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LA DISOBBEDIENZA COME ATTO DI VOLONTÀ E LIBERTÀ

 

 

 

di SERENA PATTARO (libera pensatrice e socia del Movimento Roosevelt)

Pubblichiamo volentieri questo bel contributo di Serena Pattaro, che oltretutto riteniamo perfettamente consonante con le affermazioni di qualche giorno fa del GM del GOD, SGCP del REU e Presidente MR Gioele Magaldi:

www.democraziaradicalpopolare.it-Disobbedienza-Civile-e-ricors

Scrive dunque la Pattaro:

“La disobbedienza è l’atto civile più umano per uscire da un qualsiasi sistema di imposizioni, sia esso di costrizione fisica, psicologica o emotiva. Disobbedire è l’azione più potente per tornare ad essere se stessi; permette di scoprire il vero sé di ognuno attraverso l’espressione dei propri talenti e delle proprie potenzialità. Disobbedire è l’atto principe per l’autorealizzazione e per raggiungere le mete di obiettivi e scopi umanitari superiori.

Ognuno di noi è chiamato a liberarsi per porsi successivamente al servizio attraverso la condivisione di intenti e la collaborazione, nel rispetto della propria e delle altrui libertà. Obbedienza è seguire gli altrui comandamenti per imposizione e mai per libera scelta. È dettata da paura, divisione, individualismo, sottostà al motto dividi et impera e genera un’esistenza di mors tua vita mea. Questa condizione aberrante predispone all’annichilimento di regole proprie per sottomettersi a quelle degli altri, considerati dai nostri codici subconsci come autorità, ovvero persone a cui noi cediamo la gestione del nostro autòs, la sostanza del nostro sé.

Ogni persona, nel proprio cammino di distacco dal divino per cadere nella materia e ritornare, infine, alla Casa del Padre come completamento di un ciclo evolutivo, stabilisce delle regole di vita che lo indirizzano nel percorso e che possono sfociare, come più elevata espressione, in un codice d’onore vero e proprio.

Ma cosa significa avere delle regole? Significa stabilire i limiti laterali della strada che decidiamo di percorrere, in modo da evitare di uscire dalla via da percorrere. La regola è una guida diretta per la missione o scopo, è una guida per noi, per la nostra personale direzione, quella direzione che non necessariamente corrisponde a quella degli altri. Quando siamo immersi in un sistema di obbedienza, siamo estraniati da ciò che guida il nostro essere, che si annulla per sostituirsi ad altro costruito artificialmente da terzi individui che hanno deciso cosa è meglio per noi, ma secondo i loro programmi psico-emotivi ed esperienziali. Ma noi non siamo loro.

Perché, dunque, pratichiamo l’obbedienza senza ribellione? Obbediamo perché ci è stato detto che esiste un’autorità che ha sempre ragione e ci abbiamo creduto. Nessuna autorità ama che noi conosciamo il nostro reale valore e potere, poiché inducono al libero arbitrio e questo annulla l’essenza di autorità. Ci convinciamo di essere molto meno di ciò che siamo davvero, abituando la macchina biologica all’incapacità di gestione di una tale responsabilità. Siamo nati per espandere il nostro essere; l’obbedienza ci obbliga a rimanere all’interno di ciò che già conosciamo, limitando o addirittura arrestando la nostra evoluzione. In questo modo si genera una minaccia continua alla propria identità.

Obbedire è fuggire la gioia. Vivere felici porta a una mancata manipolazione, significa diventare imprevedibili e in un sistema di imposizione questo è intollerabile. L’imprevedibilità è impossibilità di sottomissione, è espressione del proprio sé, è seguire il proprio cuore. Perciò, disobbedire diventa meravigliarsi, gioire, entusiasmarsi, vivere invece di sopravvivere, uscire dagli schemi scoprendo le infinite possibilità di realizzazione.

Un aspetto interessante della disobbedienza è che finalmente smettiamo di fare per noi ciò che gli altri vogliono per noi, liberando l’espressione dei nostri talenti in una continua creazione di bellezza e perfezione. Ogni Io è unico e la totalità dell’unicità genera un’integrità energetica chiamata Dio.

