Grande Oriente Democratico e Democrazia Radical Popolare fanno gli Auguri a Giorgio Napolitano non solo per il 29 giugno, ma per ogni giorno della sua Presidenza (e oltre)

Grande Oriente Democratico e Democrazia Radical Popolare fanno gli Auguri a Giorgio Napolitano non solo per il 29 giugno, ma per ogni giorno della sua Presidenza (e oltre)

Se si hanno a mente altre ricorrenze omaggiate da noi di Grande Oriente Democratico e/o dalle amiche e dagli amici di Democrazia Radical Popolare, si ricorderà facilmente che siamo soliti celebrare il tale o tal altro evento non il giorno esatto in cui cade, ma 24 o 48 ore dopo.
Ciò, a simboleggiare che non ci ricordiamo di quella determinata situazione o persona solo formalmente, in modo effimero, e solo per quei pochi minuti che servono a vergare un comunicato, ma che la nostra memoria celebrativa rimane intatta e consapevole anche superata la ricorrenza in senso stretto.
Così, vogliamo sottolineare che, per noi, certi anniversari sono il pane e il sale che nutrono la sostanza di determinate battaglie in cui crediamo.

In questa prospettiva, non possiamo astenerci dal fare, non solo per il recente 29 giugno 2011 (86 anni di compleanno), ma anche per tutti i futuri giorni di Presidenza della Repubblica, gli AUGURI di cuore a Giorgio Napolitano, uno dei pochi GUARDIANI della tenuta liberal-democratica delle Istituzioni statuali.
Istituzioni repubblicane già valorosamente rappresentate e difese, dal 1999 al 2006 (inizio della presidenza Napolitano) da un altro Galantuomo/Gentiluomo come Carlo Azeglio Ciampi.
Non stiamo parlando, in questo caso, di “Gentiluomini di Sua Santità”, massima onorificenza vaticana attribuibile ad un “laico” (nel senso di non essere un chierico o un presbitero e/o un appartenente alla gerarchia ecclesiale cattolica in qualsivoglia modo), cioè non stiamo parlando di un Umberto Ortolani (Piduista fido collaboratore di Licio Gelli), di un Angelo Balducci (grande protagonista di Cricche varie), di un Herbert Batliner (grande architetto di società fiduciarie off-shore dedite all’evasione fiscale e al riciclaggio di denaro sporco), di un Gianni Letta (alter-ego istituzionale del Piduista Luigi Bisignani), tutti personaggi insigniti di questa carica che li pone in stretta intimità formale e sostanziale con il Papa e con la Curia Vaticana. Tutti personaggi inclini a chinare alquanto la schiena e il capo, allorché Mamma Ecclesia chiama, e a rispondere come dei bravi e fedeli picciotti.
No, nel caso di Carlo Azeglio Ciampi (nato il 9 dicembre 1920) e di Giorgio Napolitano (29 giugno 1925) stiamo parlando di veri LAICI (pur nella differenza dei rispettivi percorsi esistenziali e politici), cortesi e rispettosi della grande lezione spirituale della religiosità in generale e di quella cattolica e cristiana in particolare, ma tenacemente A SCHIENA DRITTA e ferma nella DIFESA del carattere democratico, pluralista, liberale, libertario, risorgimentale e laico dello Stato italiano.
Gentiluomini punto e basta, a presidio della Costituzione repubblicana in anni difficilissimi, insidiati da subdole manovre oligarchiche e pseudo-golpiste, tese a garantire ad alcuni centri di potere indebiti ed abusivi vantaggi e patenti di impunità giudiziaria.

Negli anni, ci hanno fatto sempre sorridere gli auguri ipocriti resi dall’attuale (abusivo, illegittimo e pseudo-golpista) Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, Fratello Gustavo Raffi, ai summenzionati Ciampi e Napolitano.
Come se bastasse inviare auguri una volta all’anno per onorare l’opera di chi rema in direzioni completamente diverse rispetto alla traiettoria impressa al GOI da Raffi e Camerati…
Risparmiati gli auguri, caro Fratello Raffi, e inizia a predicare meno e a razzolare meglio.

Per quanto ci riguarda, non possiamo non constatare l’assoluta empatia civile con questi due ultimi Presidenti della Repubblica e rinnovare - di giorno in giorno e non soltanto il 29 giugno di ogni anno - al Gentiluomo d’altri tempi Giorgio Napolitano i nostri più CARI E SENTITI AUGURI!
Per tutto il tempo che rimane di questa Presidenza e anche oltre, naturalmente.

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