IL PRINCIPIO DI LEGALITA’ E LA REGOLARITA’
NUBI MOLTO SCURE ALL’ORIZZONTE. LA TEMPESTA SI ANNUNCIA SU RAFFI & COMPANY E SU CHI NON SI DISSOCIA PER TEMPO...
del Fratello Libero
C’è qualcuno che scherza col fuoco.
E non parlo di chi pratica questo sport da anni, ma di quelli che pensano che per far fronte al sopruso, all’arroganza, all’illegalità, non occorra denunciare ciò che accade.
Si stanno addensando nubi molto scure sulla vicenda della loggia romana Domizio Torrigiani (infeudata a Gustavo Raffi) e qualcuno pensa ancora che non si debba prendere posizione.
Vi è qualche padre spirituale di questo modo di procedere. Di quelli che dinanzi al fenomeno P2 voltavano la testa dalla parte opposta, facendo finta di non vedere che cosa stava accadendo, per poi dire che non ne erano a conoscenza.
Sono quei vecchi massoni, tirati su a silenzio omertoso e dissimulazione, che contribuirono ad introdurre l’aretino (NDR: Licio Gelli, nato a Pistoia nel 1919 ma da decenni dimorante ad Arezzo) tra le nostre fila e determinarono l’elezione dell’attuale “Illuminato di Ravenna” (NDR: Gustavo Raffi, attuale Gran Maestro- di dubbia legittimità- del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, nato a Bagnacavallo in provincia di Ravenna nel 1944, già protégé di Giordano Gamberini, a sua volta sodale di Licio Gelli nella gestione della Loggia P2), con il quale avevano stretto accordi. Certo, si può anche credere “all’Illuminato”, si può anche sbagliare, però dopo anni di più o meno onorata carriera, occorre ritirarsi o ricoprire il ruolo di padri nobili.
Ma, per fare questo, occorrono saggezza e capacità di capire i cambiamenti.
Bisogna abbandonare l’indifferenza ed il tartufismo per lasciare il posto alla consapevolezza, alla schiettezza ed al coraggio. Non si può, a vertici invariati, pretendere di adottare metodi che andavano bene quando esistevano i galantuomini o esistevano pochi furbi e molte pecore.
I Fratelli capiscono, l’informazione non è più come ai tempi andati nelle mani di pochi, il ricorso alla giustizia “profana” non mette più remore a nessuno. Non si può, quindi, pensare che con un “volemose bene”, vecchia e stantia retorica passata, si risolva tutto.
Anche per un semplice fatto: per volersi bene bisogna essere in due ed è difficile donare questo sentimento a chi ti considera il nemico da eliminare con le buone o con le cattive. Vi sono nell’aria elementi di seria preoccupazione che consiglierebbero a tutti la denuncia e la trasparenza scevra da inutili sentimentalismi.
Ma veniamo succintamente ai fatti.
- il Tribunale Circoscrizionale del Lazio con una recente sentenza, immediatamente esecutiva, ha disposto sanzioni a carico di Fratelli della loggia Domizio Torrigiani di Roma per le sottoscrizioni false dei verbali di loggia nell’occasione delle ultime elezioni del Consiglio dell’Ordine e ravvisando strane affiliazioni di profani;
- sono stati utilizzati i verbali con le firme false per far eleggere i Fratelli Gabriele Brenca e Claudio Vernale, fedeli al Gran Capo Raffi, che nemmeno hanno avuto lo scrupolo di coscienza, dopo fatti di tale gravità, di rassegnare le dimissioni;
- il Presidente della Corte Centrale, Fratello Carlo Petrone, ancor prima della pubblicazione della sentenza, senza conoscerne i motivi, ne ha revocato l’immediata esecutività;