Il sistema di obbedienza punta ad una forte debolezza degli esseri umani: il soddisfacimento delle emozioni a breve termine a sfavore di quelle a medio-lungo termine. Si tratta di preferire chi si è ora invece di essere ciò che possiamo essere nel divenire con l’esperienza personale. Qui sorge una domanda: siamo pronti ad andare avanti? La risposta stabilisce la nostra volontà: obbedire al sistema o disobbedire per essere noi stessi. La scelta di disobbedire è comprensione che siamo quello che sappiamo e sappiamo quello che siamo, ma che può essere sviluppato su un piano illimitato: elevare chi siamo aumentando la conoscenza, non solo teorica, ma soprattutto pratica.

Disobbedire ci indica la via migliore per tornare ad essere chi siamo in essenza. È uscire dagli schemi imposti da altri, ma anche dalla nostra mente che, come è noto, mente ogni volta che ci facciamo gestire dai pensieri invece di pensare. È un modo efficace per smettere di sabotare la nostra esistenza, grazie al rifiuto dei condizionamenti.

Il sistema ci rende tutti uguali nella forma, ma mai nella sostanza; ha, però, la capacità di silenziare l’espressione della sostanza che siamo. È fondamentale disobbedire, poiché il fuoco interiore o si spegne o diviene ingestibile, generandoci caos e disagi sempre maggiori: può sfociare in ira o in rassegnazione, ma in entrambi i casi ci stiamo autodistruggendo.

In realtà, sistema è una parola potente e significa: aggregato di parti che possono esistere isolatamente, ma che sono interconnesse le une alle altre da regole per il raggiungimento di un fine comune. Il sistema, quindi, è una scelta, ma all’ottava bassa è diventato un’imposizione. Ecco, dunque, che la disobbedienza diviene il modus operandi per tornare a comprendere che il sistema è evolutivo, è condivisione, ma esclusivamente in regime di libero arbitrio.

Ermal Meta, nella sua canzone Vietato morire, si esprime così: “cambia le tue stelle se ci provi riuscirai” e ancora “ricorda di disobbedire”. Scopriamo che la disobbedienza diviene, sul piano energetico-spirituale, una via per trascendere il karma, per uscire dalla ruota karmica e recidere l’idea di destino col significato di stabilire fermamente. È incredibile come un’unica azione possa apportare una serie di benefici su ogni piano di esistenza.

La disobbedienza apre le porte alle infinite possibilità del campo quantico; diviene il mezzo per la comprensione che ogni problema si tramuta in opportunità per l’autorealizzazione, trasmutando la sofferenza della prigionia in gioia di vivere. Accedendo al campo quantico delle infinite possibilità ognuno di noi diviene artista, forgiatore della propria vita passando dalla bellezza e dalla perfezione. Prendiamo esempio da alcune strutture materiali, come cattedrali e antichi templi, che ancora oggi molti si chiedono come sia possibile che siano così solide; ma esse lo sono disobbedendo alle regole di costruzione attualmente conosciute.

All’interno del paradigma contemporaneo la disobbedienza è pensare, agire, parlare seconde le direttive dell’anima propria, non quelle della personalità, tra l’altro di individui terzi. Significa spostare l’attenzione della propria esistenza dalla causa a uno scopo, obiettivo o missione. È necessario cessare di ricercare motivazioni e scuse per qualsiasi cosa e scoprire lo scopo, il fine del tutto nel momento presente. Come esseri umani siamo abituati a cercare cause nel passato di ciò che viviamo ora, mentre è l’adesso che indica la strada per definire un futuro straordinario. Stabiliamo a priori che il perché è su un piano mentale, nel passato e nel futuro, e così obbediamo a false leggi. Il tempo è una nostra invenzione, quindi, rimanere nelle cause è autoconvincersi di qualcosa di falso. La causa diviene solo mentale e la mente mente, poiché duale. Rimanere focalizzati nella mente è puntare il dito verso l’esterno e rifiutare la responsabilità delle proprie azioni nel presente. Mai è ciò che ci è successo a condizionare l’esistenza, ma come viviamo quel ricordo (emozione), quel rammento (pensiero), quella rimembranza (sensazione) riferiti all’evento che accusiamo.

