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Museo di Simbologia Massonica di Firenze. Conferenza Stampa tecnica

 

 

MUSMA

 

MUSEO DI SIMBOLOGIA MASSONICA

             

Questo è il primo Museo italiano di Simbologia Massonica. Custodisce oltre diecimila oggetti provenienti da tutto il mondo. Sono abiti, grembiuli, fasce, bicchieri, bottiglie, porcellane, spille, cravatte,  timbri, foto, manifesti, documenti, libri, diari, schede di iscrizione, diapositive in vetro, lanterne magiche. L'oggetto più vecchio  è un grembiule francese, simbolo principe del lavoro del massone,  che risale alla fine del 1700, fu sepolto durante la seconda guerra mondiale per nasconderlo ai nazifascisti. Ma altri oggetti sono “ archeologicamente “ interessanti, come un completo rosa croce con brevetto del 1810, o grembiuli americani svasati come quello usato da G. Washington. Ancor più curiosa la presenza di molte organizzazioni cosiddette dalla G.L.E. di Londra  “ paramassoneria “ che usano abiti e rituali molto vicini a quelli massonici.
Il nucleo principale è stato raccolto  negli Stati Uniti, Canada, Messico, Cuba, Sud Africa, Francia, Inghilterra, Scozia, Irlanda, Australia, e  naturalmente,  in Italia.
Il Museo, infatti, nasce a poche centinaia di metri da via Maggio dove nel 1731, ad opera di un gruppo di inglesi che si  era stabilito a Firenze, venne formata la prima loggia massonica italiana che si riuniva in una taverna-albergo. I locali di quella prima loggia italiana, passata alla storia come “ La Loggia  degli inglesi” , costruita con travi di abete rosso della foresta di Vallombrosa, non sono stati ancora individuati esattamente. Un esempio è presente nel museo, fra le curiosità esposte.

Al pian terreno del Museo della Simbologia Massonica ci sono  immagini  e documenti di scrittori, poeti,   musicisti, pittori, politici, eroi che hanno combattuto per il proprio paese: dagli artefici della rivoluzione francese ai leggendari pionieri del  West, dai protagonisti  del nostro Risorgimento fino ai famosi attori del cinema.

 

 Al piano superiore sono stati ricostruiti nei minimi dettagli il Gabinetto di Riflessione, ed una loggia capace di ospitare una quindicina di fratelli. per  coloro che  desiderassero officiare i loro lavori, dopo una visita al Museo.
Il Museo conserva una parte documentaria, costituita da  periodici, brevetti e certificati rituali di vari ordini e gradi, filmati e libri in varie lingue, che è a disposizione degli studiosi.

L'inaugurazione del Museo è avvenuta giovedì 1° marzo,  in via dell'Orto 7, a Firenze. E’ stato preparato  un annullo filatelico, primo giorno di emissione, e 4 cartoline postali che riproducono Brevetti e Certificati di  Logge Italiane del 1860. E’ stato presentato il primo calendario a tiratura numerata. Questa prima edizione riporta grembiuli e fasce di vari gradi ed Obbedienze.

C'è anche la scheda di iscrizione dell'attore americano John Wayne, firmata il 24 giugno 1970.
La domanda venne presentata e accettata nella loggia numero 56 di Phoenix, capitale dell'Arizona.  L'attore fornì le generalità dei genitori, quelle della moglie, dei figli e rispose a domande sul suo stato di salute. In quell'anno, il  1970, John Wayne, fratello di sangue di molte tribù indiane, chiamato "Grande soldato" dai Navajos, raggiunse il culmine della popolarità vincendo l'unico Premio Oscar della sua carriera con "Il Grinta".
Accanto a questo eroe di celluloide, ci sono le foto dei veri leggendari protagonisti dell'epopea western: David Crockett, Buffalo Bill, Samuel Colt, inventore della pistola a tamburo, il generale Grant e il generale Custer. C'è anche la foto di Kit Carson, non il compagno di Tex Willer, ma il vero uomo della Frontiera. Facevano parte  delle prime logge massoniche americane. Quella del Minnesota, per esempio,  - il cui stendardo è conservato nel Museo - si chiamava  Ordine degli Uomini Rossi  ed era nato per tutelare proprio gli indiani.  Non a caso sullo stendardo rosso, conservato qui al Museo, è raffigurato un  pellerossa a cavallo.
La massoneria negli Stati Uniti ha continuato ad avere una grande tradizione e un enorme seguito.
Interessanti anche sono i  reperti dell’Ordine dei Figli d’Italia, fondato da Vincenzo Sellaro a Little Italy N. Y.  alla fine dell’1800 per tutelare ed aiutare gli emigranti italiani, oggi  sono presenti gli stendardi delle due Logge Anita Garibaldi e Giuseppe Garibaldi.

 

Il 10 marzo il Museo ha organizzato alle 15,30 nella Sala Ex Leopoldine, in Piazza Tasso 7, un convegno  sul Diritto Umanitario e la nascita delle Compagnie di Assistenza nate proprio grazie allo sforzo umanitario degli aderenti alla massoneria del tempo, dopo l’ Unità d’ Italia.

Info Museo:  via dell'Orto 7, tel. 055 22.01.66.
Orario di apertura dal lunedì/ venerdì' dalle 15 alle 19,30. Sabato/domenica apertura 10-13; 15-19,30

Sito Internet: http://www.musma.firenze.it
Direttore:  Cristiano Franceschini.
+39 055220166 +39 338 9324556

c.franceschini.sas@hotmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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