MMT Calabria/Europa. Ovvero come iniziare a distinguere il destino della Modern Money Theory da quello di Paolo Barnard
Nelle prossime ore pubblicheremo molteplici interventi utili a comprendere, fra luci e ombre, il cammino sin qui fatto in Italia dalla cosiddetta Modern Money Theory.
Spiegheremo a tanti simpatizzanti della MMT che i presupposti storici di qualsivoglia teoria economica keynesiana, neo-keynesiana o post-keynesiana rinviano all’elaborazione ideologica e sociologica operata dalle correnti progressiste novecentesche della Massoneria sovra-nazionale.
Non per caso, John Maynard Keynes era un Massone liberal & democrat e non per caso lo era anche Franklin Delano Roosevelt (insieme a tanti suoi collaboratori alla Casa Bianca), leggendario inventore e realizzatore del famoso NEW DEAL che sconfisse la Grande Depressione post 1929, dopo che l’applicazione di tutte le teorie del liberismo classico (pareggio di bilancio, austerità, tagli alla spesa pubblica, etc.) avevano fallito miseramente.
Non per caso erano Massoni progressisti il Presidente USA Harry Truman e il Segretario di Stato George Marshall, i quali vollero realizzare nell’Europa devastata dalla guerra il famoso PIANO MARSHALL (EUROPEAN RECOVERY PROGRAM), un caso da manuale di applicazione di principi keynesiani e rooseveltiani all’economia e alla società del Vecchio Continente.
Spiegheremo in sintesi come e perché le conquiste epocali che Paolo Barnard descrive nel suo libro Il più grande crimine come “Il Tridente che aveva cambiato la Storia” – e cioè “Tre idee: Stato, leggi e popolo coordinati” all’interno di democrazie partecipative- non sono scaturite dal cielo o per caso nella storia della civiltà umana, ma sono esattamente il frutto della Weltanschauung libero-muratoria progressista, libertaria e riformatrice, dapprima distillata nelle logge europee settecentesche, poi tracimata nelle grandi rivoluzioni di fine XVIII secolo, da quella statunitense a quella francese.
Tali rivoluzioni, infatti, entrambe di matrice completamente massonica, videro in prima fila lottare e morire diversi Liberi Muratori determinati a far trionfare per ogni uomo (e non solo per i confratelli) i principi di Libertà, Fratellanza, Uguaglianza scolpiti all’interno dei templi massonici prima che nel pantheon rivoluzionario francese.
Spiegheremo, d’altronde, che lo stesso Barnard allude significativamente (su suggerimento del Massone ambiguo e semi-dissimulato Alain Parguez) all’opera della Libera Muratoria moderna e contemporanea progressista in promozione prima e in salvaguardia poi delle conquiste democratiche faticosamente conseguite a partire dalla fine del ‘700.
Illustreremo adeguatamente la raffinata strategia culturale del Fratello Parguez, Massone mitopoietico e affabulatore che ha lasciato precise tracce della sua identità e degli ambienti di riferimento per cui lavora, pur all’interno di una narrazione (recepita e proposta pedissequamente da Paolo Barnard, senza alterarne una virgola) in cui sembra che a dominare il Mondo contemporaneo globalizzato siano soprattutto agenti dell’OPUS DEI o di altri ambienti tradizionalisti vicini a Santa Romana Ecclesia (il cui potere è consistente in qualche Paese cattolico più arretrato, ma scarsamente influente rispetto alle scelte di fondo che hanno rivoluzionato il pianeta da decenni a questa parte), e stranamente non vengono mai menzionati gli ambienti massonici e para-massonici conservatori e reazionari di respiro mondialista.
Commenteremo adeguatamente il “Programma ME-MMT di Salvezza Economica per il Paese”, a firma di Paolo Barnard, Warren Mosler, Matthew Forstater e Alain Parguez, scaricabile dal sito www.paolobarnard.info.
E analizzeremo la bozza di tale Programma di Salvezza Economica Nazionale, che Barnard ha annunciato verrà pubblicato a pagamento sul Corriere della Sera di lunedì 26 novembre 2012.
