Ancora a proposito di “destra” e “sinistra” massonica: il caso del massone neonazista, razzista, tradizionalista e integralista cristiano Anders Behring Breivik, autore di stragi in Norvegia per conto di chi? Attenzione preventiva anche all’Italia (terra di stragismi vari irrisolti, ricordando che prevenire è meglio che curare) dove non mancano i neonazisti/neofascisti alla corte dell’illegittimo Gran Maestro del G.O.I. Gustavo Raffi
Solo pochi giorni fa (18-19 luglio) pubblicavamo un contributo titolato In omaggio ai Valori del 14 luglio, riflettiamo su Destra e Sinistra Massonica: uno scontro secolare tra elitarismo e democrazia, autoritarismo e libertà, gerarchia e uguaglianza, paternalismo e fratellanza.
Lo si rilegga, attentamente.
Si faccia attenzione a quanto, in quello scritto e altrove, abbiamo avuto modo di accennare in ordine a certe alleanze occulte (e neanche troppo) fra destre massoniche (elitarie, gerarchiche, tradizionaliste, mascherate e nascoste in seno a fratellanze insospettabili) e destre extra-massoniche di ambienti spirituali, religiosi e politici reazionari, fondamentalisti, integralisti, anti-moderni, illiberali e intolleranti.
Su ciò e sulla clamorosa contiguità del network neonazista prima, durante e dopo la Seconda Guerra mondiale (e fino ad oggi, giacché le reti neonaziste del cosiddetto Quarto Reich prosperano come non mai nel XXI°secolo) con alcuni ambienti della destra massonica tradizionalista e anti-democratica scriverà pagine chiarificatrici Gioele Magaldi in MASSONI. Società a responsabilità illimitata, Chiarelettere (in libreria a novembre 2011).
Intanto, ci accontentiamo di esprimere brevi ma precise riflessioni su questa strana vicenda del Massone Anders Behring Breivik, descritto come appartenente alla Soilene di Oslo, una delle Logge di San Giovanni norvegesi.
Si tratterebbe, perciò, di una loggia praticante il cosiddetto rito svedese, diffuso in diversi paesi scandinavi e che prevede la professione di fede cristiana quale requisito imprescindibile per l’ammissione a codesta fratellanza libero-muratoria.
Oltre tutto, poiché il circuito cosiddetto delle massonerie regolari infeudate alla Gran Loggia d’Inghilterra (UGLE: United Gran Lodge of England) riconosce queste Logge di Rito Svedese scandinave e fa finta di non riconoscere (perché poi rapporti fraterni e diplomatici, conferenze e incontri internazionali ci sono di tutti con tutti…) importantissime comunioni latine, ispaniche e francofone, prime fra tutte il potentissimo e glorioso Grande Oriente di Francia (che ammette tra le sua fila persino gli atei e dal 2010 anche le donne), agli autentici liberi muratori di ogni angolo del pianeta (specie a quelli statunitensi ed israeliani) girano alquanto le palle.
Come si può essere autenticamente Massoni (e la domanda va girata ai fratelli scandinavi di rito svedese, così come ai cristiano-centrici inglesi) limitando ai seguaci di una sola confessione di fede (quella cristiana) l’ammissione nei templi latomistici?
Ma come?
La grandezza e il vanto della Vera Massoneria, dal XVIII° secolo ad oggi, sono consistiti anzitutto nel fatto di realizzare all’interno (e all’esterno) delle logge una perfetta integrazione e tolleranza tra cattolici e riformati prima e tra cristiani ed ebrei poi, estendendo infine questo multiculturalismo spirituale a musulmani, indù, buddhisti e seguaci di qualsivoglia religione.
E’ sempre e soltanto nelle logge massoniche, prima che accada nella società civile moderna (creata essa stessa dall’elaborazione culturale libero-muratoria), che si mescolano-su un piano di libertà, fratellanza e uguaglianza- persone di diverse razze, ceti e professioni.
E in Scandinavia ancora siamo fermi al principio fondamentalista, integralista e intollerante della sola religione cristiana come requisito per l’ammissione alle logge che lavorano ritualmente con il rito svedese?
Non ci siamo, cari Fratelli scandinavi e anche inglesi (corresponsabili di questo stato di cose).
Ad essere stufi di questo stato di cose, sappiatelo, non sono soltanto gli avanguardisti italiani del Grande Oriente Democratico, ma anche tantissimi fratelli latini, francofoni, ebrei, statunitensi, etc., i quali auspicano che la Massoneria del XXI° secolo possa ritrovare la VIA MAESTRA che percorse nei tre secoli precedenti, quando era un’avanguardia progressista e illuminata, mentre adesso (dal Secondo Dopoguerra ad oggi, in tanti, troppi casi) soprattutto grazie a Voi parrucconi conservatori e ammuffiti, diventa il pericoloso brodo di coltura e di strumentalizzazione da parte di oligarchie reazionarie e stragiste di estrazione extra-massonica.
