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“L’ austerità della TROIKA (UE, BCE, FMI) che fallisce in Portogallo e la MMT per la ripresa dell’Europa”
di Daniele Cavaleiro
Mentre l'attenzione dei mass-media è tutta rivolta alla Grecia, ci sfugge la difficile situazione economica che sta attraversando il popolo lusitano.
Il PIL del Portogallo nel quarto trimestre del 2011 è sceso dell'1,3% ed ha registrato segno negativo, -0,6%, anche nel terzo trimestre. La vendita di automobili nel 2011 rispetto al 2010, è calata del 30%. La disoccupazione nell'ultimo trimestre del 2011 è aumentata del 14%, registrando un tasso complessivo del 13%. Nel 2012, secondo le stime del governo, la disoccupazione salirà ancora sino a raggiungere il 14%. Nell'ultimo anno sono aumentati moltissimo gli emigrati portoghesi verso ex colonie come ad esempio il Brasile. I dati ci dicono che nel 2011 gli emigrati portoghesi sono circa 600mila, circa 270mila erano nel 2010, mentre erano soltanto 156 nel 2006.
Il leader del Partito Socialista portoghese, Antònio Seguro, ha dichiarato che le misure di austerità dettate dalla “troika” (Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale) stanno distruggendo la tradizionale coesione sociale dei portoghesi, i quali sono già scesi in piazza l'11 febbraio ed hanno annunciato uno sciopero generale per il 22 marzo.
La grave situazione portoghese credo sia abbastanza chiara.
Quello che ai miei occhi appare un paradosso, è che Lisbona, a differenza di Atene, ha seguito alla lettera le richieste della troika (Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale) nonostante tutto, il Fondo Monetario Internazionale ha stimato per il 2012 una caduta del PIL ed un debito pubblico analogo a quello della Grecia.
Mi viene da dire: ma le politiche di rigore che la troika sta imponendo ai vari Stati, funzionano davvero? Possono esistere politiche alternative da attuare per la fuoriuscita dalla grave crisi economica in cui viviamo?
Nel mondo accademico si sta facendo strada la teoria della MMT – Modern Monetary Theory. La MMT è una teoria post-keynesiana, cioè la naturale evoluzione della teoria di John Maynard Keynes (teoria Keynesiana), la quale permise all'allora Presidente Roosevelt di guidare gli Stati Uniti d'America ed il mondo fuori dalla Grande Crisi del 1929. La MMT è stata elaborata in gran parte presso l'Università del Missouri Kansas City (UMKC), dove è attiva la Scuola di Economia della Modern Monetary Theory. Gli esponenti/fautori della MMT, fra cui l'italiano Andrea Terzi – professore al Franklin College Switzerland di Lugano - ritengono che in una situazione economica immobile come è quella del Portogallo e dell'Europa intera le politiche di rigore, con aumento delle tasse e riduzione della spesa pubblica, facciano precipitare il paese in recessione.
Credo che questa teoria denominata MMT – Modern Monetary Theory - debba essere adeguatamente esaminata ed approfondita, in modo tale da poter attuare importanti e fondamentali politiche economiche di crescita e sviluppo che ci facciano uscire dalla crisi in cui viviamo.
Daniele Cavaleiro
[ Articolo del 7 marzo 2012 ]
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