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La grottesca e inaudita AUTOCENSURA di DAGOSPIA e di ROBERTO D’AGOSTINO, in omaggio e in atto di SOTTOMISSIONE ai Poteri Marci della Capitale, cioè in APPECORONAMENTO al Fratello Massone Giancarlo Cremonesi, un cialtrone e un bugiardo senza pari, che dovrà vedersela in Tribunale con Gioele Magaldi e Grande Oriente Democratico. Le varie componenti della Società Civile chiedano a gran voce le dimissioni da Presidente ACEA (e da altri incarichi para-istituzionali) del Massone Contro-Iniziato Giancarlo Cremonesi: non c’è spazio, nell’amministrazione capitolina e dintorni, per i bugiardi che mentono spudoratamente in pubblico

 

 

 

 

Facciamo seguito a quanto illustrato in

Le cattive abitudini di certi Massoni Romani impegnati nella pubblica amministrazione capitolina: DAL FRATELLO MASSONE GIANCARLO CREMONESI (strettissimo amico e sodale dell'ex Gran Segretario del GOI Fratello Giuseppe Abramo), discutibile Presidente di ACEA, di Unioncamere Lazio, della Camera di Commercio di Roma, Vice Presidente di Sviluppo Lazio e membro influente di diversi altri enti statali e para-statali, AL FRATELLO MASSONE ALDO PAPALINI, Ingegnere Dirigente della UOT (Unità Organizzativa Tecnica) e della UOAL (Unità Organizzativa Ambiente e Litorale) del Municipio XIII (OSTIA, etc.) del Comune di Roma (clicca sopra per leggere)

e in

Lo scandaloso caso del Fratello Massone Giancarlo Cremonesi, cialtrone e bugiardo, che mente sapendo di mentire. E lo sconcertante comportamento auto-censorio di DAGOSPIA, che oscura il pezzo rispetto al quale pubblica la smentita dell'infingardo Cremonesi. Essere Massoni non è peccato (anzi una virtù, quando si è davvero liberi muratori degni), ma mentire all'opinione pubblica sulla propria appartenenza massonica è un fatto gravissimo per chi occupa ruoli legati alle istituzioni e alla dimensione collettiva. Ora sono necessarie le dimissioni del Fratello Pinocchio Giancarlo Cremonesi da ACEA e da ogni altro incarico analogo di rilevanza pubblica. E Gioele Magaldi intende citare in giudizio Giancarlo Cremonesi, il quale, con la sua smentita, ha di fatto calunniato e diffamato Grande Oriente Democratico e la sua credibilità (clicca sopra per leggere),

 

pubblicando, per gentile concessione del nostro leader e portavoce Gioele Magaldi, la mail da lui stesso inviata il 21 dicembre 2011 a Roberto D’Agostino, Responsabile del Sito DAGOSPIA (www.dagospia.com) :

 

Caro Roberto D'Agostino,

in relazione alla (menzognera e fasulla) "smentita" del Fratello Massone Giancarlo Cremonesi in ordine alla sua appartenenza alla Massoneria del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, "smentita" (menzognera e fasulla) pubblicata alle 16: 43 del 20 dicembre 2011 sul Sito Dagospia, e in relazione alla contemporanea rimozione dal suddetto Sito Dagospia del contenuto da smentire (che era stato pubblicato alle ore 11:04 dello stesso giorno sempre sul Sito da Lei curato), Le rappresento quanto segue.
Per ciò che riguarda le gravi, diffamatorie e calunniose affermazioni di Giancarlo Cremonesi (il quale, smentendo falsamente dinanzi all'opinione pubblica le asserzioni di Grande Oriente Democratico confermate dal sottoscritto, ne calunnia e diffama il buon nome e la credibilità, oltre a prendersi gioco della cittadinanza nel suo complesso), darò immediato mandato ai miei legali di procedere nelle opportune sedi giudiziarie per il ristabilimento della verità e per la sanzione di un simile spudorato e mistificatorio comportamento da parte del Presidente di ACEA (il quale, una volta accertato che ha mentito dinanzi all'opinione pubblica, dovrà necessariamente dimettersi da qualunque incarico istituzionale o para-istituzionale, non già per il fatto di essere massone - che per le persone degne è un titolo di merito - ma proprio per il fatto di aver mentito spudoratamente dinanzi ai suoi concittadini).
Per quel che concerne l'inaudita rimozione dal Sito Dagospia del pezzo già pubblicato alle 11:04, di cui si pubblica la "smentita" (ma i suoi lettori non hanno diritto a vedere on-line su Dagospia ciò che è oggetto di smentita e che si richiama come "riportato" su Dagospia "in data odierna" da parte dello stesso Cremonesi, oltre che la smentita stessa?), sono certo che detta rimozione/censura o è avvenuta per un disguido tecnico o per un errore da parte di qualche suo collaboratore. Mi rifiuto infatti di pensare ad un atto di imposizione esterna da parte del Cremonesi o di suoi sodali, visto che Dagospia sussiste ed opera in un Paese formalmente libero e democratico come l'Italia e non nella Corea del Nord, in Cina, in Africa, nella Russia di Putin o in qualche repubblica delle banane sudamericana. Né, d'altronde, mi sento di dar credito ai rumors pervenutimi nelle ultime ore, secondo i quali sarebbe stato un diretto intervento del Suo amico Luigi Bisignani, sollecito delle sorti del Fratello Giancarlo Cremonesi, a proporre/imporre una clamorosa auto-censura del Sito Dagospia in ordine al pezzo dal titolo "Il Massone Magaldi svela le cattive abitudini di certi Massoni impegnati nella pubblica amministrazione capitolina" messo appunto on-line alle 11:04 e successivamente rimosso. Al contrario, sia in pubblico che in privato, il sottoscritto ha sempre sino ad ora difeso e sostenuto la tesi della totale indipendenza e autonomia di Dagospia da qualsivoglia potentato o gruppo di interessi, compresi quelli del suddetto Fratello Luigi Bisignani. Ecco perché, in ordine a questo antipatico inconveniente, La pregherei vivamente di ovviare all'avvenuta rimozione del summenzionato pezzo delle 11:04 del 20 dicembre 2011 (facendolo rimettere on-line da chi sbadatamente o improvvidamente l'ha rimosso) e di voler pubblicare, come ha fatto prontamente per la smentita del suddetto Giancarlo Cremonesi, la mia presente comunicazione. Anche perché, una "smentita" come quella citata, in assenza dal Suo Sito del pezzo "smentito" e della pubblicazione delle mie presenti osservazioni, rischierebbe di configurare un atteggiamento gravemente calunnioso e diffamatorio del sottoscritto anche da parte di Dagospia. Cosa che, ne sono certo, non era e non è nelle sue/vostre intenzioni. Infine, invito Lei e i suoi Redattori a prendere visione  (anche in vista di una eventuale pubblicazione su Dagospia di oggi) dell'articolo odierno pubblicato sul Sito ufficiale (www.grandeoriente-democratico.com ) del Movimento massonico d'opinione che ho il privilegio di presiedere: "Lo scandaloso caso del Fratello Massone Giancarlo Cremonesi, cialtrone e bugiardo, che mente sapendo di mentire..., nel quale si ribadisce un fatto (non un' opinione) noto a centinaia di massoni romani: l'appartenenza massonica di Giancarlo Cremonesi al Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani e la sua notoria e pluriennale amicizia con il Fratello Giuseppe Abramo, Gran Segretario del GOI dal 2001 al 2011.