In effetti, in un clima socio-culturale di avanzata democrazia liberale, riformista e socialista come quello di Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia, al di là di apprezzabilissime eccezioni, le massonerie filo-inglesi ivi residenti si caratterizzano per tratti fortemente conservatori.
Di qui, nonostante tutto l’armamentario retorico massonico ufficiale che limita le espressioni “pubbliche” del radicalismo integralista e fondamentalista di massoni troppo tradizionalisti e reazionari, è facile che taluno si immedesimi troppo in atmosfere guerriere e neocrociate, attribuendole anacronisticamente alla tradizione templare.
Ciò, dimenticando come proprio i Templari dell’età di mezzo furono i precursori dell’integrazione culturale e religiosa con popolazioni non cristiane.
Ma la storia, appunto, tanto quella massonica che quella “profana”, va studiata in profondità, invece di impararla frettolosamente e superficialmente attraverso slogan, libelli, luoghi comuni, compagni superficiali di chiacchiere o letture confuse, nonché mediante subdoli e astuti cattivi maestri, doppio e triplo-giochisti, che prima o poi ti mandano a fare una strage o un attentato, per fini inconfessabili e incomprensibili a prima vista… ma in seguito magari intelligibili, dopo attenta riflessione sugli scenari globali complessivi in cui certe cose accadono.
Tra l’altro, forse si tratta di una cattiva traduzione dal linguaggio norvegese in cui è stata pronunciata, ma la frase attribuita da diversi media al cosiddetto “portavoce” della loggia massonica di appartenenza di Anders Behring Breivik, tale Fratello Helge Qvigstad: "non abbiamo modo di esprimere un parere su individui o incidenti relativi a tutti i membri", ci sembra clamorosamente elusiva e insufficiente rispetto ad una doverosa CONDANNA del delinquente norvegese cui qualche imbecille ha conferito i primi tre gradi massonici (apprendista, compagno, maestro).
Quanto all’Italia, non staremo ovviamente ad accusare preventivamente nessuno di nulla: constatiamo però, come oramai a tutti noto e mai smentito dai diretti interessati, che alla corte dell’illegittimo (ma tuttora intronato e impoltronato, in attesa che la magistratura o i fratelli lo caccino a pedate) Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, Fratello Gustavo Raffi, si è appalesata la presenza di un noto neofascista italiano nella posizione di addetto stampa (più o meno ufficioso) e di generale factotum occulto delle comunicazioni, segno e pegno di probabili rapporti strutturati e fluidi dei vertici del GOI con ambienti della destra reazionaria italiana, nonostante tutta la retorica democratica e illuminista di facciata (impiegata anche stavolta per stigmatizzare frettolosamente e con nervosismo malcelato la strage norvegese, senza però offrire alcuna analisi del back-ground culturale e spiritual-iniziatico in cui ha operato il massone Anders Breivik: vedi Comunicato di Raffi del 24 luglio 2011, su www.grandeoriente.it )
Di ciò parlammo per tempo in:
Velina del 19 novembre 2010: "Ultime NEWS clamorose dal G.O.I:. 1) Il Neo-Fascista Gerardo Picardo è il vero Addetto Stampa (occulto) del Gran Maestro Gustavo Raffi 2) Ruggero Stincardini porta in Giunta una nuova, pretestuosa tavola d'accusa contro l'Eretico Gioele Magaldi 3) Disorganizzazione totale sul 2011 (150 anni Unità) 4) La dispendiosa cialtronata della Newsletter di regime"
e in altri contributi, così come ne parlarono altri soggetti, anch’essi mai smentiti.
Vogliamo solo sperare (prescindendo dal caso del Fratello Gerardo Picardo, rispetto al quale saremmo lieti di sapere se nel frattempo si fosse riconvertito alla liberal-democrazia e all’antifascismo) che, in Italia, strane contiguità e strani brodi di coltura in cui sguazzano contigui massoni spregiudicati ed esponenti della destra eversiva e intollerante non portino alla ripetizione di stragismi vecchi e nuovi, ad imitazione del caso norvegese.
Specificando ancora una volta che, quando parliamo di destra massonica, alludiamo a persone che in pubblico possono indifferentemente mostrare idee di destra, centro o sinistra in senso politico profano, ma in segreto perseguono una trasformazione in senso oligarchico, elitario, tradizionalista, antidemocratico e liberticida della società contemporanea.
Per converso, all’interno dell’arco istituzionale politico delle democrazie liberali, sono esistiti ed esistono molti casi di appartenenti alle “destre” parlamentari (certo si tratta di esponenti illuminati e non mediocremente conservatori) e di loro supporters, che sono tuttavia perfettamente aderenti ai principi di libertà, fratellanza e uguaglianza appresi nei templi massonici.
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO.