Grande Oriente Democratico, la Massoneria italiana e l’Esito delle Elezioni Amministrative del 2011
I Massoni italiani stanno mutando pelle.
A giudicare dalle costanti comunicazioni che, ormai da circa un anno, riceviamo dai Fratelli di tutte le Comunioni italiane (oltre che da quelli del Grande Oriente d’Italia) e anche da molte Sorelle Libere Muratrici, per non parlare delle cittadine e dei cittadini ancora “profani” che aspirano all’iniziazione latomistica, dal 2010 ad oggi è intervenuta una grande metamorfosi culturale.
Aggiorneremo prestissimo la Sezione del Sito Comunicazioni dei lettori/visitatori, mostrando così una selezione di missive (telematiche e non) che ben rappresentano il terremoto civile e coscienziale che Grande Oriente Democratico è riuscito a provocare in tutto il territorio nazionale, nelle coscienze di un numero impressionante di italiane e italiani, di tutte le estrazioni sociali.
Tutto questo significa che non solo la Massoneria italiana è pronta a rigenerarsi (in alleanza con le migliori istanze riformatrici di altre Comunioni europee ed extra-europee), ma anche che la stessa società civile del Bel Paese è pronta per un salto di qualità.
Moltissimi italiani guardano ormai a G.O.D. come ad un autorevole player meta-politico, in grado di incidere su una Nuova Stagione Risorgimentale: un nuovo Orizzonte che ci faccia presto dimenticare la decadenza barbarica e dis-unitaria, gentilmente offerta dalla Ditta di ominicchi che hanno mal-governato la politica e la cultura di questa Nazione negli ultimi vent’anni.
In tutto ciò, che ruolo reciteranno gli esiti finali delle Elezioni Amministrative 2011?
Un ruolo molto mediocre, a ben vedere.
Per le valutazioni più specificamente politiche rimandiamo a Democrazia Radical Popolare, l’assenza di un PROGETTO del centro-sinistruccia attuale e l’Esito delle Elezioni Amministrative 2011, a cura delle amiche e degli amici di D.R.P.
Noi, in quanto avanguardisti di una nuova stagione della Massoneria italiana e dei suoi rapporti con i Media e con la società civile, esprimiamo una valutazione su queste consultazioni locali da un punto di vista di mera sociologia del potere.
Cosa ne emerge?
Che davvero la Prima Repubblica non era granché, ma era infinitamente meglio di questa grottesca e risibile “Repubblica delle Banane”.
Che forse non sempre le Istituzioni dello Stato unitario hanno funzionato alla perfezione dal 1948 al 1992-93 ma che, mai come dal 1994 in avanti, il rischio concreto di un’involuzione illiberale, anti-democratica, oligarchica ed elitaria del Potere è stato così vivido nella storia della nostra giovane nazione.
E i pesi e i contrappesi? E gli equilibri tra potere politico, mediatico, finanziario, giudiziario, industriale ed ecclesiastico?
La corruzione e la confusione di questi equilibri nell’era di DC, PCI, PSI, PLI, PSDI, PRI, PR, etc. era uno scenario di rose e fiori rispetto al teatro dell’assurdo attuale.
Benedetta la stagione nella quale le Camere legislative erano sovrane e libere, ancorché litigiose e “partitocratiche”. Benedetto il tempo in cui Il Parlamento conteneva donne e uomini in grado di sfiduciare i propri leaders, quando costoro passavano il segno…Benedetto il tempo in cui deputati e senatori erano eletti dal popolo e non nominati da quattro piduisti o “pitreisti”…
Benedetti i Partiti politici che avevano le loro Sezioni in ogni quartiere delle grandi città, in ogni cittadina o paese della penisola.
Benedetta la partecipazione popolare che avveniva in queste Sezioni e benedetta persino la tanto vituperata “Partitocrazia”, infinitamente migliore e più democratica del “Cratos” dei Notabili oppure dei Maggiordomi o Camerieri del Principe.
Certo, all’epoca avremmo lottato contro tutti i limiti di quella società, ancora bigotta, angusta e ingenua negli anni ’50 e ’60, violenta e malamente ideologizzata negli anni ’70, illusoria e corrotta negli anni ’80, demoniaca e complottarda ad inizio anni ’90.
Ma dei Liberi Muratori, poco importa se politicamente orientati a destra, al centro o a sinistra (in senso occidentale ed entro una comune matrice liberal-democratica), dopo aver fatto le proprie meditazioni rigeneranti, dopo aver calcolato ineffabili ghematrie cabalistiche ed aver distillato sublimi elixir da qualche athanor, dopo aver ripercorso le gesta dei propri avi (Templari, Rosa-Croce, Carbonari, etc.), devono o no preoccuparsi del Bene e del Progresso di quella Umanità che, ad esempio, il 15 e 16 maggio va a votare per il governo di diverse comunità locali?
SI e NO, risponderemmo, avendo a mente questo stralunato 2011.
No, perché tale è la qualità e la credibilità dei candidati e dei programmi in lizza, che nemmeno varrebbe la pena sporcarsi le mani con le schede elettorali.
SI, perché comunque l’ARTE REGIA MURATORIA insegna che questo è il mondo “binario-quaternario”, luogo di insanabili, caotici (e illusori) conflitti, dove comunque SQUADRA E COMPASSO devono operare qualche saggio discrimine.
E dove gli INIZIATI (quelli veri) devono compiere delle scelte, producendo un po’ di ORDINE dal CAOS.
D’altra parte, non è ancora giunto il momento di una effettiva “chiamata alle armi”…
Però, senza entusiasmi e senza troppi rimpianti se si perde la via verso il seggio elettorale… sarà sempre meglio scegliersi un sindaco o un presidente di provincia che non serva direttamente gli interessi di qualche CONTRO-INIZIATO…specie se questi non fa mistero di essere tale, né nei comizi, né in Parlamento, né a Villa San Martino (Arcore) o ovunque eserciti le sue consuete magie nere da provetto e orwelliano Grande Fratello.
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO.