Flash del 19 marzo 2011. Crisi in Libia: finalmente le democrazie occidentali intervengono. Accolte le tesi della Massoneria più progressista, libertaria, democratica e garibaldina. In Italia c’è Grande Oriente Democratico, ma altrove (USA e Francia soprattutto, con qualche luce chesi inizia a vedere anche in Gran Bretagna)ci sono Fratelli Massoni di pari valore, coraggio e forza (accanto ai soliti tromboni conservatori, apatici, mossi solo da interessi tradizionalistici, antiquari o affaristici)
Finalmente.
Avevamo parlato della questione libica sin dal 26 febbraio 2011, con
Ben Ali, Mubarak, Gheddafi, l'insostenibile leggerezza del Fratello Berlusconi, l'appello di Grande Oriente Democratico affinché Nato, Usa, Europa e Onu intervengano subito in difesa dei diritti umani...e le solite ciance sui "Simboli della Massoneria Tradizionale",
avevamo ripreso la questione con
Editoriale del 7 marzo 2011: "Sulla Libia, l'Europa si dia una regolata, le democrazie occidentali una mossa, Obama e Hillary Clinton un pò di coraggio e Robert Gates sia all'altezza del Pentagono" di Gioele Magaldi,
e poi con
Flash del 12 marzo 2011: "Compartecipazione emotiva e cordoglio per il Giappone, la Libia come la Jugoslavia, l'Europa fellona e gli USA che non possono addossarsi sempre ogni responsabilità"
fino all’intervento assai energico del 17-18 marzo scorso:
Commento a : "Spettatori del Ritorno del Raìs/ Siamo ancora in tempo per agire" by Paolo Flores D'Arcais per IL FATTO QUOTIDIANO del 16 marzo 2011
A proposito di quest’ultimo intervento, ribadiamo quello che in esso era già chiaramente espresso: mentre Grande Oriente Democratico si rivolge a un pubblico italiano o comunque italofono (anche se sappiamo di essere molto seguiti dalle principali Ambasciate straniere presenti in Italia…) ci sono alcuni Fratelli o “Cugini” che, negli ultimi giorni, hanno realizzato un pressing incalzante (sebbene più discreto rispetto allo stile estroverso e solare di G.O.D.) nei propri rispettivi Paesi e nelle competenti sedi internazionali.
Onore a NOI e onore a questi Fratelli e “Cugini” se alla fine l’ONU si è svegliato, l’Amministrazione Obama si è svegliata, l’Europa ha smesso di dormire e l’Italietta berlusconiana ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco.
VERTICI NATO (a prescindere da qualche socio indegno come la Germania in salsa Merkel e la Turchia di Erdogan, quest’ultima sempre più al di sotto dello standard di lealtà atlantica di un tempo), FRANCIA E GRAN BRETAGNA sono ormai da tempo sulla Via Maestra della dignità e della piena aderenza ai principi che dovrebbero guidare delle democrazie liberali di fronte alla violazione patente dei diritti umani e ad un possibile genocidio, come quello già in corso ad opera del Macellaio Gheddafi.
Consigliamo perciò a tutti l’attenta lettura dei nostri interventi sulla crisi libica, dal 26 febbraio scorso a poche ore fa, quando ci trovavamo nell’imminenza delle ultime decisive decisioni internazionali.
In filigrana, attraverso i ragionamenti proposti da Noi di Grande Oriente d’Italia Democratico, si possono leggere le dialettiche e le tensioni che, infine, hanno avuto un ESITO ONOREVOLE E LUNGIMIRANTE, sia per il prestigio e la funzionalità dell’ONU (altrimenti a che serve un organismo siffatto, se non sa imporre, anche con la forza, i principi enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948?) che per le prospettive di statisti come Barack Obama e Hillary Clinton.
Proprio questi ultimi, con la propria risoluta azione in extremis, hanno mostrato di aver ben compreso di non potersi sottrarre a quelle responsabilità verso il futuro del Pianeta che implicano assistenza politica, diplomatica, economica e militare per tutti quei popoli che insorgano contro i regimi dittatoriali e/o teocratici che ancora li opprimono.
VIVA LA DEMOCRAZIA, VIVA LA LIBERTA’ E VIVA LA LORO “ESPORTAZIONE” PRESSO QUEI POPOLI CHE LE INVOCANO, ESSENDONE ANCORA PRIVI.
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO.
P.S. Per chi non ne avesse ancora gustato i contenuti, consigliamo di visionare SPECIALE 150 ANNI DI UNITA' NAZIONALE 17-18 MARZO 2011 A CURA DEL GRANDE ORIENTE D'ITALIA DEMOCRATICO (clicca sopra per accedervi), dove appunto ponevamo un netto parallelo tra le glorie risorgimentali nostrane e la necessità di interventi “garibaldini”, “liberali” e “liberatori” in Libia, secondo quanto auspicato (ma dopo il nostro intervento) anche da parte del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano.
Inoltre, non possiamo non compiacerci del fatto che, mentre scriviamo, anche IL FRATELLO MASSONE GARIBALDI stia per recarsi a dare il suo contributo per la liberazione del popolo libico.
In spirito?
Niente affatto.
Piuttosto attraverso qualcosa di molto concreto, temibile e tangibile: qualcosa che porta il suo stesso nome: LA PORTAEREI “GARIBALDI”, appena salpata dal porto di Taranto verso “operazioni libiche”.