L’aspirante massone Matteo Renzi, con il suo risibile non-programma di governo, è già pervenuto al capolinea. Il resto sarà cronaca della morte politica annunciata di un burattino che non diventerà mai un sapiente muratore, men che mai libero…
Invitiamo anzitutto ad un ripasso di
L'aspirante massone Matteo Renzi a Palazzo Chigi, fra spinte massoniche reazionarie e auspici massonici progressisti. Sottotitolo: Come sono andate effettivamente le cose nei mesi e nei giorni scorsi, a partire dalla graduale bastonatura del Fratello Napolitano... (clicca per leggere)
L'inizio della fine politica dell'aspirante massone Matteo Renzi, il più grande bluff della storia repubblicana italiana (a cura di GOD) (clicca per leggere)
“E’ nato il Renzi Uno, quindi il Letta Bis, ergo il Monti Ter”, articolo del 22 febbraio 2014 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere)
Il Governo Renzi I: un esecutivo di mezze calzette egemonizzato dal Massone oligarchico Pier Carlo Padoan, un tecnocrate imposto dai Massoni controiniziati Giorgio Napolitano, Ignazio Visco e Mario Draghi (a cura di GOD) (clicca per leggere)
L’aspirante massone Matteo Renzi è l’ultimo arrivato alla corte del Venerabilissimo Maestro Mario Draghi, mentre il Massone eurotecnocratico Olli Rehn ufficializza le sue disposizioni per il Confratello Pier Carlo Padoan (clicca per leggere).
Dopo di che, osserviamo quanto segue.
Non che ci aspettassimo chissà cosa dall’aspirante massone Matteo Renzi, ma il neopremier si è rivelato drammaticamente al di sotto di ogni aspettativa, con il suo non-programma, semplicemente enunciato ma non spiegato (specie per la copertura economica di iniziative che comunque non sarebbero in alcun modo sufficienti a rilanciare il sistema Italia…ci vuole ben altro, pfui a Renzi e ai suoi cattivi ispiratori di fasulle e inefficaci strategie anticicliche e anti-recessione) in sede parlamentare e anzi facile oggetto di doverose ironie, lazzi e frizzi.
Molto bene hanno commentato il non-programma renziano sia Francesco Maria Toscano in
“Renzi speriamo che se la cava”, articolo del 25 febbraio 2014 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere)
sia Francesco De Dominicis (dalle pagine di LIBERO), rilanciato in
“LA GIRAVOLTA A "U" SULL'EUROPA DEL BULLETTO DI FIRENZE: DA EURO-ROTTAMATORE (2 GENNAIO: "SFORIAMO IL VINCOLO DEL 3 PER CENTO’’) A DIFENSORE D'UFFICIO DELL'UNIONE EUROPEA (24 FEBBRAIO: "FACCIAMO I COMPITI A CASA" DIKTAT DI SUPERMARIO MONTI) - 2. IL NUOVO INQUILINO DI PALAZZO CHIGI OBBEDISCE ALLE CANCELLERIE DEL VECCHIO CONTINENTE. LO SCRIVE TRANQUILLAMENTE L'AGENZIA FINANZIARIA (AMERICANA) BLOOMBERG: IL PREMIER HA INCASSATO PRIMA LA FIDUCIA DELLA MERKEL, POI E' ANDATO AL SENATO - 3. ANCHE MATTEO PRENDE ORDINI DA EUROPA E POTERI FORTI. PER IL GOVERNO HA USATO (O SUBITO?) IL MANUALE CENCELLI IN VERSIONE LOBBY: FINANZA INTERNAZIONALE (PADOAN ALL'ECONOMIA), INDUSTRIA (GUIDI ALLO SVILUPPO) E COOPERATIVE (POLETTI AL LAVORO)”, pezzo per DAGOSPIA del 25 febbraio 2014 (clicca per leggere).
Cosa accadrà, quindi, della scommessa politica di Matteo Renzi?