Ritorneremo sulle ragioni che hanno alla fine portato all’esclusione di Paolo Barnard stesso dalla partecipazione al Convegno “La crisi politico-economica occidentale del XXI secolo, la Modern Money Theory e le controverse dinamiche del Potere globale” in programma dal 30 novembre al 2 dicembre 2012 a Reggio Calabria (su cui vedi il sito www.mmtcalabria.it).
Illumineremo meglio le ragioni (molto discutibili e deprecabili) che hanno indotto lo stesso Barnard a scomunicare, insultare e diffamare quegli economisti MMT che hanno accettato di venire a illustrare le loro analisi scientifiche dinanzi al popolo calabrese; e ci interrogheremo sul grado di autonomia e onestà intellettuale di quegli altri due economisti che si sono apparentemente lasciati imporre il diktat barnardiano, sconfessando all’ultimo momento la primitiva risposta positiva data al comitato organizzatore dell’evento calabrese.
Ma, soprattutto, ci interrogheremo su come sarà possibile separare e distinguere le possibilità di diffusione della Modern Money Theory in Italia e in Europa all’interno di un orizzonte laicamente scientifico e critico-comparativo rispetto ad altri paradigmi economici imperanti, dalle velleità settarie, apocalittiche, autoritario-totalitarie e un tantino sciamannate con le quali Paolo Barnard sta conducendo una battaglia auto-referenziale contro chiunque non accetti almeno i primi quattro comandamenti del suo Nuovo Credo ME-MMTISTA: 1) Non avrai altra MMT all’infuori di quella gestita come un patrimonio dogmatico-fideistico da Paolo Barnard 2) La MMT deve diventare e rimanere una religione salvifica su base nazionalistica e anti-europeista 3) Non avrai altro Dio della MMT se non Warren Mosler e Paolo Barnard è il suo Profeta 4) Chiunque non obbedisce ai precetti del Profeta Barnard è scomunicato, sospeso a divinis e bruciato in effigie, oltre a non capire un c…, ad essere un indegno e un corrotto e/o a lavorare subdolamente per il nemico, cioè per quel Vero Potere “che tutti ci circonda e minaccia”, ma di cui bisogna dissimulare le componenti massoniche e para-massoniche per non dispiacere al Libero Muratore affabulatore Alain Parguez.
Certamente, per cominciare a costruire una prospettiva credibile, lucida, “laica” e convincente, mediante la quale la Modern Money Theory possa trovare ascolto e comprensione a tutti i livelli della cittadinanza e della classe dirigente italiana ed europea, ci sembra che gli organizzatori del Convegno “La crisi politico-economica occidentale del XXI secolo, la Modern Money Theory e le controverse dinamiche del Potere globale” in programma dal 30 novembre al 2 dicembre 2012 a Reggio Calabria (su cui vedi il sito www.mmtcalabria.it) abbiano finora compiuto i passi giusti.
Rinviamo dunque i cittadini italiani ed europei interessati a queste tematiche alla lettura del PROGRAMMA COMPLETO (in versione pdf, clicca per leggere) del suddetto Convegno, scaricabile dalla Home Page del sito www.mmtcalabria.it).
Leggendo tale programma, ci si renderà conto che non c’è futuro per la MMT se non si è disposti ad una analisi storica e socio-antropologica raffinata delle dinamiche del potere contemporaneo nell’era della globalizzazione (ben al di là delle categorie semplicistiche, omissive e dissimulatorie utilizzate nel saggio barnardiano Il più grande crimine), e se non si è disposti ad un più largo confronto- senza scomuniche, isterie e demonizzazioni aprioristiche- con componenti diverse e antagoniste della cultura economica e della cultura tout-court, le quali occupano tuttora il palcoscenico mediatico mainstream e l’immaginario collettivo.
A breve, pubblicheremo gli approfondimenti annunciati nel presente contributo.
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)
[ Articolo del 22-25 novembre 2012 ]