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Riceviamo e pubblichiamo un contributo del Fratello Libero Pensatore, cui in appendice aggiungiamo delle annotazioni. La Redazione.

LE OPINIONI DI RAFFI
OVVERO LA QUESTIONE DELL’8 PER MILLE ALLA CHIESA CATTOLICA
del Fratello Libero Pensatore
(Con Annotazioni della Redazione di G.O.D.)

 

 

 

 

Desta non poche perplessità la dichiarazione del Sig. Raffi sulla manovra economica che il governo sta approntando in relazione al taglio delle spese e al recupero di risorse finanziarie.
Il Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, si esprime contro l’8 per mille che i contribuenti italiani possono devolvere con la loro dichiarazione dei redditi a varie confessioni religiose, tra le quali quella Cattolica.
Va innanzi tutto osservato che non si capisce perché gli strali di questo vetero-repubblicano prestato alla massoneria si rivolgano solo contro la Chiesa Cattolica e non verso tutte le confessioni, se egli desidera avanzare una proposta di recupero di risorse per la finanziaria. Ce lo possiamo spiegare solo con un rigurgito vetero-risorgimentale che ormai, nel 2011, è  abbondantemente fuori corso. Ma, poi, simile comportamento non lo si comprende ancor più sul piano massonico. Qui, però, occorre fare delle brevi premesse per i lettori a digiuno di questioni massoniche.
Va innanzi tutto premesso che la Massoneria Regolare, cioè quella dei grandi Paesi del mondo occidentale, non si occupa né di politica né di religione. Questo è un principio incontrovertibile, facente parte di antichi testi (Old Charges) riportati persino negli statuti del Grande Oriente d’Italia. E ciò, per brevità, va succintamente detto: tale principio si fonda sul fatto che la Massoneria non è una organizzazione politica né religiosa proprio perché il suo scopo è unire tutti gli uomini, senza distinzioni tra loro, ovvero, unire tutta l’Umana Famiglia.
Ciò trova persino conferma nelle norme statutarie del Grande Oriente d’Italia.
Rilasciare la dichiarazione cui abbiamo accennato  è, quindi, totalmente irregolare da un punto di vista strettamente massonico.
Non solo, tale dichiarazione è anche palesemente scorretta, frutto di scarsa consapevolezza del ruolo che si ricopre, per due principali ordini di motivi.
Il primo è che, col suo scomposto comportamento, Raffi non ha tenuto in alcun conto che nella comunione massonica del Grande Oriente d’Italia convivono in armonia fratelli di tutte le confessioni religiose, molti dei quali sono cattolici e devolvono il loro 8 per mille alla loro Chiesa. Pertanto, tale dichiarazione non tiene conto delle sensibilità di molti di loro, che sono forse la maggioranza, e ciò può creare  imbarazzo in molti.
Il secondo motivo, desta poi ancora più sconcerto. Il Sig. Raffi è stato votato Gran Maestro con un sistema basato sul suffragio universale: tutti i maestri votano e mai nessun elettore ha conferito mandato al Sig. Raffi di esprimersi su questioni politiche e religiose. Egli si è presentato con un programma che non conteneva tale  progetto, né il massimo organo del Grande Oriente d’Italia, la Gran Loggia, ha mai deliberato nulla sull’argomento né, d’altro canto, poteva farlo, proprio per le premesse sopra svolte. Raffi si deve attenere unicamente al rispetto delle norme interne tradizionali e, purtroppo, è triste constatare che anche questa volta le ha manifestamente disattese.
Pertanto, noi fratelli che invece ci atteniamo alle norme interne, non possiamo non ritenere inappropriate e illegittime simili dichiarazioni fatte a titolo personale da un repubblicano nostalgico. Ma la nostra tolleranza è massima, comprendiamo pure che egli ha passato un’estate difficile, piena di preoccupazione per questioni giudiziarie nelle quali sono incorsi suoi carissimi amici. La qual cosa gli può avere creato un certo appannamento…
Il Fratello Libero Pensatore.