Come riassume Francesco Toscano nel suo articolo citato sopra, il neopremier si ripromette di operare
“tagli alla spesa indispensabili per far ripartire la crescita, saldare i debiti verso le imprese, sbloccare il credito, abbattere il cuneo, attrarre investimenti esteri (a proposito: ma lo sceicco che tanto piaceva a Letta li ha investiti poi quei famosi 500 milioni promessi?), abolire le Province, il Senato e riformare il titolo quinto.
Ora, facciamo la facilissima previsione che incrementare ulteriori (se ne fanno sin dall’era Tremonti) tagli alla spesa pubblica avrà effetti gravemente recessivi (tutti gli apologeti di questi tagli non spiegano all’opinione pubblica che minori voci di spesa pubblica significa meno commesse per aziende e meno lavoro per liberi professionisti, artigiani e operai, meno capacità di consumo per altri soggetti, quindi più recessione per tutti). Saldare i debiti verso le imprese richiede parecchi quattrini (dove intende prenderli, Renzi?), ma sarebbe comunque ordinaria amministrazione in un Paese normale, non certo un poderoso stimolo alla ripresa economica. Neanche un mago, nelle condizioni date, è in grado di sbloccare l’erogazione del credito. Nessuna banca ha interesse a farlo. Ci vorrebbe la creazione di un apposito istituto bancario nazionale per investimenti aziendali e per il sostegno alla spesa delle famiglie, ma dubitiamo fortemente che il governicchio appena insediato abbia la determinazione e la capacità di costituirla. Quanto alla Cassa Depositi e Prestiti, si tratta di un altro tipo di entità e difficilmente potrà giocare un ruolo decisivo su questo fronte. Riduzione importante del cuneo fiscale? Con quali soldi, nelle condizioni date? E quand’anche fosse, si tratterebbe di misura utilissima ma niente affatto risolutiva per il reddito di lavoratori e imprese. L’attrazione di capitali esteri? Dipende per fare cosa…Se si tratta di vendere a prezzi stracciati assets strategici, beni e aziende pubbliche che sarebbe meglio rimanessero tali o anche aziende private rilevanti ma alla canna del gas per assenza di credito bancario e di una politica industriale razionale, allora è meglio che “tali capitali stranieri” restino dove sono…Specie se il loro intento è sfruttare con politiche salariali neo-schiavili “l’esercito industriale di riserva” (la massa dei nuovi disoccupati e di coloro che sono minacciati quotidianamente di poter perdere il lavoro) che è stato coscientemente creato in Italia con politiche economiche dissennate e suicide. Quanto al fatto di abolire Senato e province e di riformare il titolo V della Costituzione, la questione non ci appassiona particolarmente e staremo a vedere quali saranno i risultati concreti di questa operazione.
Tutto qui, monsieur Renzi?
Con questo risibile non-programma, il rischio più grave per il neopremier italiano è quello di una morte politica “brematurata” (come direbbero i protagonisti del monicelliano “Amici Miei”), senza nemmeno il conforto di essere ammesso in tempo a qualche speciale UR-LODGE…ammissione alla quale l’aspirante massone Matteo Renzi anela terribilmente…
Ma il Venerabilissimo Maestro Mario Draghi, che ha già determinato cinicamente la brutale defenestrazione da Palazzo Chigi del Para-Massone Enrico Letta (mai iniziato in qualche UR-LODGE e dunque mai ammesso nei cerchi più interni delle aristocrazie massoniche euro-atlantiche; sulla “paramassonicità di Letta Junior, vedi Enrico Letta, un Para-Massone diligente, mediocre, subalterno e servizievole, all’Obbedienza dei circuiti massonici sovranazionali più reazionari e antidemocratici, clicca per leggere), perché mai dovrebbe favorire la cooptazione e l’affiliazione massonica verticistica dell’ex sindaco di Firenze, se costui dovesse ben presto diventare l’ennesimo “cane morto” della politica italiana?
