Trionfo di Ignazio Marino, Nuovo Sindaco di Roma Capitale. Le felicitazioni di Grande Oriente Democratico e la richiesta di sostituire presto, ai vertici di ACEA, il Massone bugiardo e ipocrita Giancarlo Cremonesi, lasciando in pace la transitabilità dei Fori Imperiali
Ci congratuliamo con Ignazio Marino per il suo trionfo al ballottaggio del 9 e 10 giugno 2013, che lo ha incoronato nuovo Sindaco di Roma Capitale.
In ciò, facciamo seguito a quanto sostenuto in
Grande Oriente Democratico alle Elezioni comunali a Roma invita al voto disgiunto. GOD invita a votare Ignazio Marino come Sindaco e a dare la preferenza a David Gramiccioli come Consigliere Comunale della Lista civica Cittadini per Roma (clicca per leggere)
Grande Oriente Democratico ribadisce il voto disgiunto per IGNAZIO MARINO SINDACO e per DAVID GRAMICCIOLI CONSIGLIERE COMUNALE (clicca per leggere)
IGNAZIO MARINO SINDACO. Grande Oriente Democratico sottolinea che su questo obiettivo c'è la piena convergenza (contingente) di GOD e DRP (clicca per leggere)
Grande Oriente Democratico invita a votare IGNAZIO MARINO NUOVO SINDACO DI ROMA CAPITALE al ballottaggio del 9 e 10 giugno 2013. E augura a DAVID GRAMICCIOLI di poter concorrere alla rigenerazione del centrodestra capitolino (clicca per leggere)
IGNAZIO MARINO SINDACO DI ROMA CAPITALE. Anche al ballottaggio il sostegno metapolitico di Grande Oriente Democratico (clicca per leggere).
Dopo di che, attendiamo dall’ottimo Marino che sia all’altezza delle aspettative che Noi, come tante altre cittadine e cittadini, abbiamo riposto in lui.
Ci sono molte questioni su cui operare.
In questa sede, accenneremo ad una delle tante: la gestione di ACEA.
Consigliamo a Marino – per molte ragioni a lui ben note - di procedere speditamente alla liquidazione di tutto l’attuale consiglio di amministrazione della società partecipata dal Comune di Roma per il 51%.
Cominciando dalla defenestrazione del massone ipocrita e bugiardo Giancarlo Cremonesi.
Il Fratello Cremonesi, infatti, ha mentito spudoratamente e ipocritamente dinanzi all’opinione pubblica sulla sua storia e identità libero-muratoria, cosa che è incompatibile con l’ethos che deve contraddistinguere un uomo al servizio delle istituzioni.
Abbiamo difeso e difenderemo sempre i Fratelli Massoni che certo culturame massonofobico vorrebbe escludere da incarichi pubblici particolarmente delicati: una stupidaggine indegna di una democrazia liberale e di un Paese civile.
Questo Paese, l’Italia, è stato realizzato e costruito come nazione unitaria da illustri Liberi Muratori come Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Mazzini e da tutti i loro epigoni che, dai banchi della destra e della sinistra storica, hanno animato le sedute parlamentari e guidato alla luce del sole i governi post-unitari fino all’avvento sciagurato del Fascismo.
Nell’Italia repubblicana, la questione è stata più complessa e, come nel resto del Mondo, a partire dagli anni ’60-70, hanno iniziato a diventare egemoniche tendenze massoniche neo-oligarchiche ed oscure, nel nostro Paese declinate con il sistema piduistico e neo-piduistico (altrove con modalità differenti).
Ma la sostanza, per i Massoni limpidi, democratici e liberali (non per quelli neo-oligarchici, neo-fascisti e reazionari) di oggi, che vivono nell’Italia del XXI secolo, non cambia: essi hanno non solo diritto di associarsi liberamente, ma anche di accedere, come ogni altro cittadino, a qualunque pubblico ufficio.
Si ricordi, in proposito, che nel resto del mondo occidentale, da circa un paio di secoli a questa parte, i governanti, gli amministratori, i magistrati, i burocrati e i giornalisti più competenti, illuminati e apprezzati dall’opinione pubblica, sono stati e sono degli individui passati per l’iniziazione libero-muratoria.
Ci si rammenti che proprio il più stimato ed efficace Sindaco di Roma di tutti i tempi, è stato il Fratello Ernesto Nathan (1845-1921), Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia dal 1896 al 1904 e dal 1917 al 1919.
La questione, invece, per soggetti infingardi, bugiardi e ipocriti come il Massone Giancarlo Cremonesi, si pone in ben altri termini.
Un uomo pubblico, alla guida di società partecipate da entità statuali (come ACEA, partecipata maggioritariamente dal Comune di Roma, declinazione locale dello Stato) e alla guida di istituzioni private ma di rilevanza pubblico-collettiva come la Camera di Commercio di Roma, può tranquillamente permettersi di mentire e/o dissimulare su questioni attinenti alla sua vita privata (non siamo moralisti e non condividiamo certe fisime anglosassoni sul “privato” degli uomini delle istituzioni che secondo costoro dovrebbe diventare rilevante da un punto di vista “pubblico”), ma non può e non deve mai mentire in pubblico su vicende che attengano alle proprie scelte associative, culturali o ideologiche.
