Il Valore delle parole

Il Valore delle parole

Pubblichiamo il seguente articolo di Soror Indis, invitando ad integrarlo con la visione di

“Oggi più che mai è necessario recuperare il valore delle parole, quello vero, quello che permette l’espressione di se stessi, scopo per il quale il linguaggio è nato.
Una quindicina di anni fa circa siamo entrati nella cosiddetta era dell’attenzione, conseguente a quella dell’informazione che aveva imperato nei precedenti lustri. Oggi è fondamentale saper discernere la goccia utile nell’oceano di conoscenza, pseudo conoscenza, false verità, non tre oceani distinti, ma un unicum caotico, dove sapienza e ignoranza sono adeguatamente mescolate. Come districarsi tra questo labirinto di parole a volte sapientemente selezionate per esprimere verità, spesso volutamente messe insieme senza nesso logico per generare manipolazione psico-emotiva e deviazione? La risposta sta nell’ascolto e nel significato di quelle parole.
Gli iniziati allo sciamanesimo polinesiano dei kahuna agiscono secondo un principio: pono, che significa l’efficacia è la misura della verità. L’effetto delle parole utilizzate nel trasmettere una qualsiasi conoscenza, sia essa di tipo iniziatico o di origine profana, è il risultato del valore di quelle parole, reale o percepito. L’etimologia delle parole è fondamentale per costruire templi umani sostanzialmente saggi.
Nel libro Comunicazione efficace – via di trasmutazione interiore (Serena Pattaro, Anima Edizioni) troviamo:
Il Séfer Yetzirà afferma che il mondo è il risultato di tre tipi di informazione: Testo (Séfer), Numero (Sephar), Comunicazione (Sippur). Da questi tre libri Egli crea l’Universo.
Il linguaggio è l’essenza, il valore e il significato di ogni Essere Umano:
Essenza: ciò che costituisce la sostanza
Valore: la virtù che fa eccellere
Significato: imprimere un segno
Tutto ciò che fluisce verso l’esterno di noi stessi, ossia il mondo dei cinque sensi, è la pura espressione del linguaggio.
Esso ti collega a tutti gli Esseri Umani, è il legame sottile che permette la Comunicazione, ossia di dirigersi verso un’Azione comune, verso lo scopo della comunità.
[…]
La Parola è l’energia che permette di espandere l’Essere.
[…]
Il grado di Coscienza di ogni Essere Umano è racchiuso nelle Parole che egli stesso esprime costantemente.
[…]
Le Parole forgiano il carattere delle persone.
Moltissimi testi e tradizioni antichi svelano come il suono e il verbo, siano gli elementi creanti il paradigma in cui ognuno è immerso, uguale per tutti, ma allo stesso tempo unico per ognuno, poiché il reale diviene vero, l’oggettivo declina in soggettivo. Ed è in questo contesto che si manifesta l’assoluta importanza del valore significativo delle parole espresse, scritte, pensate.
La comunicazione è l’elemento determinante l’evoluzione, coscienziale e materiale. Il cosmo individuale è la risultante delle parole che ognuno trasmette alle proprie cellule, che tramite i loro fonorecettori trasformano le informazioni in chimica e la chimica diventa azione e manifestazione concreta del pensiero. L’influenza gioca un ruolo strategico nel mantenere o deviare il significato delle parole. E così oggi le parole perdono il valore intrinseco.
Distanziamento fisico è trasformato in distanziamento sociale; il diritto alla salute è trasformato in sanzione; il diritto alla scelta delle cure è trasformato in una soluzione standard; il diritto al movimento è diventato autocertificazione; il diritto al lavoro è svalutato in attività non essenziale; il progresso tecnologico è trasformazione tecnologica di sé.
Tutto questo in nome di un “bene supremo” addizionato di un fallo per coloro a cui vuoi bene, fallo per la comunità. Il bene di chi? Chi può arrogarsi il diritto di scegliere cosa sia giusto o sbagliato per un altro individuo togliendogli il libero arbitrio? Forse, quegli uomini pneumatici autoproclamatisi tali ma che hanno svuotato la parola pneuma del suo significato e del valore intrinseco, inserendone uno soggettivo e trasmettendo come verità assoluta questa nuova idea. La libertà di disporre di se stessi sostituita dal sia fatta non la mia ma la tua volontà, svuotando di significato anche questo straordinario e potente messaggio cristico.
A volte bisogna pensare a qualcosa di più della propria salvezza! A volte bisogna pensare al bene superiore! (Harry Potter nel libro Harry Potter e i doni della morte).
“Per il bene superiore”: la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è facile, tra missione spirituale e piacere dei sensi. Cos’è il bene superiore? L’egoica mia salvezza corporea o l’evoluzione umana? La mia sopravvivenza o il rafforzamento naturale di un sistema biologico? Un arricchimento personale o l’abbondanza universale? L’omologazione delle capacità o lo sviluppo dei talenti? L’uguaglianza o l’equità? Infiniti esempi, infinite interpretazioni, infinite scelte…
Le parole selezionate definiscono l’essenza di noi, ma non la scelta cosciente, quella incosciente della mente subconscia che si esplica con le azioni o mancate azioni seguite dalle parole espresse.
Chi siamo? Dove andiamo? Da dove veniamo? Di quali idee siamo incarnazione vivente?
Il livello di coscienza umano è descritto dalle parole utilizzate. Perché alcuni sono potenti e altri forti? Perché qualcuno è sicuro e altri sono certi? Esiste chi crede e chi ha fiducia, chi desidera e chi vuole, chi è colpevole e chi responsabile, chi ha un motivo per fare e chi uno scopo, chi invidia e chi ammira, chi ode e chi ascolta; esiste l’astuzia ed esiste la saggezza, ci sono persone che capiscono, altre invece comprendono, chi cura e chi guarisce…
Sono le parole che forgiano la nostra realtà.
«Dieci Sefirot dal Nulla: Una è il respiro del Dio Vivente. Santo e benedetto sia il Nome della Vita dei Mondi. La voce del respiro e della parola. E questa è il Sacro Respiro», Séfer Yetzirà.”
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[ Articolo del 18 marzo 2021 ]

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