In definitiva, disobbedire significa riprendersi il proprio autòs; è praticare l’IO VOGLIO e mai l’IO DEVO VOLERE; è eliminare i limiti che ci siamo imposti per aver seguito il sogno di altri. Ricordiamoci sempre che percepiamo il mondo con i nostri sensi, mai con quelli degli altri. Disobbedire è immaginare e immaginare è creare. Sono i disobbedienti coloro che creano progetti magnifici, poiché escono dai sistemi imposti e sviluppano fiducia nell’esistenza. Essi sanno che la magia e i miracoli sono la norma dell’universo.

Facciamo nostro il monito di Elrond ad Aragorn (Il signore degli anelli): “Metti da parte il ramingo… diventa ciò che sei nato per essere”.

SERENA PATTARO (sito: meravigliosamenteserena.com- )

NOTA BENE 1: ribadiamo che

lunedì 2 novembre 2020, in orario 18-20, avrà svolgimento a Milano (in zona centrale facilmente raggiungibile con la metro) un Seminario su “Lucio Dalla tra Esoterismo e Massoneria”, a cura di GOD e REU, con la direzione di Gioele Magaldi e la preziosa e sapiente partecipazione di Gianfranco Pecoraro (Carpeoro).

In effetti, Magaldi e Carpeoro hanno già da tempo avviato degli incontri seminariali incentrati sul rapporto tra grandi artisti contemporanei (per ora si è parlato di musicisti) e le tradizioni massoniche ed esoteriche.

Molto belli e largamente partecipati quelli dedicati a Freddie Mercury, Michael Jackson e David Bowie.

Ebbene, il Seminario che si svolgerà a Milano lunedì 2 novembre 2020, presieduto dal Fratello Gioele Magaldi e con la preziosa partecipazione magistrale di Gianfranco Pecoraro/Carpeoro ( già Sovrano Gran Commendatore e Gran Maestro della Legittima e Storica Piazza del Gesù dal 1999 al 2005 ) sarà incentrato sulla figura di un altro grande interprete della musica contemporanea: il Fratello massone Lucio Dalla.

Per chiedere l’iscrizione al Seminario di lunedì 2 novembre 2020, ore 18-20 circa, location di svolgimento in zona centrale (facilmente raggiungibile con la metro) a Milano, scrivere a seminariesotericigod@grandeoriente-democratico.com

Questi SEMINARI, in generale, sono rivolti a lumeggiare teorie e pratiche iniziatiche, esoteriche e massoniche tanto presso i cittadini profani (ecco perché si tratta di lezioni che hanno anche un valore storico-critico, civico, politico e metapolitico, oltre che esoterologico e filosofico-sapienziale) che presso sorelle e fratelli liberi muratori e/o membri di società iniziatiche non specificamente massoniche, i quali siano in cerca di doverosi approfondimenti sulla Via di perfezionamento spirituale intrapresa.

Per chiedere l’iscrizione, scrivere a seminariesotericigod@grandeoriente-democratico.com

NOTA BENE 2: I circuiti massonici sovranazionali progressisti cui Grande Oriente Democratico ( www.grandeoriente-democratico.com ) e il Rito Europeo Universale fanno capo non praticano il proselitismo (attività legittima per organizzazioni religiose e/o politiche, ma improprie per Fratellanze di natura liberomuratoria). Tuttavia, chi si ritenesse pronto e appropriato per un percorso di perfezionamento esistenziale (materiale e spirituale) di natura iniziatica e volesse rafforzare le fila dei circuiti latomistici progressisti che combattono la “controiniziazione neoaristocratica”, potrà presentare la propria candidatura scrivendo a:info@grandeoriente-democratico.com.

LE SORELLE E I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO.

( www.grandeoriente-democratico.com )

[ Articolo del 13 ottobre 2020 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com