NDR. Nota della Redazione:
A dimostrazione patente che dentro e intorno al Movimento massonico d’opinione Grande Oriente Democratico sussistono posizioni e visioni diverse della Libera Muratoria, abbiamo inteso pubblicare il presente contributo de Il Fratello Libero Pensatore, sui cui contenuti non tutte le “anime” di G.O.D. probabilmente converranno. Tuttavia, proprio la vocazione tollerante, equanime e maggioritaria di Grande Oriente Democratico (che intende coinvolgere la maggioranza dei fratelli del GOI in riforme epocali di questa comunione, e tutte le componenti della massoneria italiana europea ed internazionale più illuminate in un nuovo orizzonte programmatico e operativo) si caratterizza per la compresenza, entro certi limiti, di istanze differenti ed eterogenee. Tutte accomunate, però, dal principio socratico del rispetto della legalità e dell’impegno a cambiare le leggi vigenti discutendone fraternamente-se ciò sembri doveroso alla coscienza o al daimon- ma giammai a violarle impunemente.
Ed è proprio su questo punto che, naturalmente, tutti i simpatizzanti di G.O.D. saranno consenzienti con il Fratello Libero Pensatore: se il Gran Maestro Gustavo Raffi pratica all’interno del GOI da lui presieduto una rigida e dogmatica conservazione dei landmarks più controversi, senza nemmeno consentirne pubbliche discussioni, e se spesso interpretazioni formalistiche e fuorvianti di principi statutari sono stati utilizzati per colpire i dissenzienti, come può essere accettabile una crociata facilmente percepibile (a torto o a ragione) come anti-cattolica, quale quella sottolineata sopra?
Infatti, più che di pronunciamento anti-clericale (sappiamo che il clericalismo, dottrina e prassi di indebita ingerenza ecclesiastica nelle istituzioni politiche, ripugna anche al Fratello Libero Pensatore), quello di Raffi relativo all’8 per mille sembra proprio un attacco mirato a polemizzare con la confessione religiosa maggioritaria degli italiani, massoni e non.
Inoltre, come ripetutamente sostenuto da Noi di Grande Oriente Democratico e dalle amiche e amici di Democrazia Radical Popolare (www.democraziaradicalpopolare.it ), tale affanno conformistico a stabilire chi debba “pagare” di più e meglio i costi di questa subdola e artificiosa crisi, ci convince molto poco.
Così come ci convincono ancor meno le ultime dichiarazioni (riportate ieri con un Comunicato del 29 agosto 2011 - clicca per leggere - sul sito del GOI www.grandeoriente.it ) di Raffi, allorché introietta il mantra/dogma neoliberistico, recessivo e depressivo (per l’economia italiana, europea e mondiale) dell’obbligo del “pareggio di bilancio costituzionale”, a giustificazione dei suoi strali contro i beneficiari dell’8 per mille.
Che fa, Raffi, si rende corifeo dei gruppi finanziari e bancari internazionali, nonché degli avvoltoi tecnocrati della Banca Centrale Europea, la cui unica parola d’ordine per le popolazioni europee è “macelleria sociale”: cioè nuove tasse, tagli alla spesa, destrutturazione/distruzione del welfare, privatizzazione/svendita di imprese, beni e servizi pubblici?
Che fa l’illegittimo Gran Mogol della giovani marmotte, dopo che sarà scomparso lo stato sociale garantito per decenni dalle istituzioni pubbliche, vuole affossare persino quello che, bene o male, garantiscono le istituzioni ecclesiastiche, anche mediante l’8 per mille?
Se esiste un Movimento massonico d’opinione che è fieramente avverso ad ogni clericalismo e che è stato sempre severissimo nei riguardi del neotemporalismo, del tradizionalismo bigotto e conservatore e della ipocrisia morale e sociale della CEI e della Curia Vaticana, quello è Grande Oriente Democratico.
Tuttavia, altra cosa è il Vaticano in quanto tentacolare piovra di potere secolare (politico ed economico) quasi mai trasparente e limpido, alla faccia della purezza evangelica; altra ancora, invece, l’energia che, singolarmente o liberamente associati, prelati, sacerdoti, gruppi e organizzazioni religiose profondono in nome dell’Universale (katholikòs/a= universale) Ecclesia (ekklesia= comunità, chiesa, assemblea dei fedeli) e in vantaggio di poveri e diseredati.
Francamente non sappiamo quanto di quell’8 per mille che viene consentito ai cittadini di devolvere alla Chiesa Cattolica o ad altre organizzazioni religiose vada ad arricchire i lussi delle caste sacerdotali invece che derelitti bisognosi di assistenza e beneficenza.
A occhio e croce, però, ci sembra che molto spesso un povero disgraziato può più realisticamente sperare di avvalersi del supporto di strutture religiose invece che statali o massoniche (fintanto che Raffi e Camerati, invece di investire in ospedali, ambulatori e centri di accoglienza, spenderanno/occulteranno COME TUTTI SAPPIAMO i soldi che passano per le loro mani e fintanto che lo Stato sia occupato da parassiti, ruffiani e tangentisti).
Di ben altro valore la proposta radicale di Mario Staderini-che condividiamo-, cioè andare a monitorare tutti quei casi di privilegi ed esenzioni fiscali relativi ad esercizi commerciali che, pur dipendendo da strutture della Chiesa, nulla hanno di pastorale e caritatevole, e si prefiggono unicamente obiettivi di lucro, in danno della libera concorrenza di operatori laici che di quei privilegi ed esenzioni non beneficiano.
In realtà, sono proprio sbagliati i presupposti contenutistici dei due comunicati del GM pro-tempore. Sia in quello del 19 che in quello del 29 agosto 2011 costui blatera (al pari di tutta la classe politica nostrana subalterna a Francoforte) di “duri sacrifici, lacrime e sangue da sopportare per i più deboli”, neanche si trattasse di una necessità metafisica e metastorica inflitta dal Grande Architetto dell’Universo.
In effetti, coloro che vogliono infliggere tali sacrifici (inutili per la collettività e utili solo ad ingrossare le borse di alcuni oligarchi), sono si degli “Architetti” abili, ma Piccoli e non Universali, benché operanti su scala globale.
Perciò, Raffi si rassereni e raffreddi le sue velleità da novello Robin Hood all’inverso: non sarà togliendo ai poveri assistiti dalla Chiesa (per quanto essa sia corrotta, vanesia, bigotta e non all’altezza dello status di corpo mistico di Cristo) e dando ai grassi banchieri tedeschi e francesi, che la Libera Muratoria del XXI° secolo avrà assolto ai suoi doveri per il Bene e il Progresso dell’Umanità.
Rimandiamo Gustavo Raffi e tutti i suoi emuli italioti che si appecoronano ai diktat in mala fede e mala scientia della BCE, semmai, alla conoscenza della reale genesi e natura dell’artificiosa crisi in corso.
In proposito, sarà auspicabile che leggano:

