Commento di Grande Oriente Democratico al Comunicato del Grande Oriente d’Italia del 31 gennaio 2013: “MPS: il Gran Maestro Raffi, la Massoneria non ha le mani sul Monte, non ne controlla i conti, né interferisce sui bilanci dell’Istituto”. Ovvero: le verità e le menzogne miscelate dal Fratello Raffi ad uso della pubblica opinione semplice e di chi abbia orecchie per intendere
Abbiamo trovato molto interessante il
Comunicato del Grande Oriente d’Italia del 31 gennaio 2013: “MPS: il Gran Maestro Raffi, la Massoneria non ha le mani sul Monte, non ne controlla i conti, né interferisce sui bilanci dell’Istituto” (clicca per leggere),
pubblicato sul sito ufficiale del Grande Oriente d’Italia (www.grandeoriente.it) e riportato in
“I “FRATELLI” DEL GRANDE ORIENTE SVENTOLANO IL GREMBIULINO CANDIDO SU MPS: “LA MASSONERIA NON HA LE MANI SUL MONTE, NON NE CONTROLLA I CONTI, NÉ INTERFERISCE SUI BILANCI. CI DIPINGONO COME COSPIRATORI CHE OPERANO NELL’OMBRA. IN REALTÀ È VERO IL CONTRARIO…”, pezzo del 31 gennaio 2013 per DAGOSPIA (clicca per leggere).
Inoltre, invitiamo alla lettura di una serie di articoli di diversi organi di stampa che vengono riportati, sempre sul sito www.grandeoriente.it , in calce a tale
Comunicato del Grande Oriente d’Italia del 31 gennaio 2013: “MPS: il Gran Maestro Raffi, la Massoneria non ha le mani sul Monte, non ne controlla i conti, né interferisce sui bilanci dell’Istituto” (clicca per leggere).
Nel primo dei quali articoli si fa anche riferimento a Grande Oriente Democratico e alla sua battaglia all’interno di Palazzo Giustiniani (che ormai, però, è solo un aspetto del nostro impegno, decisamente trascendente le sole questioni inerenti il GOI targato Raffi).
A proposito dei contenuti di tale “Comunicato del Gran Maestro”, vale la pena osservare che, appunto, esso mescola alcune verità con altrettante menzogne.
Le verità sono dette comunque in modo menzognero, secondo il consueto stile di Raffi e dei collaboratori che ne scrivono i comunicati stampa.
Eppure esistono delle verità di fondo, nel ragionamento bizantino di Raffi.
Questi ha ragione non tanto nel cercare di dare della Massoneria del GOI una immagine eterea, angelicata, trascendente le umane miserie e tutta volta verso iperuranii filosofemi, quanto nell’alludere – sotto la lettera della sua retorica – al fatto che occorre guardare soprattutto altrove, se si vuole comprendere cosa sia successo di grave intorno al Monte dei Paschi di Siena.
D’altronde, gli elementi di scandalosa menzogna del ragionamento di Raffi sono stati facilmente smascherati da Davide Scaramuzzino, che così scrive in una lettera a DAGOSPIA del 1 febbraio 2013:
Caro Dago,
vorrei rinfrescare la memoria degli amici dal grembiule candido. L'8 marzo del 2008, a pochi mesi dall'infelice acquisto, Giuseppe Mussari da Catanzaro è stato uno dei più acclamati ospiti nel convegno di studi su "Etica e finanza nel terzo Millennio" promosso e organizzato dal Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Toscana e dal Grande Oriente d'Italia, massoneria universale di Palazzo Giustiniani, in collaborazione con l'associazione "La Piramide", svoltosi a Lucca presso Villa Bottini. Pregevole l'intervento di Peppiniello, sul tema: "Il profitto e la tutela delle fasce deboli della società". Ovviamente il tutto è avvenuto sotto l'occhio vigile del Gran Maestro Raffi e del Presidente del Collegio Toscano Stefano Bisi, direttore del Corriere di Siena (house organ del PD senese).
raffi-massoneria
http://www.grandeoriente.it/eventinewsgoi/2008/03/lucca-8-marzo-2008-etica-e-finanza-nel-terzo-millennio.aspx
Davide Scaramuzzino
Ma allora, qual è la morale della faccenda?