- nel frattempo, sugli organi di stampa nazionale, il Fatto Quotidiano, Panorama, Il Riformista (NDR: vedi in proposito Gran Loggia GOI 2011. L’Inizio della Fine per Gustavo Raffi, Gran Camerati e Nuove P2: Commento a: “VENERABILI FRATELLI COLTELLI. ‘Smarrito’ l’archivio di una Loggia romana” by Gianni Barbacetto e Stefano Caselli per il FATTO QUOTIDIANO del 25 marzo 2011 ; a “Massoni, archivio sparito” by Laura Maragnani per PANORAMA del 31 marzo 2011; a “Non ci sono più i Massoni di una volta: la Loggia Torrigiani si perde l’armadio con l’archivio dei nomi (chi trema?)” by Dagospia su lancio Adnkronos del 24 marzo 2011; a: “Odo Gelli far festa-Dubbi, sospetti e minacce nei Diari di Tina Anselmi: possibile che Andreotti e Berlinguer non sapessero della P2?-Perché il PCI non vuole andare fino in fondo- Sul rapimento Moro possibile convergenza con le BR-L’Onorevole Giuseppe D’Alema (padre di Massimo) ‘consiglia di parlare con un poco conosciuto giudice di Palermo: Giovanni Falcone'- La Profezia: ‘Le P2 non nascono a caso, ma occupano spazi lasciati vuoti e li occupano per creare la P3, la P4…' by Dagospia del 25 marzo 2011 su articolo di Marzio Breda per IL CORRIERE DELLA SERA e "Gelli è deluso da Berlusconi. Parla il leader di Oriente Democratico" by Alessandro Calvi per IL RIFORMISTA del 3 aprile 2011 ) vengono pubblicati articoli riguardanti la loggia Domizio Torrigiani in cui si parla di sparizione di elenchi e di archivi della loggia e di provenienza di alcuni affiliati tutti dalla stessa zona (NDR: secondo alcuni, “zona” ad alta densità mafioso-ndranghetista);
- dallo scorso anno il Presidente del Collegio dei MM.VV. del Lazio Fratello Massimo Antoci ha chiesto invano alla Gran Segreteria (NDR: presieduta dal Gran Segretario Giuseppe Abramo) i piè di lista delle logge laziali, inclusa la Domizio Torrigiani;
- la loggia Domizio Torrigiani tiene le sue riunioni in alcuni locali di Corso Vittorio Emanuele senza, però, essere stata mai autorizzata dal Consiglio dei MM.VV. di Roma che, per questo motivo, si è rivolto anche al Tribunale Civile capitolino per far annullare la delibera di Giunta del GOI con la quale, in violazione delle norme regolamentari e senza tener conto di una precedente decisione del Tribunale Civile di Roma in materia , si è permesso ugualmente (NDR: e stranamente…) ad alcune logge, tra le quali la Domizio Torrigiani, di riunirsi in quell’appartamento di Corso Vittorio. Come se qualcuno volesse sottrarre la visibilità di alcuni affiliati agli altri Fratelli che, invece, si riuniscono in Piazzale degli Archivi n° 42, dove hanno sede legittima e ufficiale tutti gli organi territoriali (Collegio e Consiglio dei Maestri Venerabili del Lazio e di Roma).
Questi fatti destano grande allarme, sconcerto e gravissimi sospetti. I bene informati ci dicono che gli inquirenti stanno operando con grande alacrità su queste torbide questioni e qualcuno ancora si permette di tentennare con sentimentalismi d’accatto e inquietanti atteggiamenti “alla volemose bene” e “copriamo i Fratelli che sbagliano”?
Quelli che stanno dalla parte della LEGALITA’ devono far sentire la loro voce alta e forte, per non essere oggettivamente CONNIVENTI con chi pratica mezzi al di fuori della legalità.
La posizione di chi si riunisce all’EUR è stata sempre chiara e corretta. Chi si pone fuori da questa condotta limpida, dopo questi fatti, è palese che ha un’altra visione della massoneria che, in qualsiasi consesso internazionale, verrebbe bollata come irregolare.
Chi pensa di sottrarsi alle proprie responsabilità se la vedrà con la propria coscienza (e stavolta anche con il rigore della legge, assai probabilmente, perché rispetto ad alcuni fatti molto gravi da un punto di vista penale, c’è poco da scherzare), ma poi non ci venga a raccontare, come fanno ancora certi Fratelli Anziani, che lui non c’era e che se c’era non aveva visto né udito o che non sapeva.
IL FRATELLO LIBERO.
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