Il massone neo-progressista Mario Draghi e il profano neo- pauperista Alessandro Di Battista tra passato e futuro
Come è noto, al sentir parlare di incarico per formare un governo a Mario Draghi, il leaderino (sempre in pectore, sinora) pentastellato Alessandro Di Battista (già “Che Guevera” de noantri) è esploso sbuffando: “quello è un apostolo delle élites…”.
Ma perché, non è in contiguità con determinate élite filocinesi, filoiraniane, filo-Hamas e filo-qualcosa di altrettanto discutibile che hanno costruito la loro traiettoria i gemelli del goal (sempre mancato) Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio, facendo sempre la parte l’uno dello pseudorivoluzionario un po’ rossobruno e un po’ giacobino, alquanto descamisado e movimentista, l’altro del damerino cicisbeo, leccato, rassicurante e postdemocristiano?
Certo, Di Maio non è Di Battista. E viceversa. Ma in due non fanno un politico serio, concretizzante (salvo che per i loro piccoli interessi narcisistici) e degno di nota. E si sono entrambi dimostrati i rappresentanti di una classe politica più parolaia, retorica, inconcludente e infeconda di quella che dovevano “aprire come una scatola di tonno”.
Qualcuno ricorda una iniziativa politico-economica di Di Battista degna di questo nome e che abbia recato qualche vantaggio alla collettività italiana?
Naturalmente, quando Di Battista ripropone nelle ultime ore un suo articolo risalente allo scorso 31 agosto, e cioè:
ne possiamo senza sforzo apprezzare l’arguzia, l’ironia, la satira demistificante di tutti i conformisti inclini ad omaggiare in modo servile i potenti, tra cui il “potentissimo e venerabilissimo” Fratello Mario Draghi.
Possiamo persino riconoscere e confermare che, sino a non molto tempo fa, Draghi avrebbe meritato ampiamente gli strali di Di Battista e di chiunque altro gli avesse rimproverato determinate azioni compiute in tanti anni di carriera opacissima, schierato su versanti neoaristocratici e neoliberisti e incline a tesaurizzare ogni posizione di potere per se, per gli amici e gli amici degli amici.
Anzi, noi abbiamo combattuto il Fratello Draghi per anni, prima e meglio di Di Battista.
Fanno fede diverse pagine vergate dal nostro Gran Maestro Gioele Magaldi nel libro Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges, Chiarelettere, Milano 2014 e tanti nostri interventi esplicativi, tra i quali, ad esempio:
Quale conversione ha invece realizzato Di Battista?
Si è pentito della sua vicinanza ai terroristi di Hamas?
Si è pentito del suo anti-atlantismo di matrice vagamente rossobruna?
Si è pentito del vulnus alla democrazia rappresentativa prodotto dalla riforma (fortissimamente voluta dal M5S) che ha decurtato il numero dei membri del Parlamento?
Si sente pentito e imbarazzato per aver fomentato una corrente di antipolitica tanto parolaia e becera quanto inconcludente per gli interessi del Paese?
Si è pentito del suo anti-capitalismo neo-pauperista nel segno della decrescita (in) felice?
E a parte i non avvenuti pentimenti, cosa ha fatto di significativo- nel bene o nel male- Di Battista nei suoi 42 anni e mezzo di vita?
Il Fratello Mario Draghi, almeno, è stato per noi un “grande avversario nel male”, guardando al suo passato, ma per il presente e il futuro potrà essere una “grande risorsa” per l’Italia, l’Europa e per il mondo malamente globalizzato.
Auspichiamo che anche Di Battista, col tempo, possa combinare qualcosa di importante e significativamente utile o disutile alla collettività. Sin qui, infatti, lo abbiamo notato soprattutto per la sua mediocrità irrilevante.
Se poi il Fratello Draghi dovesse di nuovo tradire se stesso e le promesse solenni di recente pronunciate, i giuramenti di servire la causa progressista e democratica, stia pur tranquillo Di Battista che i primi a denunciare la cosa e a fargliela pagare cara saremmo noi…
NOTA BENE: I circuiti massonici sovranazionali progressisti cui Grande Oriente Democratico ( www.grandeoriente-democratico.com ) e il Rito Europeo Universale fanno capo non praticano il proselitismo (attività legittima per organizzazioni religiose e/o politiche, ma improprie per Fratellanze di natura liberomuratoria). Tuttavia, chi si ritenesse pronto e appropriato per un percorso di perfezionamento esistenziale (materiale e spirituale) di natura iniziatica e volesse rafforzare le fila dei circuiti latomistici progressisti che combattono la “controiniziazione neoaristocratica”, potrà presentare la propria candidatura scrivendo a:info@grandeoriente-democratico.com.
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