Il Fratello Contro-Iniziato Mario Draghi e i confratelli neo-aristocratici che guidano al momento la rotta istituzionale ed economico-finanziaria dell’Europa applicheranno a Renzi lo stesso modus operandi già sperimentato con Letta: “ti terremo in sella fino a che ci servirai a perdere tempo e a cospargere fumo negli occhi del popolo italiano…intanto la crisi peggiorerà, le aziende continueranno a fallire, la disoccupazione aumenterà, i consumi crolleranno ulteriormente e il progetto di involuzione tecnocratica ed oligarchica nelle gestione della governance italiana ed europea progredirà sensibilmente”.
Impedendo a Renzi di arrivare a Palazzo Chigi con una forte legittimazione popolare e una maggioranza larga e omogenea (sul punto vedi L'aspirante massone Matteo Renzi a Palazzo Chigi, fra spinte massoniche reazionarie e auspici massonici progressisti. Sottotitolo: Come sono andate effettivamente le cose nei mesi e nei giorni scorsi, a partire dalla graduale bastonatura del Fratello Napolitano... ,clicca per leggere) e optando invece per una ascesa repentina all’insegna della manovra di palazzo – senza alcun conforto elettorale- Draghi e confratelli reazionari vari hanno reso più debole, ricattabile e manovrabile il loro “cavallo fiorentino”. Questo significa controllarlo meglio e correre meno rischi di eventuali rivendicazioni di autonomia da parte di Renzi (qualora costui avesse avuto un forte potere negoziale, derivante da una netta investitura popolare), ma anche abbreviarne la vita politica, se il neopremier si atterrà allo spartito deciso per l’Italia dalla famigerata Troika UE-BCE-FMI.
Draghi e confratelli hanno fatto la loro scelta (vedremo se azzeccata o meno, se lungimirante o azzardata per eccesso di ubris), preferendo mantenere un controllo rigido sul nuovo presidente del consiglio e preparandosi a sostituirlo in seguito (quando il suo bluff sarà scoperto) con qualche altro leader di cartapesta.
L’aspirante massone Matteo Renzi, invece, non ha compiuto alcuna vera scelta.
Lui, il Grande Manipolatore all’amatriciana, è stato a sua volta manipolato dal Venerabilissimo Mario Draghi e dai suoi confratelli ed emissari, i quali l’hanno infine convinto ad accelerare (rovinosamente) la propria ascesa a Palazzo Chigi.
Ma in questo modo, il Giovin Rottamatore rischia di essere “brematuramente” rottamato, senza nemmeno la soddisfazione, il privilegio e i vantaggi di una prestigiosa affiliazione ad una delle più importanti UR-LODGES euro-atlantiche.
Vorrà dire che si consolerà con i giri massonici provincialotti frequentati da suo padre Tiziano Renzi e dall’amico-nemico Denis Verdini…
Alla prossima puntata di questa tragicomica epopea renziana…
P.S. Anche la via d’uscita in extremis “delle elezioni anticipate con la motivazione che i parlamentari cattivi e i burocrati perfidi non mi/ci fanno lavorare, di fronte alla disillusione popolare per il mancato raggiungimento di obiettivi utili ad un minimo di ripresa economica, rischia di rivelarsi un’opzione fumosa e illusoria…”.
P.S. 2 A proposito dell’inconsistenza e dell’incompetenza di certe proposte/promesse renziane, si veda anche
“LA SUPERBALLA DELLA RENZIENOMICS – IL RIMBORSO DEI DEBITI DELLA PA CON I SOLDI DELLA CDP? SEMPLICEMENTE, NUN ZE PO’ FA’ – ECCO PERCHE’ L’INCOMPETENTE BISCHERO DI FIRENZE HA ANNUNCIATO UNA FINANZIARIA DA 60 MLD SENZA SAPERLO”, pezzo per DAGOSPIA del 26 febbraio 2014 (clicca per leggere).
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)
[ Articolo del 25-27 febbraio 2014 ]