“LA ROTTAMAZIONE”
del Fratello Quasi Anonimo
La copiosa e strabiliante corrispondenza pubblicata sul sito GOD (NDR: per visionarla clicca su Comunicazioni dei lettori/visitatori ) mi dà lo spunto per affrontare un argomento che è il nodo da sciogliere ed il problema da chiarire, una volta per tutte, del Grande Oriente d’Italia. Mi riferisco ad una lettera di un vecchio fratello di Torino che si fa vanto di aver avuto il “coraggio” di proporre nella scorsa Gran Loggia l’introduzione nelle regole interne del principio che chi si rivolge ad un Tribunale della Repubblica sia “cacciato” subito.
Non è importante tanto il fatto in sé, ma la mentalità che si nasconde dietro di esso: obsoleta, intollerante ed antidemocratica. Ho titolato questo scritto Rottamazione, mutuandolo dall’ottimo sindaco di Firenze, Renzi, che, a proposito della crisi della sinistra, ha sostenuto che occorre rottamare il vecchio che c’è in giro, visti i risultati raggiunti.
Bene, la stessa cosa potremmo dire della nostra compagine massonica.
Riscontrate, Voi Fratelli che non siete al “vertice”, Voi minuto “popolo massonico”, risultati eclatanti? Godete di considerazione nella società? Avete il potere che qualcuno agogna? Ritenete di avere elevato cattedrali per l’Umanità? Potete citare qualche grande iniziato uscito dalle nostre file? Avete portato cultura e conoscenza nella società? Avete visto grandi opere filantropiche in Italia a beneficio di tutti? Potrei continuare su questa falsariga e la risposta sarebbe sempre negativa, a meno di non attingere alle reminiscenze storiche del ‘700 o dell’ ‘800.
Occorre prendere atto, con molto realismo, che l’unico elemento di dignitoso e nobile sussulto di rinnovamento è questo sito. La decadenza è sotto gli occhi di tutti: è il portato della mentalità di quei vecchi fratelli, come quello cui accennavo prima, che vorrebbero tenere tutto nel chiuso omertoso ed autoritario del vecchio sistema. E’la gerontocrazia attaccata alle poltrone che mentre tutto crolla non si accorge di nulla. L’uomo saggio, quando invecchia dovrebbe saper mettersi da parte (tra le colonne diremmo noi) e , se in grado, dare un consiglio ai giovani. Ma qui non ci sono saggi, solo molti vecchi egoici e gelosi delle loro piccole prerogative. Difendono a denti stretti il nulla.
La vecchia mentalità è abituata così: i panni sporchi si lavano in famiglia, quindi, se la pensi in modo diverso, prendi la condanna interna e chini il capo ed obbedisci. Si fa ma non si dice, ossia si tiene tutto all’interno, anche le peggiori nefandezze, ma si fa prevalere l’atteggiamento omertoso. È per questo che è disdicevole rivolgersi ad un Tribunale che chiamano “profano”. Non parliamo, poi, di mostrarsi all’esterno con lettere, siti, pubblicazioni o altro: non è disdicevole, è addirittura scandaloso e costituisce oltraggio alla tradizione, sempre buona alla bisogna per coprire i propri affari.
Questa mentalità ha portato al piduismo come modo di pensare, alla decadenza, al pregiudizio su noi tutti, all’interesse di pochi che prevale su quello di tutti. Questa mentalità crea mediocrità ed ambiguità di intenti e di comportamenti, che a loro volta suscitano diffidenza e pregiudizi che sono solo la causa di quei meschini comportamenti. Il pianto del massone, secondo il quale tutti ci vogliono male, non funziona più. Occorre assumersi le proprie responsabilità nella trasparenza e nella chiarezza.
Ma non andava dicendo in giro l’illuminato Gran Maestro, qualche tempo fa, che la massoneria del Grande Oriente d’Italia è una casa trasparente dedita al dialogo ed al confronto?
Pensate solo che, se osassi mettere il mio nome sotto questo scritto, farei la fine del buon Magaldi, sottoposto a molti processi interni nella vana speranza di tentare di espellerlo e metterlo a tacere (sic!). Non occorrono altri commenti.
Non è nemmeno utile esporsi ai fini della rottamazione della vecchia classe dirigente, basta Magaldi che, con coraggio e determinazione, lo fa comunque. La lotta per la libertà i nostri Padri non la facevano esponendosi in campo aperto ove sarebbero stati sconfitti e non avrebbero servito la causa della libertà, ma in montagna pronti a colpire alla prima occasione. E questo fanno e faranno i tanti Fratelli con le proprie idee, perché amanti della libertà.
Occorre rottamare non gli uomini, ma quella cultura che ci ha portato alla decadenza; occorre rottamare quel modo di fare ove sotto la forma non c’è ormai più nulla, occorre rottamare chi pensa di farsi i propri affari strumentalizzando i fratelli e dando in cambio ad alcuni sprovveduti la vanagloria delle medaglie, titillando la loro ingenua vanità.
Per tutto ciò ci serviremo dell’informazione anonima e palese, dei Tribunali Repubblicani, nel rispetto della legge e della vera Costituzione: quella Italiana frutto della lotta per la LIBERTA’.
Provate a modificare impropriamente le norme interne con le vostre “pre-organizzate” Gran Logge: vi inseguiremo in tutti i Tribunali fino a Strasburgo e porteremo le vostre azioni all’attenzione di tutta l’opinione pubblica.
La Rottamazione è in atto da qualche anno, se non ve ne siete accorti, e nessuno potrà fermarla, nemmeno il più in alto nella scala gerarchica degli alti gradi, che attualmente strizza l’occhio a questo antico e malato corso.
IL FRATELLO QUASI ANONIMO.
(Nota della Redazione: per chi ancora non l’avesse fatta, consigliamo la gustosissima lettura degli aggiornamenti nella Sezione del Sito Comunicazioni dei lettori/visitatori )