Sul tema eravamo stati alquanto allusivi in
Flash di GOD: Dal Fratello Giuseppe Mussari al Fratello Mario Monti al Fratello Mario Draghi ai vertici attuali del GOI guidato da Gustavo Raffi, tutti i Massoni implicati nell'affaire Monte dei Paschi di Siena, e le cose ancora non dette (clicca per leggere)
Commento Flash di GOD a "Mps, derivati, massoneria e Opus Dei", articolo by Alberto Statera per REPUBBLICA. Seguire la pista del Fratel Bianconiglio, cioè del Venerabilissimo Maestro Mario Draghi (clicca per leggere).
La questione è semplice.
Raffi prende in giro il buon senso degli italiani quando afferma che il GOI, nazionale e toscano, non ha avuto nessun rapporto con il Monte dei Paschi di Siena.
Il Fratello Giuseppe Mussari non si trovava al convegno su “Etica e Finanza nel terzo Millennio” per caso e l’elenco di Massoni senesi, toscani e italiani del GOI che hanno avuto a che fare con l’MPS è lungo e interessante.
Le affermazioni sul punto di Raffi, dunque, sono risibili e menzognere.
Però, aver avuto relazioni con l’MPS non costituisce certo marchio d’infamia.
Anzi, proprio come scrivevamo in
Commento Flash di GOD a "Mps, derivati, massoneria e Opus Dei", articolo by Alberto Statera per REPUBBLICA. Seguire la pista del Fratel Bianconiglio, cioè del Venerabilissimo Maestro Mario Draghi (clicca per leggere),
sia la Banca che la Fondazione hanno negli anni ben operato per finanziare attività benemerite nel campo dell’istruzione superiore, della cultura, dell’arte e della promozione economico-sociale in genere.
Di tutto questo, semmai, i Massoni del GOI coinvolti possono andar fieri e rivendicarlo.
Tuttavia, a parte la pantomima sul GOI come Areopago di “anime belle” dedite alla poesia e alla filosofia, il Gran Maneggione di Ravenna lancia delle indicazioni preziose (a chi sappia lavorar di ermeneutica sottile) per comprendere il senso riposto del suo comunicato.
Qual è questo senso?
Che se si vuole davvero indagare su coloro che hanno gestito le situazioni più scabrose dell’MPS, bisogna guardare verso altri protagonisti, altre confraternite.
In fondo, è lo stesso discorso del riferimento a Giuliano Amato e a Mario Monti.
Costoro non sono stati iniziati nel Grande Oriente d’Italia e non hanno mai risposto a Raffi del proprio operato. Quindi è vero che non hanno ricevuto grembiulini dal GOI, il che naturalmente non significa non avere ricevuto grembiulini tout-court.
Lasciando da canto Amato, per il momento, è arcinoto agli addetti ai lavori che il Fratello Monti risponde ai salotti buoni dell’aristocrazia massonica anglo-americana e nord-europea, non certo all’avvocato di Bagnacavallo, trattato anche con una certa sdegnosa noncuranza.
Parimenti, se si vuole venire a capo delle questioni più delicate che riguardano attualmente l’MPS, bisogna guardare agli ambienti massonici (di tendenza e prospezione sovranazionale) interni a Bankitalia e ad uno dei più eminenti figli dell’elite liberomuratoria euro-atlantica, il Venerabilissimo Maestro Mario Draghi.
Altro che Raffi, Bisi e Mussari.
I media italiani smettano di guardare ai burattini e si dedichino di più ai burattinai; smettano di cianciare sempre e soltanto di P2, P3 e P4 e si dedichino a capire come funziona davvero la Massoneria europea e occidentale, valutando correttamente circuiti e gerarchie in gioco.
E per ora ci fermiamo qui.
Nel frattempo, chi ha a cuore l’accertamento della verità, stia molto attento alle riflessioni che vengono fatte in
“Napolitano certifica la sottomissione della democrazia rispetto alla tecnocrazia”, articolo del 1 febbraio 2013 by Francesco Maria Toscano per IL MORALISTA(clicca per leggere),
a proposito di chi tenterà in ogni modo di attutire, smussare, insabbiare gli effetti delle inchieste in corso nell’affaire MPS.
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)
[ Articolo del 30 gennaio-2 febbraio 2013 ]