Colgo l'occasione per salutarla cordialmente e per farle i miei migliori auguri natalizi.
Roma, 21 dicembre 2011
Con stima e simpatia.

Gioele Magaldi, leader e portavoce di "Grande Oriente Democratico".

 

Orbene, a tale mail non è stata data alcuna risposta, né privatamente, né pubblicamente.
Difficile dare risposte quando si è in patente MALA FEDE, nevvero Signor Roberto D’Agostino?

E il pezzo AUTOCENSURATO lo si trova ancora OSCURATO: basta cliccarne su un qualsivoglia motore di ricerca il titolo IL FIELE DI GIOELE. IL MASSONE DEMOCRATICO SVELA LE CATTIVE ABITUDINI DI CERTI MASSONI ROMANI IMPEGNATI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA… e apparirà allo sconcertato utente il link di DAGOSPIA, clamorosamente e vilmente OSCURATO nel contenuto interno, in omaggio e in atto di sottomissione/appecoronamento di DAGOSPIA stessa e del suo Responsabile Roberto D’Agostino ai Poteri Marci capitolini, Fratello Massone Giancarlo Cremonesi in testa.
Vorrà dire che, d’ora in poi, Grande Oriente Democratico dovrà occuparsi più da vicino e senza il filtro di una precedente stima (mal riposta) degli allegri compari di DAGOSPIA, nonché di Roberto D’Agostino stesso, finora ritenuti svolgere una positiva azione informativa libera da condizionamenti, connivenze e padronati che, invece - come insegna icasticamente questa brutta, squallida e clamorosa vicenda di AUTOCENSURA - pare che investano persino, e nel peggiore dei modi, il famoso Sito inaugurato il 23 maggio del 2000.

Cogliamo inoltre l’occasione per ribadire che presto verrà avviata un’azione giudiziaria volta ad accertare la natura menzognera, diffamatoria e calunniosa della “smentita” (fasulla) resa pubblicamente dal Fratello Massone Cialtrone, Bugiardo e Contro-Iniziato Giancarlo Cremonesi.
Del quale, a questo punto, sarà bene che le varie componenti della Società Civile di Roma, Lazio e dintorni si apprestino a chiedere le DIMISSIONI in blocco da tutti gli incarichi istituzionali e para-istituzionali ricoperti: non è ammissibile, infatti, che un individuo che mente così spudoratamente in pubblico dinanzi alla cittadinanza continui a rivestire incarichi di tal sorta.
Altra cosa, infatti, è la menzogna o l’omissione nella sfera privata, altra ancora la necessità, per qualunque soggetto ricopra delicati ruoli di rilevanza collettiva, la disposizione a dire falsità sulla propria biografia.
Oltre tutto falsità non richieste e non necessarie, poiché la storica e conclamata appartenenza del Fratello Giancarlo Cremonesi alla massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani non costituisce e mai avrebbe potuto costituire motivo di imbarazzo o indegnità per un Massone perbene, sincero e autenticamente iniziato.
Evidentemente, con il Fratello Cremonesi, abbiamo a che fare con il tipico caso antropologico di quei massoni contro-iniziati per i quali la via libero-muratoria ha costituito e costituisce soltanto la sotterranea scorciatoia tra una “fogna” e l’altra, entro il perimetro delle catacombe dell’affarismo e della scalata al potere più subdola, ambigua e ipocrita.

 

I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO

[ Articolo del 22 dicembre 2011 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per comunicazioni, scrivete a: info@grandeoriente-democratico.com