Invece, il Massone Giancarlo Cremonesi ha mentito, e anche spudoratamente, come illustrato icasticamente in
Le cattive abitudini di certi Massoni Romani impegnati nella pubblica amministrazione capitolina: DAL FRATELLO MASSONE GIANCARLO CREMONESI (strettissimo amico e sodale dell'ex Gran Segretario del GOI Fratello Giuseppe Abramo), discutibile Presidente di ACEA, di Unioncamere Lazio, della Camera di Commercio di Roma, Vice Presidente di Sviluppo Lazio e membro influente di diversi altri enti statali e para-statali, AL FRATELLO MASSONE ALDO PAPALINI, Ingegnere Dirigente della UOT (Unità Organizzativa Tecnica) e della UOAL (Unità Organizzativa Ambiente e Litorale) del Municipio XIII (OSTIA, etc.) del Comune di Roma (clicca per leggere)
Lo scandaloso caso del Fratello Massone Giancarlo Cremonesi, cialtrone e bugiardo, che mente sapendo di mentire. E lo sconcertante comportamento auto-censorio di DAGOSPIA, che oscura il pezzo rispetto al quale pubblica la smentita dell'infingardo Cremonesi. Essere Massoni non è peccato (anzi una virtù, quando si è davvero liberi muratori degni), ma mentire all'opinione pubblica sulla propria appartenenza massonica è un fatto gravissimo per chi occupa ruoli legati alle istituzioni e alla dimensione collettiva. Ora sono necessarie le dimissioni del Fratello Pinocchio Giancarlo Cremonesi da ACEA e da ogni altro incarico analogo di rilevanza pubblica. E Gioele Magaldi intende citare in giudizio Giancarlo Cremonesi, il quale, con la sua smentita, ha di fatto calunniato e diffamato Grande Oriente Democratico e la sua credibilità (clicca per leggere)
La grottesca e inaudita AUTOCENSURA di DAGOSPIA e di ROBERTO D'AGOSTINO, in omaggio e in atto di SOTTOMISSIONE ai Poteri Marci della Capitale, cioè in APPECORONAMENTO al Fratello Massone Giancarlo Cremonesi, un cialtrone e un bugiardo senza pari, che dovrà vedersela in Tribunale con Gioele Magaldi e Grande Oriente Democratico. Le varie componenti della Società Civile chiedano a gran voce le dimissioni da Presidente ACEA (e da altri incarichi para-istituzionali) del Massone Contro-Iniziato Giancarlo Cremonesi: non c'è spazio, nell'amministrazione capitolina e dintorni, per i bugiardi che mentono spudoratamente in pubblico (clicca per leggere).
Ci auguriamo che la nuova Giunta Marino, la Camera di Commercio di Roma, i media capitolini e nazionali non asserviti e l’insieme della cittadinanza romana vogliano tener conto di questo scandaloso caso che riguarda il Massone bugiardo e ipocrita Giancarlo Cremonesi.
D’altra parte, come efficacemente sottolineato in
“MARINO COMINCIA CON UNA GALATTICA MINCHIATA ALLA DE MAGISTRIS: “VOGLIO CHIUDERE AL TRAFFICO I FORI IMPERIALI” (IL FORO COLLEGA SEI QUARTIERI DELLA CAPITALE)”, pezzo dell’11 giugno 2013 per DAGOSPIA (clicca per leggere):
“Dalla bacheca facebook di Emiliano Fittipaldi, giornalista de "l'Espresso"
Il sindaco di Roma Ignazio Marino: «Voglio chiudere al traffico i Fori Imperiali». Prima minchiata galattica alla De Magistris. Il Foro collega sei quartieri della capitale, e il traffico è da sempre scorrevole: senza la Metro C si bloccherebbero le stradine di Monti, la zona di Piazza Venezia, San Giovanni e compagnia bella…”,
inaugurare la nuova amministrazione capitolina con un provvedimento di chiusura al traffico (scorrevolissimo) di Via dei Fori Imperiali, non solo sarebbe inopportuno in quanto rischierebbe di trasformare una parte bellissima di Roma in una sorta di “Museo” imbalsamato e inaccessibile alla fruizione ordinaria dei più (che si deliziano nel passarvi accanto, specie di notte), ma avrebbe conseguenze catastrofiche sul piano della viabilità, per diversi quartieri.
Tanto più che la suddetta Via dei Fori Imperiali è già ZTL (zona a traffico limitato) parzialmente interdetta alle vetture ordinarie (solo in alcuni orari si può transitare) e accessibile solo alla corsia preferenziale dei taxi.
Felicitazioni al Nuovo Sindaco Ignazio Marino, con l’auspicio che inizi il suo mandato con la giusta ispirazione e senza commettere passi falsi o controproducenti.
I FRATELLI DI GRANDE ORIENTE DEMOCRATICO (www.grandeoriente-democratico.com)
[ Articolo del 10-12 giugno 2013 ]