L’inutilità della manovra finanziaria governativa e la Genesi della crisi economica italiana ed europea spiegata ai non addetti ai lavori (clicca sopra per leggere), a cura delle Cittadine e dei Cittadini di Democrazia Radical Popolare, www.democraziaradicalpopolare.it )

Peraltro, se sostanzialmente concordiamo su gran parte delle critiche del Fratello Libero Pensatore al CONTENUTO delle “OPINIONI” di Raffi, molti di Noi non concordano granché sulle critiche di METODO che lo stesso Fratello Libero pensatore rivolge all’attuale (peraltro illegittimo e pro-tempore) Gran Maestro di Palazzo Giustiniani.
Viene contestato a Raffi di aver parlato pubblicamente di questioni di politica e religione, in ciò violando alcuni dei landmarks di James Anderson del 1723.
Non siamo d’accordo.
Le Costituzioni andersoniane parlano di divieto di parlare di “questioni teologiche o politiche in Loggia” (cioè in un determinato e tecnico spazio rituale-iniziatico) e solo l’interpretazione estensiva (talora trascritta fra i principi per i riconoscimenti internazionali) di questo postulato da parte delle varie Obbedienze influenzate dalla United Grand Lodge of England ha condotto all’attuale anacronistico impasse.
Situazione di stallo e scacco formale, per il quale Gran Maestri e Gran Dignitari dovrebbero astenersi dall’affrontare pubblicamente e ufficialmente questioni di enorme rilevanza per le varie comunità (salvo poi farlo tutti in privato, con evidente ipocrisia).
Sugli aspetti anacronistici, nell’era post-moderna, di questa interpretazione estensiva della norma originaria di Anderson (che come vincolo limitato al lavoro rituale e iniziatico d’officina riteniamo invece tuttora valido), rimandiamo alla lettura di Editoriale del 23 settembre 2010 "Massoneria, Politica e il Grande Oriente Democratico", così come alle parti dedicate a ciò in Lista “Grande Oriente Democratico”: Programma e iniziative.
D’altronde, consentiamo con il Fratello Libero Pensatore sul fatto che, in ogni caso, un Gran Maestro non dovrebbe mai (anche dopo le riforme modernizzatrici che intendiamo realizzare Noi di G.O.D.) assumere posizioni faziosamente partitiche o confessionali.
Tuttavia, se nell’ambito della società civile, i vertici di una determinata confessione religiosa o di un qualsivoglia partito politico dovessero attaccare o insidiare, con le loro prassi e teorie, i principi dello stato di diritto, della democrazia liberale,della laicità delle istituzioni, del pluralismo, della tolleranza e della giustizia sociale, allora sarebbe non soltanto lecito, ma DOVEROSO, per tutti i massoni (dall’ultimo apprendista ai membri di Giunta) insorgere, denunciare la cosa e combatterla.
Da questo punto di vista, Gustavo Raffi ha creduto (sbagliando, come gli è consueto) che il congelamento dell’8 per mille potesse introdurre elementi di giustizia sociale.
E pertanto si è fatto promotore di questa risibile e iniqua proposta.
Sostenendola, nondimeno, non tanto ha offeso la popolazione cattolica (anche se l’ambiguità dei suoi pronunciamenti l’hanno fatto supporre), quanto il buon senso e l’intelligenza di tutti gli italiani, massoni per primi.
Quanto all’aggettivo “vetero-risorgimentale”, usato in termini critici e canzonatori dal Fratello Libero Pensatore nei riguardi dell’avvocato di Bagnacavallo contingentemente alla guida del GOI, ci sta anche bene.
A patto che ad esso si voglia sostituire la definizione “neo-risorgimentale”, da applicare a tutti e a ciascuno di quegli italiani, liberi muratori e liberi cittadini, che vogliano completare, nel Terzo Millennio, la Grande Opera iniziata dai Fratelli Garibaldi, Mazzini, Mameli e Cavour insieme a tanti altri patrioti italiani massoni e non massoni, fra i quali non mancarono cattolici, ebrei e protestanti, con o senza grembiulino.

LA REDAZIONE DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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