Luca Telese e il Club Bilderberg
Punto di partenza di queste nostre stringate riflessioni è quanto è stato ottimamente introdotto in
“Perché Telese non invita in studio il Moralista?”, articolo del 1 settembre 2013 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere)
“Giornalettismo, il sito con lo scatto alla risposta”, articolo del 2 settembre 2013 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA (clicca per leggere).
Invitiamo il buon Luca Telese a leggere con attenzione i due summenzionati articoli.
Dopo di che, vorremmo spiegare al bravo giornalista appena traslocato da La7 a Canale 5 per condurre la trasmissione MATRIX, che se mai dovesse tornare a parlare di Club Bilderberg e questioni affini, per fare un po’ di seria informazione su questi temi dovrà cambiare totalmente registro.
Al contrario di quello che crede Telese, non è che esistano 100 o più lobbies più o meno influenti che si disputano qualche osso da spolpare in giro per il Mondo, limitate però nella loro azione dalla forza irresistibile della sovranità popolare.
Semmai, la sovranità popolare, questa conquista recente delle avanguardie massoniche progressiste degli ultimi 250 anni, è facilmente limitata e paralizzata nel suo raggio d’azione, allorché potenti cenacoli cosmopoliti (di natura massonica reazionaria ed elitaria) siano in condizione di esercitare tutta intera la propria capacità di influenza globale.
Un’influenza globale spesso praticata su nazioni mal governate da classi dirigenti corrotte e insipienti e dunque particolarmente vulnerabili ad interessi esterni di natura privata.
E il Club Bilderberg- al pari di altri consessi simili- non è una lobby nel senso limitativo che si immagina l’ex conduttore di IN ONDA e neo-conduttore di MATRIX.
Il Club Bilderberg -che sarebbe più corretto denominare Bilderberg Group- è una società para-massonica fondata nel 1954.
Il Bilderberg è una società para-massonica e, come tutte le associazioni di questo tipo sorte dal XVIII secolo ad oggi, si tratta di una entità messa in piedi da massoni e controllata da massoni, benché sia concesso di farne parte anche a “profani” utili e servizievoli.
Società para-massoniche, al pari del Bilderberg, furono e sono anche, fra le altre,:
il Cercle Social (fondato nel 1790), il il B’nai B’rith (1843), il Bohemian Club (1872) , la Fabian Society (1884), la Pilgrims’ Society (1902-3), il Round Table movement (1909), il Royal Institute of International Affairs/Chatam House (1920), il Council on Foreign Relations (1921), il Lucis Trust (1920-22), il Tavistock Institute of Human Relations (1947), la Mont Pelerin Society (1947), la Ditchley Foundation (1957), la Trilateral Commission (1973), il Group of Thirty (1978), il Bruegel (2005), il Gruppo Spinelli (2010).
E come funzionano tali società para-massoniche?
In attesa che Telese e molti altri possano comprenderlo esaustivamente leggendo
MASSONI. Società a responsabilità illimitata. Il Back-Office del Potere come non è stato mai raccontato. Le radici profonde e le ragioni inconfessabili della crisi economica e politica occidentale del XXI secolo, Chiarelettere Editore,
libro attesissimo del Fratello Gioele Magaldi, consigliamo al bravo giornalista di compiere una incursione preliminarmente orientativa fra le considerazioni contenute nei seguenti contributi:
Il Massone tecnocratico Mario Monti si fa alzare la palla dal para-massonico Council on Foreign Relations (consolidato pensatoio di grembiulini elitari) e schiaccia ogni residuo anelito di sovranità democratica per il popolo italiano (clicca per leggere)
Enrico Letta, un Para-Massone diligente, mediocre, subalterno e servizievole, all’Obbedienza dei circuiti massonici sovranazionali più reazionari e antidemocratici (clicca per leggere).
Tanto per avere un piccolo viatico esplicativo intorno a questi argomenti.
Insomma, va bene fare quattro chiacchiere in libertà con i pur volenterosi e meritevoli Francesco Amodeo e Salvo Mandarà, ma se si vuole parlare seriamente del peso specifico dei consessi para-massonici sovranazionali (e il Bilderberg Group o la Trilateral Commission fanno parte di questo circuito) e del loro effettivo modus operandi e vivendi, sarà meglio che Telese si faccia coraggio e accetti il rischio di confrontarsi con chi conosca adeguatamente questi argomenti, in luogo di scegliersi degli interlocutori facili da contenere, rintuzzare e confutare per le loro ingenuità e fragilità narrative e critico-ermeneutiche.
Tanto si doveva.
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)
[ Articolo del 30 luglio- 11 settembre 2013 ]