo saprai, del tema in questione si stanno occupando i legislatori di mezzo mondo (dalla Francia al Regno Unito, sino ad altri innumerevoli paesi di avanzata laicità e democrazia) e non può definirsi attento, libero e laico osservatore della realtà politica e legislativa del proprio Paese chi mostri di trattare con scherno e senso di superiorità i diritti calpestati di altre persone.
C’è poi una questione, giustamente evocata dal Fratello Magaldi Senior, che ci rinvia a quanto scrivevamo in
Con il supporto oggettivo e (speriamo) involontario di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle, l’Italia si appresta a formare un Parlamento balcanizzato che eleggerà Mario Monti al Quirinale e un suo proconsole a Palazzo Chigi (clicca per leggere).
Il passaggio di Magaldi Padre è il seguente:
“Uno scenario meno irreale di quanto sembri, nell’ipotesi formulata dallo stesso Monti di una contemporanea impossibilità di PD e PDL di poter disporre di una maggioranza in Senato. In tale prospettiva, m’è sembrato [a giudicare da talune osservazioni dei giornalisti presenti, forse non è sembrato solo a me] che egli strizzasse addirittura l’occhio ai grillini: “Le sole proposte politiche nuove per gli italiani sono la mia formazione e quella di Beppe Grillo”, ha sostenuto candidamente il presidente in carica, lasciando intendere che le premesse che possono trasformare in realtà il suo futuro ideale di governo sono tutte nella quantità di voti che il Movimento 5 Stelle riuscirà a strappare a PD e PDL, impedendo ad entrambi i partiti di raggiungere la maggioranza in almeno uno dei due rami del Parlamento.”
Forse non ci saranno più le condizioni di qualche tempo fa per imporre Mario Monti al Quirinale, ma il fatto che l’ingovernabilità (causata anche dall’avanzata delle truppe grilline, indisponibili a qualsivoglia alleanza) possa giovare al Progetto Neo-Consociativo e centrista del Becchino bocconiano in Loden (e dei suoi danti causa) è un elemento oggettivo su cui riflettere attentamente.
Per il resto, complimenti al Fratello Sergio Magaldi per la lucidità, la sagacia e l’eleganza arguta delle sue riflessioni, come sempre utili ad inquadrare senza infingimenti lo squallore della classe politica italiana attuale.
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)
[ Articolo del 21-24 febbraio 2013 ]